World of Warcraft: le comunità di boosting verranno bannate

World of Warcraft

World of Warcraft non sta passando di certo il migliore dei periodi. Le recenti polemiche a luglio, l’acquisizione da parte di Microsoft e il fatto che il grande MMORPG non stia andando affatto bene in termini di vendite sono un segnale d’allarme per il quale Blizzard ha dovuto immediatamente correre ai ripari, e adesso stanno lentamente cercando di riavere l’appoggio della comunità. Parlando di quest’ultima, ironicamente, hanno espresso il loro pensiero riguardante un topic alquanto singolare: i booster, ovvero piccole organizzazioni il qui solo scopo è venire pagati in valuta reale, o oro nel gioco, per aiutare i clienti a ottenere gli equipaggiamenti di alto livello. Considerando che questa pratica esiste da molto tempo, soltanto ora Blizzard ha deciso di prendere provvedimenti, e da oggi non tollereranno più la loro esistenza nel gioco. Si potrà certamente praticare questo metodo nelle gilde organizzare, ma i gruppi indipendenti verranno ricercati e bannati preventivamente. In un recente post pubblicato nella loro pagina ufficiale, hanno detto:

A partire da oggi, vieteremo ora le organizzazioni che offrono servizi di potenziamento, matchmaking, deposito a garanzia o altri servizi non tradizionali, compresi quelli offerti per l’oro. Gli account di World of Warcraft che violano questa politica sono soggetti ad azioni sull’account. Queste azioni possono includere avvisi, sospensioni dell’account e, se necessario, la chiusura permanente degli account dirompenti di World of Warcraft. Le organizzazioni che operano in più regni e pubblicizzano eccessivamente vendite in-game non tradizionali sono contrarie ai termini e alle condizioni dell’Accordo di licenza con l’utente finale (EULA) di Blizzard.”

Persino lo streamer Asmongold stesso, in suo recente video, ha discusso della cosa, ed è particolarmente felice del fatto che abbiano finalmente realizzato quanto può essere tossica una pratica “pay to win” in un gioco come World of Warcraft, e speriamo che continuino su questa strada.