UFL Anteprima: tanti dubbi, grande coraggio

UFL

Annunciato durante la Gamescom 2021, UFL è stato oggetto del mistero per tantissimo tempo. Il nuovo gioco di calcio, che promette di sfidare FIFA ed eFootball, si è poi finalmente svelato nel corso dell’ultima settimana, offrendo una panoramica su ciò che sarà possibile fare e non fare all’interno del gioco, oltre che mostrare finalmente il gameplay. Un reveal, ad essere onesti, che non ha saputo incontrare il favore del pubblico come testimoniato durante la nostra diretta ma che ha fatto luce su un prodotto decisamente misterioso e che ora possiamo raccontarvi, senza dove ricorrere a ipotesi più o meno fantasiose.

A metà tra FIFA e FUT

Nel corso degli ultimi anni il gioco di calcio di EA Sports si è sviluppato in parallelo: da una parte abbiamo trovato le modalità single player classiche di un simulatore calcistico, utilizzate da pochissimi utenti appassionati. Modalità carriera, tornei e anche una piccola componente online chiamata Division. Dall’altra, invece, il vero traino del brand, ovvero FUT, FIFA Ultimate Team, il fantacalcio virtuale che permette agli utenti di acquistare i pacchetti e i giocatori, vendere gli stessi e creare la propria squadra. Una macchina da soldi, che ha monopolizzato il mercato rendendo FIFA il gioco di calcio più venduto in assoluto e con una fan base esagerata. Difficile competere con un mercato del genere e quindi UFL si propone, almeno da quanto si è visto, come un prodotto ibrido tra le due modalità.

Strikerz ha infatti lavorato non per offrire una copia del simulatore calcistico sviluppato tra il Canada e gli Stati Uniti, tutt’altro. Ha deciso di prendere gli elementi migliori di FIFA per creare la sua visione di calcio. Restano ovviamente i pilastri chiave del gioco, come ad esempio la compravendita di giocatori e la possibilità di creare le proprie squadre, ma senza essere legati ad una particolare modalità di gioco. Il funzionamento è semplice: un utente crea la sua squadra, con i suoi giocatori e gestendone ogni tipo di aspetto, dalla divisa alla tattica, al posizionamento in campo dei singoli elementi fino alla decisione dello stadio. Da qui si va avanti semplicemente partecipando ad una serie di competizioni online, ognuna con la propria classifica o tabellone per arrivare ovviamente a vincere un campionato oppure una coppa. Facile da spiegare, ancora più semplice da implementare ed è qui che il gioco di Strikerz fa la differenza: invece di essere legati ad una singola modalità di gioco, qui ci sono tutte quelle che abbiamo imparato a conoscere nel corso degli anni ma che diventando globali, offrendoci un gameplay sempre diverso e che non si limita a sfidare un amico oppure un’intelligenza artificiale che si impara a contrastare fin troppo facilmente.

UFL

UFL: buone intenzioni, tanti dubbi

Purtroppo al momento è difficile riuscire a capire quanto sia valido tecnicamente UFL. Il nuovo gioco di calcio, che si prepara ad entrare nel mercato come free-to-play (e fair-to-play) sembra davvero indietro rispetto ai concorrenti, almeno sul lato grafico. Il gioco è ovviamente un progetto minore rispetto a FIFA. Il lato gameplay è ancora molto misterioso, almeno per quanto riguarda la simulazione effettiva e anche l’aspetto manageriale è stato appena toccato. Il gioco sembra partire con tanti buoni propositi, tante buone intenzioni e un sacco di promesse volte a soddisfare una platea oramai stanca dei soliti prodotti, ma Strikerz non riesce a far recepire il suo messaggio.

La simulazione di calcio promette di mettere al centro le abilità del singolo giocatore. Peccato però che in pochi secondi abbiamo visto a malapena un cross e una veronica di Cristiano Ronaldo (nuovo brand ambassador che si unisce a Lukaku e altre tre star) ed è davvero troppo poco per capire quanto sarà davvero simulativo. La gestione del proprio club? Una bella promessa, ma anche qui pochi secondi dove abbiamo visto solamente le divise, il logo e una finestra per la selezione dello stadio. E l’economia? Come si ingaggeranno nuovi giocatori e come si scopriranno nuovi talenti? Davvero sarà un gioco completamente gratuito? Come sopravvivrà davanti allo strapotere di Konami ed Electronic Arts? UFL è a conti fatti ancora un prodotto misterioso, che promette tanto ma che a conti fatti purtroppo mostra poco e anche se ci sono ottime ragioni per mettere in piedi una presentazione del genere, è anche vero che oramai si attende dall’estate scorsa di scoprire che tipo di progetto sia e le domande forse sono addirittura aumentate dopo il gameplay reveal.

UFL

Delusi? No: UFL ci mostra la vita

Al grido di “La concorrenza fa sempre bene”, in tanti pensano che UFL possa essere una ventata di aria fresca. La nostra domanda però è lecita: c’è davvero bisogno di un nuovo gioco di calcio sul mercato? La risposta giusta ovviamente non c’è, ma quello di cui forse abbiamo bisogno come giocatori, come utenti e come addetti ai lavori è un cambio drastico nell’approccio al mercato di questo genere di prodotti. Da troppo tempo continuiamo a pagare fior di soldoni a Konami ed Electronic Arts (oltre che 2K) per le simulazioni sportive. Lo facciamo pagando una copia del gioco su console o PC e continuiamo nel corso dell’anno con le microtransazioni. Se è vero che il nuovo gioco di Strikerz è ancora un mistero vero e proprio, è però vero che almeno il team ha avuto il coraggio di proporre un modello nuovo, che sarà il vero e proprio futuro per questo genere di videogiochi e questo atto di coraggio va premiato. Non con un articolo positivo e che elogia ciò che abbiamo visto, ma semplicemente mettendovi in guardia: continuate a guardare questa nuova simulazione, perché se tutto va come deve andare ne vedremo davvero delle belle.

Piattaforme: PS5, PS4, Xbox Series X/S, Xbox One

Sviluppatore: Strikerz Inc.

Publisher: Strikerz Inc.

Data d’uscita: TBA 2022

UFL è ancora un oggetto misterioso, che appare ancora lontano e con tanti nodi da chiarire. Le buone intenzioni ci sono tutte e se davvero riuscirà nel suo intento lo sapranno solamente i giocatori. Per ora ci sediamo e accogliamo un videogioco inedito, che con coraggio tenta di cambiare un modello di distribuzione oramai antico, da eliminare in tutti i modi. Quindi in bocca al lupo Strikerz: ci sentiremo non appena avrai qualcosa di più concreto da mostrarci, ma per ora le tue idee ci convincono. Speriamo che lo faccia però anche il gameplay.

Alessandro muove i primi passi nei videogiochi grazie a Crash Bandicoot 2 e The Curse of Monkey Island. Il suo genere preferito restano le avventure grafiche e narrative ma ama anche gli sportivi come ad esempio FIFA (dove comunque non sarà mai bravo quanto vorrebbe). Nel tempo libero impreca per i risultati dell'Inter, legge e suona la chitarra