RomeVideoGameLab torna dal 4 al 7 novembre

RomeVideoGameLab

Il Festival del videogioco, negli Studios di via Tuscolana, sarà on site e on line. Un viaggio per esplorare il rapporto uomo-macchina: dalla scienza alla fantascienza, dai cambiamenti climatici alla promozione del patrimonio culturale e ambientale. Inoltre ci saranno fumetti, postazioni retrogaming, cosplayer, youtuber e molto altro…

RomeVideoGameLab, l’appuntamento col mondo degli “applied games”, torna quest’anno in una edizione finalmente riaperta al pubblico (anche se non perderà la possibilità di essere vissuto a distanza sulla piattaforma digitale del festival). In questo 2021 insomma si torna “a riveder le stelle” con quattro giornate fittissime di appuntamenti dedicate ad un pubblico di tutte le età, dalle scuole agli appassionati, dagli specialisti ai cosplayer. Dal 4 al 7 novembre negli Studios di Cinecittà (che ormai da quattro anni produce e promuove l’evento) sulla via Tuscolana decine di incontri, workshop, dibattiti, lectio magistralis, ma anche tantissime postazioni per il retrogaming e 10 arcade (ovvero i giochi che hanno appassionato a casa o nelle arcade i ragazzi negli anni ottanta-novanta), l’occasione di conoscere anche in anteprima nuovi giochi, di incontrare esperti e – per gli imprenditori e le giovani start up del videogame – per avere una visibilità e incontrare possibili buyers nel B2B dedicato.

L’edizione 2021 di RomeVideoGameLab ha come filo conduttore un tema di grande attualità: il rapporto tra umano e digitale, il nesso che lega (e che talvolta rischia di essere smarrito) le attività dell’uomo e quelle delle macchine intelligenti. L’obiettivo di questa ricerca è quello di esplorare l’intreccio tra la scienza, la ricerca e il gaming (come strumento di formazione, educazione, temi seri ma declinati sempre in chiave “ludica”), di conoscere quanto ci riserva il futuro con le sue utopie e anche le sue distonie. Con un occhio speciale ai temi della sostenibilità ambientale che sono elemento distintivo del RomeVideoGameLab quest’anno certificato da EcoeventsLegambiente come un evento ecosostenibile. Già in passato il festival si era impegnato a riflettere sui cambiamenti cimatici: quest’anno fa un ulteriore passo avanti.

Il mondo dei videogiochi ha in Italia un giro daffari (dati 2020) di 2 miliardi e 179 milioni di euro con una crescita del 21,9 % rispetto al 2019.  Nel nostro paese ci sono 16,7 milioni di gamer pari al 38% della popolazione italiana compresa tra i 6 e i 64 anni, 56% uomini e 44% donne.

Ecco qualche numero dell’edizione 2021 del RomeVideoGameLab: 85 postazioni retrogaming e arcade25 Workshop; 15 talk e lectio magistralis; 15 nuovi applied games; 3 esperienze di realtà virtuale e realtà aumentata; 1 gaming zone per giochi di ruolo e da tavolo; libro game; 3 Mostre; 8 eventi. Nel corso del festival verranno anche assegnati i premi BAG, Best Applied Game.

RomeVideoGameLab è una iniziativa di Cinecittà spa con la collaborazione di QAcademy e IIdea  con il sostegno di: MAECI e ITA, MIC – Direzione Cinema e Audiovisivo; Aereonautica Militare,  Regione Lazio; Unioncamere del Lazio; Camera di Commercio di Roma; CNR-Unità Comunicazione e Relazioni con il Pubblico, Cineteca di Milano.

Tra i partner del progetto troviamo: Fondazione Barilla, INFN, IIT Genova, IIT Pisa, ISEM, ISOF, MIA Market, Smemoranda/Smemolab, Unitelma La Sapienza, Università La Sapienza di Roma e di altre istituzioni pubbliche e private. Media partner: RAI Cinema Channel, Rai Scuola, RDS, GreenMe, Multiplayer e Xonex. Il biglietto d’ingresso costa 5 euro, 3 quello ridotto (under 14 o persone con abbonamento Metrebus o con il Bit obliterato). Il festival inizierà ogni giorno alle 10.00 (biglietti dalle 9.00) per chiudere alle 18.30 (ultimo ingresso alle 17.30).

RomeVideoGameLab

Il mio nome è Domenico, ma online in molti mi conoscono come TheRedDevil... sebbene per Facebook il mio soprannome sia "Auditore" e non posso nemmeno cambiarlo. Iniziato ai videogame con il mitico Atari 2600, oggi sono un "sonaro" (quasi) incallito, ma non ditelo in giro eh! Adoro i survival horror con o senza zombie... ma se dentro ci sono gli zombie è assai meglio! Ah, se non vi piace The Last of Us, sappiate che non possiamo essere in alcun modo amici!