All’inizio del mese, Volition ci ha fornito una succosa anteprima dell’ultima build giocabile del nuovo Saints Row, accompagnandoci lungo una manciata di missioni della storia, alcune attività secondarie e facendoci vedere nel dettaglio l’intera mappa di Santo Ileso da esplorare: come da tradizione della saga, benché stiamo pur sempre parlando di un reboot, l’enfasi viene sempre posta sulla guida, le sparatorie, le acrobazie aeree e terrestri e, più in generale, sui miliardi di modi differenti in cui possiamo scatenare il caos. Sebbene i contenuti siano ancora in fase di sviluppo, ho potuto saggiare con mano (pardon, con lo sguardo) come quest’ultimo episodio si stia preparando per la sua dirompente uscita estiva, e per ora sembra tutto al posto giusto. Niente da dire, politically correct a parte (ma neanche troppo), il team di sviluppo sembra confermare, anteprima dopo anteprima, che i loro sforzi potrebbero portare a casa un gran bel risultato.
Saints Row: dove c***o è Kevin?
Nel delirio superpotenziato di Saints Row IV, le auto erano diventate praticamente inutili perché avevamo la possibilità di effettuale super salti e super corse su e giù per Steelport. In questo reboot invece, tali poteri non sono più contemplati, quindi per spostarsi bisognerà andare a piedi o rubare un’auto a caso dalla strada. Per fortuna, il sistema di controllo dei veicoli del nuovo Saints Row è stato completamente rielaborato, ponendo maggiore enfasi sulla guida vera e propria e spostando l’attenzione dei combattimenti in auto dalle sparatorie al volante all’uso del mezzo stesso come arma. In una delle prime missioni mostrate, ho imparato tutto su due caratteristiche chiave di questo nuovo modello di guida: una è la possibilità di far sobbalzare l’auto a destra o a sinistra premendo un pulsante, in modo da colpire le altre vetture con la propria per provocare danni o mandare fuori strada gli avversari; l’altra è una nuova derapata che fa scorrere l’auto lateralmente, mentre la telecamera si inclina e zooma un po’ per aumentare l’effetto. Forse sto per dire un’eresia, ma il drifting in Saints Row mi ha ricordato molto le medesime manovre di Mario Kart, e lo dico in senso buono: indipendentemente dal mezzo, questa tecnica inclina l’auto a un’angolazione per lo più predeterminata, consentendo di controllare la levetta analogica per regolare il posizionamento ideale all’uscita della curva. Non c’è da preoccuparsi se si utilizza il freno elettronico in eccesso, se la coda dell’auto si allontana o se si perde troppa velocità durante la manovra. Apprezzo il fatto che sia una funzione progettata chiaramente per aumentare la mobilità e non per ostacolarci con sbandate involontarie, perciò mi sono già figurato mentre cerco di imboccare qualsiasi curva in questo modo, indipendentemente dalla velocità, per puro e semplice divertimento.
Nei panni dell’abilissimo protagonista noto come Il Boss, possiamo anche arrampicarci in cima ai veicoli mentre sono in movimento: dal tettuccio abbiamo una visuale a 360 gradi che torna utilissima per eliminare i fastidiosi membri delle bande locali dei Los Panteros o degli Idols con cui ci scontreremo. Inoltre, l’inedita tuta alare amplifica ulteriormente le nostre alternative di trasporto: se l’auto si muove a velocità sufficientemente elevata, possiamo saltare via e librarci in aria per allontanarci in fretta e furia oppure atterrare su un altro veicolo da reclamare come nostro. La tuta di lancio è una delle opzioni più versatili e divertenti che abbia mai visto in un qualsiasi Saints Row, e ci trasforma in un esilarante e maniacale scoiattolo volante bipede. Oltre alle macchine in corsa, per svolazzare in giro tornano utili strutture particolarmente alte come un edificio per uffici o le montagne e le colline che circondano Santo Ileso, in maniera tale da avere quanto più margine di manovra possibile e non schiantarci al suolo come una pera cotta prima di aver aperto le braccia. Ci sono anche diversi punti sparsi per la mappa che ospitano meccanismi per catapultarci verso l’alto, senza bisogno di grattacieli. Non è sempre facile trovare un punto da cui spiccare il volo, ma mi piace il fatto che questo rafforzi l’importanza di muoverci via terra e della necessità di guidare per la maggior parte degli spostamenti nei vari quartieri.
Lascia perdere, siamo una famiglia
L’utilizzo della tuta alare è un ottimo modo per attraversare rapidamente brevi tratti di città: anche se si è sempre in balia della gravità, le picchiate per acquistare velocità e le risalite per riprendere quota possono prolungare notevolmente le sessioni di planata orizzontale. Ho adorato la sensazione di efficienza e la quantità di controllo che si hanno durante il volo, lo paragonerei a una via di mezzo tra il mantello di Super Mario World e le capacità aeree di Batman in Arkham City. Di contro, per tornare alle meccaniche di base di qualsiasi Saints Row che si rispetti, le sparatorie mi sono sembrate per assurdo la parte più banale: ho visto in azione un ampio ventaglio di pistole, fucili d’assalto e lanciarazzi, che funzionano tutti come ci si aspetterebbe in un gioco del genere. Alcune delle armi più stravaganti promesse dagli sviluppatori, come il bazooka a forma di custodia per chitarra (El Mariachi insegna) o il lanciagranate che spara patate esplosive non erano disponibili. Tuttavia, gli esplosivi a razzo e le armi balistiche meno potenti sono stati più che sufficienti per occuparsi di chi o di qualunque cosa si trovasse sulla strada di chiunque stesse controllando la breve dimostrazione. Al di fuori del gameplay, la comunità di giocatori si è chiesta fin dal primo annuncio se il gioco sarebbe stato simile ai Saints Rows del passato: Volition ha dichiarato a più riprese di essere intenzionata a dargli un tono a metà tra Saint Row 2 e Saints Row The Third e, dai piccoli scampoli giocabili che ci sono stati mostrati, direi che ha centrato l’obiettivo, perché tanto il livello qualitativo della sceneggiatura quanto l’umorismo presente sono grossomodo sullo stesso piano. C’è una nutrita abbondanza di parolacce e di altre volgarità assortite che non erano esplicitamente presenti nel materiale mostrato al pubblico fino ad oggi ma, in fin dei conti, parliamo di un gruppo di scavezzacollo che aspirano a costruire un’organizzazione criminale, perciò era lecito aspettarsi che non si sarebbero abbandonati a troppe formalità linguistiche.
Piattaforme: PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series S/X
Sviluppatore: Volition
Publisher: Deep Silver
Data di uscita: 23 agosto 2022
Siamo quasi giunti al debutto ufficiale di questo nuovo gruppo di Santi, e ormai abbiamo anche visto come se la cavano in azione. Una delle parti migliori dei capitoli precedenti era proprio l’estremo cameratismo che potevamo instaurare con i nostri alleati, perciò non vedo l’ora di affrontare il mondo con Eli, Neenah e Kevin: assieme al gruppo, sono quattro figure che si completano bene a vicenda e, benché abbia intravisto qualche potenziale punto di attrito che potrebbe far sorgere dei conflitti, ho anche la sensazione che siano pronti a dare il tutto per tutto per i loro compagni. Insomma, dopo questa dimostrazione sono pronto a conquistare Santo Ileso con loro ed a prendere parte a tutta la devastazione e le catastrofi che scateneremo lungo il cammino!