Nintendo Switch Sports Recensione: le Olimpiadi familiari tornano in salotto

Nintendo Switch Sports

Leggendo questa recensione capirete perché Nintendo Switch Sports risana il nome della serie divenuta LEGGENDARIA su Wii; che dopo essere stata pigramente trasportata su Wii U e sul suo “paddone” (ti voglio bene lo stesso Wii U) su Switch si rafforza grazie al centrifugato di sensori hi-tech dei Joycon. Aiutato, certo, dal successo conclamato della console ibrida. Ma, se ci pensate bene, anche Wii Sport ci piaceva perchè ci piaceva la Wii. Perciò non aspettatevi un capolavoro memorabile: Nintendo Switch Sports non lo è, e non ha bisogno di esserlo. Il suo punto di forza è la console che lo ospita; il suo successo basato sulla consapevolezza che i giocatori si divertiranno, come una volta su Wii, a umiliare/farsi umiliare dalla nonna a Badminton. Senza pretese di realismo assoluto, di simulazione 1:1 dello sport riprodotto a schermo. La fantasia metterà le pezze dove serve, e il resto lo farà la sensazione di spensieratezza, di “ma che me frega a me, io gioco a pallavolo in salotto“. Attenti alla cristalleria però. 

Nintendo Switch Sports Recensione

Nintendo Switch Sports: “strappo”

Se nel titolo capeggia la scritta SPORTS, infatti, non è solo perché i nostri personaggi a schermo sono impegnati in attività sportive digitali. Ma perché lo schema di controlli del gioco alterna l’uso di pulsanti e analogici (pochi e sempre gli stessi) a movimenti di braccia, gambe and co., la cui identificazione è affidata al giroscopio dei Joy-con. Si tratta di vero e proprio Sport anche per noi quindi? Vi dirò: anche se Tennis, Badminton, Pallavolo, Calcio ecc. sono tutte discipline con una controparte reale molto faticosa, non mi aspettavo che anche su Switch avrei dovuto prestare attenzione al fatidico “strappo muscolare”.  Che puntuale, invece, mi ha colpito dopo qualche serie di sessioni troppo ravvicinate. 

Errore mio, ovviamente. Primo, perché avvisi pre-avvio del gioco molto chiari ti avvisano che dovrai muoverti parecchio. Secondo, perché anche su Wii avevo commesso il medesimo sbaglio. Con le medesime conseguenza. Terzo, perché tra wiimote e Joy-con ci sono parecchi anni di distanza: e io sono invecchiato (sigh). Perciò non prendete sottogamba l’attività fisica di Switch Sports. Ben lontana dall’equilibrata e funzionalissima ginnastica di Ring Fit Adventure eh, intendiamoci. E anche per questo potenzialmente lesiva per i più scalmanati tra voi. Moderate i movimenti, la loro ampiezza e intensità. Fate un po’ di stretching prima e dopo ogni giocata magari. Prendete un Polase, che ne so. E poi fate vedere al cuginetto quanto eravate bravi a tennis negli anni ’90. 

Nintendo Switch Sports Recensione

Nuovi sensori e inevitabili confronti 

Attenzione: l’invito alla moderazione del paragrafo precedente non è solo un’amorevole raccomandazione per preservare la vostra cuffia del rotatore e i preziosi tendini del braccio. Ma anche un suggerimento importante per migliorare la qualità delle vostre sessioni di gioco, e rendere più precisi i rilevamenti del giroscopio nei Joy-con. Come molti di voi potrebbero aver toccato con mano giocando alla Remaster di Zelda Skyward Sword, infatti, il motion control tramite giroscopio è tanto più efficiente, quanto più riusciamo a evitare “gesti inconsulti”. 

Diversamente dal tracking “ad area” dei Wiimote (specie con motion plus), quello con giroscopio e sensore di prossimità dei Joy-con non rileva l’esatta posizione dei controller in una data area. Ma solo se e quanto/quanto velocemente si inclinano, alzano o abbassano. Per questi rilevamenti, va detto, i Joy-con sono ovviamente più precisi dei Wiimote. E giochi come il Bowling, quindi, convincono anche più che in passato. Ma la mancanza di un rilevamento spaziale puntuale anche dopo una schiacciata più potente, uno swing di spada molto sentito ecc. a tratti si fa sentire. Non basta darci la possibilità di puntare il Joy-con contro lo schermo per ricalibrarne la posizione: una volta che l’immersione è persa, è persa. Vedete pure quest’opinione come il delirio di un precisino: probabilmente lo è. I vantaggi apportati dalla sopraffina tecnologia contenuta nei Joy-con sono indubbi e numerosissimi. Ma se non fossi io, nel mio ruolo di recensore, a cercare il fatidico pelo nell’uovo, chi altri potrebbe farlo senza suonare ridondante? Peraltro, dato che il gioco è letteralmente basato sulle gimmick e particolarità dei suoi controlli, se non ve ne parlassi non saprei cosa altro dire… oppure sì?

