GTA The Trilogy The Definitive Edition: un sogno spezzato

Grand Theft Auto The Trilogy

Ci sono due modi per valutare GTA The Trilogy The Definitive Edition. Il primo è quello sotto il lato tecnico e qui, per forza di cosa, l’opera di Grove Street Games è purtroppo insufficiente. Il secondo invece è quello di analizzare e controllare le sfumature che hanno portato Rockstar Games ad imbastire un’operazione commerciale, volta a massimizzare e sfruttare il fattore nostalgia. Purtroppo, in questo articolo, non faremo né uno nell’altro, anche perché oramai sarebbe inutile. In primis abbiamo già una review vera e propria, che trovate a questo indirizzo e in secondo luogo la versione PC è rimasta offline e inaccessibile per ben 5 giorni, impedendoci così di poter giocare e rispettare le tempistiche sempre più veloci di un settore, quello della critica videoludica, oramai forse al limite e che probabilmente si sta avvicinando sempre di più alla fine.

Quindi, cosa leggerete? Leggerete di come in realtà, dal nostro punto di vista, GTA Trilogy The Definitive Edition sia un sogno a occhi aperti, che però fin da subito ci ha fatti tornare alla realtà. Come una di quelle illusioni, come quei castelli in aria riguardanti amori, vita e lavoro vengano poi demoliti dai crudi fatti. Perché sì, benché venga negato, anche noi che lavoriamo a stretto contatto con questa industria non siamo immuni a determinati fattori, che poi sono gli stessi che muovono il mondo. E forse tutto ciò è decisamente più utile di una recensione normale.

GTA The Trilogy Definitive Edition

GTA The Trilogy The Definitive Edition: felici come bambini…

Negli anni, chiunque abbia provato ad avvicinarsi a GTA 3, Vice City o San Andreas ha dovuto fare i conti con la realtà. Quei tre giochi erano invecchiati malissimo. L’aspetto grafico era davvero un pugno nell’occhio e i comandi beh, semplicemente erano molto scomodi. Per questo motivo l’annuncio di GTA The Trilogy The Definitive Edition ci ha fatto incuriosire. Sapevamo fin da subito che i tre giochi, i primi in 3D della serie, non potevano assomigliare ad un remake in stile Mafia Definitive Edition, però l’idea di avere a disposizione tre titoli rimasterizzati, con un nuovo stile grafico, un’illuminazione decisamente migliore e dei controlli moderni era l’unico modo per rendere giustizia a tre opere che avevano segnato il mondo degli open world. E così è stato. Già, perché avviare per la prima volta il terzo capitolo della saga è semplicemente bellissimo: Liberty City sembra più viva rispetto al passato e molto probabilmente, quando ci giocavamo da piccoli, il risultato che avevamo in testa era proprio ciò che oggi vediamo a schermo.

Tutto sommato, il risultato è decisamente ciò che ci aspettavamo. GTA The Trilogy The Definitive Edition si gioca e si fa giocare nel migliore dei modi. I nuovi controlli, la nuova veste grafica, il nuovo stile e l’intero comparto di illuminazione è semplicemente ciò che ci aspettavamo per poter finalmente tornare a giocare ad un titolo più semplice. Perché sì, che se ne voglia o no GTA 3, Vice City e San Andreas sono giochi più facili da giocare, con missioni più brevi e tanti piccoli dettagli che oggi ovviamente non riscuoterebbero il successo del pubblico. Tornare alle origini, con degli open world meno stressanti, più corti e con missioni più semplici e più dritte, senza troppe divagazioni è quasi una boccata d’aria fresca rispetto alle trame complesse, ai tanti raffinati elementi di gameplay che oggi ci vengono proposti. Badate bene, non abbiamo scritto che è meglio il passato, tutt’altro: è che ogni tanto qualche gioco fuori dai binari moderni forse può aiutarci a staccare la spina e soprattutto a ritagliarci qualche ora di divertimento in più.

Gta The Trilogy Weapon Wheel

…a cui poi hanno rotto il giocattolo

Al netto di quanto faccia piacere tornare a vestire i panni di Claude Speed (o Tommy Vercetti o Carl Johnson, meglio conosciuto come CJ), ci sono però una serie di problemi che ci fanno quasi pentire di avere tra le mani GTA The Trilogy The Definitive Edition. Non perché sia una brutta collection, ma perché sembra quasi che Rockstar Games e gli sviluppatori (Grove Street Games, appunto) abbiamo optato per una strada che manca di rispetto. Manca di rispetto a noi come giocatori, manca di rispetto a noi come consumatori e manca soprattutto di rispetto verso quelli che sono stati questi tre giochi. L’infame pioggia è l’ultimo dei problemi, nei momenti in cui l’intera opera di rimasterizzazione presenta dei problemi come le scritte sbagliate, interi pezzi di città come muri e alberi che non hanno le proprietà solide e si è in grado di passarci attraverso, un audio che è rimasto quello originale e che stona tantissimo con la nuova veste grafica. Non è un problema di sviluppo in sé (il bug o il glitch, chiaramente, ci può stare), ma più un problema di come le realtà coinvolte in questa situazione non vedano altro che la possibilità di realizzare grandi guadagni con il minimo sforzo.

GTA The Trilogy claude

Si può dire di tutto ma a conti fatti GTA The Trilogy The Definitive Edition è stata trattata in maniera superficiale da parte di chiunque fosse coinvolto nello sviluppo. Perché si evince come in realtà non sia mancata la voglia di rendere omaggio ai tre giochi, ma all’atto pratico è stato saltato un controllo qualità importantissimo, che avrebbe evitato diverse polemiche in merito. E allora ci chiediamo: finalmente abbiamo le città che sono vive, si respira un’aria grafica moderna e dei controlli praticamente adatti al mondo di oggi ma se poi il risultato è quello di ritrovarci con un audio completamente sbagliato, con una serie di problemi tecnici piuttosto gravi e di ottimizzazione, con mondi che non hanno le proprietà fisiche, texture e oggetti che spariscono (e che si notano praticamente subito) e tanti altri problemi, che senso ha avuto l’intera operazione? Ma soprattutto: perché non sono stati ancora lanciati degli hotfix? E perché ci sono riusciti i modder ad aggiustare alcuni aspetti e non Grove Street Games, che oggi sembra in silenzio radio?

Lo sappiamo, non fa mai bene essere troppo critici. Ma in questo caso è così: perché GTA Trilogy The Definitive Edition era il nostro bellissimo giocattolo, che Rockstar Games ci ha portato la mattina di Natale. E che purtroppo il bullo della scuola ci ha rotto il 7 gennaio, al rientro dalle meritate vacanze. Nonostante ciò, però, è sempre bello tornare a Liberty City. E in qualche modo giocheremo lo stesso. Con un’avvertenza e una lezione per il futuro: mai affezionarsi troppo.

Alessandro muove i primi passi nei videogiochi grazie a Crash Bandicoot 2 e The Curse of Monkey Island. Il suo genere preferito restano le avventure grafiche e narrative ma ama anche gli sportivi come ad esempio FIFA (dove comunque non sarà mai bravo quanto vorrebbe). Nel tempo libero impreca per i risultati dell'Inter, legge e suona la chitarra