Nintendo Switch Sports: Party-Fitness-Online-Multiplayer-Competitive Game

Fortunatamente, di cose da dire su Nintendo Switch Sport ce ne sono ancora molte anche estraniandoci dal comparto “tecnico”. Gli sport presenti nel pacchetto iniziale ve li ho già detti: sono calcio, pallavolo, bowling, tennis, badminton e chambara (duello con spade gommose su una piscina). E a prescindere che vi cimentiate con essi nel ruolo dei vostri storici Mii (magari trasferiti proprio da Wii) o editando un nuovo avatar con la rinnovata grafica cartoonosa e moderna di Switch Sport, sappiate che Nintendo Switch Sports ha in serbo per voi ben più del classico parti game “dal vivo”. Certo, potete sempre chiamare i tre amici di una vita a casa per una pizza, e sfidarli a suon di schiacciate, bagher e alzate al nuovo sport della Pallavolo. Organizzare un torneo di badminton, distruggervi per sempre le capsule cartilaginee dei gomiti, e concludere in bellezza con una gara all’ultimo strike sulla pista da Bowling. Perché no, magari far vedere al vostro collega appassionato di calcio che, laccetto alla gamba, siete meglio di Ronaldo e Messi fusi insieme. Chiamatelo Romessi o Menaldo, decidete voi. 

Ma nessuno vi vieta di restare soli nella stanza, allacciare il laccetto, mettervi i leggings più comodi che avete e tentare la scalata ai ranking competitivi online. Contro altri giocatori reali e sconosciuti, o contro quegli stessi tre amici di prima, che non possono uscire perché magari uno è in quarantena (scenario comune di questi tempi ahimè). PURTROPPO la funzionalità online che vi ho appena descritto è ancora teorica al momento della stesura di questa recensione, e non ho avuto modo di testarla. Non appena sarà sbloccata, però, recupereremo “le opinioni perse”, e vi farò sapere su queste pagine cosa ne penso. Nel frattempo, comunque, Switch Sports è speciale anche per questa differenza sostanziale dal primo Wii Sports: è un gioco vero, completo, fatto e finito. Con uno scopo extra dal mostrare le potenzialità di un sistema di controllo mai visto prima (i WiiMote). 

In conclusione: Mii piace!

A fine recensione penso di poterlo affermare serenamente: Nintendo Switch Sports mi piace davvero molto. Mi sono divertito a testarlo sia da solo, mettendo alla prova i limiti del sistema di controllo che ho evidenziato più su. Cercando di mettere in difficoltà il rilevamento, riuscendoci ora abbastanza facilmente, ora con evoluzioni degne del miglior Roberto Bolle. Ma anche così, il divertimento insito nel fare sport per finta-davvero-maperfinta è stato sempre garantito. 

E poi, ho potuto valutare se i troppi appuntamenti saltati in palestra avessero effettivamente minato le mie capacità ginniche, confrontandomi con la mia compagna sul televisore di casa; con gli amici sullo schermino Oled all’aperto (esperienza non troppo buona a dire il vero, per ovvie ragioni n.d.r.); con i miei genitori (fortissimi accidenti) e i miei nipoti (abbiamo tutti penato contro mia madre, per la cronaca). Specialmente in questo contesto party-like, ovvio, Nintendo Switch Sports ha brillato con maggior intensità, dando vita ad accesi confronti e simpatici siparietti. Senza mai mettere in difficoltà nessuno dei presenti, anche i meno “tecnopratici”.  Ah, vi diamo appuntamento nelle prossime settimane, perché vi daremo le nostre opinioni anche sulla componente multiplayer online del gioco, che non abbiamo potuto testate a causa dell’impossibilità di accedere ai server online, attualmente ancora chiusi”

Piattaforme: Nintendo Switch

Sviluppatore: Nintendo

Publisher: Nintendo

Lo sforzo di evolvere il concetto di “Demo di qualità” che caratterizzava il primo Wii Sports, insomma, è davvero palpabile. Sia nel notare quanto siano invecchiati bene gli sport che conoscevamo da tempo e avevamo provato con gli ingombranti Wiimote, che con le nuove discipline. Anzi, forse proprio loro, le novità, sono state le attività capaci di farmi riflettere di più su quanta strada avesse percorso la serie “Sports”. Nonché, sulle potenzialità nascoste dall’approccio “a DLC” tanto caro di recente a Nintendo e al suo abbonamento Plus. Non fraintendete: anche con gli sport attualmente inclusi, non tantissimi, ma divertentissimi e vari, Switch Sports è un’esperienza che consiglio vivamente a tutti i festaioli con Switch in casa. Difficilmente vi annoierete organizzando party a tema Switch Sports. E la rigiocabilità è elevata, incentivata dal miglioramento delle prestazioni, e in singolo anche dai punteggi e dal ranking online. Ma ecco, se sperate di giocare SOLO da SOLI: pensateci due volte. Nintendo Switch Sports non è più il giochino Demo che era una volta: ma è ancora un titolo tanto più divertente quante più anime sono coinvolte nel “sudore generale”.

VOTO: 9

Vive in simbiosi con la sua Switch, segnato da un'infanzia vissuta solo sulle console Nintendo portatili. Persino la sua prima console Sony è stata la portatile PSP, il che è tutto dire. Monta video da quando erano ancora di moda gli AMV su Dragon Ball, e si usava Movie Maker pensando di essere i nuovi Spielberg. Malato di giochi competitivi ed E-sport, ma anche dal lato opposto dello spettro di GDR e Story Driven, pochi titoli si salvano dalle sue spire, e solo perchè ogni tanto deve anche nutrirsi e dormire. Ha scritto questo testo, ma di solito non parla di sè in terza persona. Così, per dire.