Two Point Campus è finalmente arrivato nelle nostre mani, poiché abbiamo avuto la possibilità di provarlo per 24 ore nella sua versione per Personal Computer tramite il canale di distribuzione digitale Steam, durante un apposito evento stampa organizzato dagli sviluppatori. Dopo aver letteralmente adorato il precedente titolo dello studio di sviluppo, Two Point Hospital, dove si gestiva un ospedale, e che abbiamo recensito in questa pagina, non vedevamo l’ora di poter giocare con un nuovo titolo da Two Point Studios. Un team già di culto per gli amanti del Retrogaming, poiché alcuni suoi membri chiave, come i due fondatori dello studio, Mark Webley e Gary Carr hanno fatto parte di BullFrog Productions Limited e LionHead Studios, e firmato giochi del calibro di Theme Park, Theme Hospital, Black & White, Barbarian: The Ultimate Warrior, Barbarian II: The Dungeon of Drax, Powermonger, Populous II, The Chaos Engine 2, Dungeon Keeper, Startopia e Fable: The Journey. Grandissimi titoli, quindi, e grandissime aspettative per il nuovo studio, fondato da entrambi nel 2016. L’opera di debutto, Two Point Hospital, successore spirituale del cult game Theme Hospital ha avuto un enorme successo e, ve lo anticipiamo subito, Two Point Campus è ancora più grande, più complesso e rifinito. Scopriamolo insieme.
Two Point Campus: Cosa studi? Lettere Moderne. Intendi le e-mail?”
La complessità di Two Point Campus emerge in ogni dettaglio, ed è anche normale che sia così, perché non si tratta più di gestire un singolo paziente con una malattia più o meno rara, stavolta il corpus principale dei personaggi si basa su più classi con studenti diversi e diverse personalità, oltre che professori, personale non docente e tanto, tanto altro, inclusa la gestione dell’intero Campus sotto ogni punto di vista, dalla macroeconomia fino alla più insignificante carta da parati. Del resto siamo nei panni del Magnifico Rettore, ed ogni decisione è nelle nostre mani. L’originalità del tema, praticamente mai trattato dai giochi gestionali, è pari a quella che, nell’ormai lontanissimo 1997, quasi trenta anni fa, aveva Theme Hospital. La gestione di un parco a tema, ad esempio, motivo portante dell’indimenticabile Theme Park, era all’epoca qualcosa di nuovo, ma spesso trattato, soprattutto in seguito, da molti sviluppatori, ma nessuno avrebbe mai osato far gestire un luogo di solito triste come un ospedale. L’umorismo di fondo stemperava il tutto, in maniera geniale, ricordiamo assurde malattie come La Sindrome di Elvis e La Testa Gonfia (da curare bucandola con uno spillo). E se le meccaniche di base sono ovviamente simili al precedente gioco dello studio, stavolta è il setting a stupire, per la sua originalità. Due importanti ispirazioni permeano l’opera di grandi citazioni, ovvero il classico immortale della comicità National Lampoon’s Animal House, film cult a tema universitario di John Landis del 1978, con protagonista il geniale e compianto John Belushi e la saga di Harry Potter, la più celebre opera moderna sul tema delle scuole di magia. Mescolare questi due mondi garantisce una miscela letteralmente esplosiva. Dopo un breve tutorial ecco che finalmente abbiamo in mano la nostra prima struttura, una piccola università di campagna di nome Freshleigh Meadows un ateneo dalle poche pretese, ottimo per rettori alle prime armi. Il gioco ci mette a disposizione una cifra monetaria utilizzabile di base, che è possibile sia solo spendere che, ancora meglio, investire, il tutto in un periodo di tempo limitato e preciso, che corrisponde esattamente con un anno accademico. Sarà nostro compito istituire un primo corso universitario e far iscrivere un numero minimo di studenti, per iniziare finalmente la nostra attività.
Ovviamente il corso richiede la presenza di aule specifiche, che dovremo costruire da zero, e gestire nel migliore dei modi. Ora moltiplicate queste azioni per decine di corsi e avrete una minima idea dell’enorme mole di lavoro che ci aspetta. Ovviamente si può abbellire la struttura, creare i bagni, le singole stanze, i corridoi, gli accessori e tutto il resto, rispettando le regole degli standard massimi di estensione, non è possibile, e del resto non sarebbe nemmeno utile, creare un laboratorio di chimica grande quanto un’aula magna, e quest’ultima piccola come un bagno. Il buon senso e l’armonia devono sempre guidare le nostre mani da architetto virtuale. Ovviamente ogni singola stanza ha bisogno di determinati accessori per essere funzionale, prima di tutto una porta per poter entrare. Lo spazio non va solo gestito, ma ottimizzato, in vista dell’arrivo di strutture successive da costruire in seguito. Grande importanza ricopre, come è lecito aspettarsi, la gestione del personale del Campus, che si compone di tre diverse professionalità, ovvero professori universitari, assistenti e inservienti. I primi sono fondamentali per il livello qualitativo dei corsi, ma allo stesso modo gli assistenti aiutano moltissimo nelle attività minori e di supporto, come ad esempio la gestione delle biblioteche di ateneo. Gli inservienti sono parimenti fondamentali come personale di supporto, perché se si rompe qualcosa all’interno del campus è loro compito ripararlo celermente, pena l’interruzione delle lezioni e delle attività collaterali. L’importanza del personale i giocatori della vecchia guardia la conoscono bene dai tempi di Theme Park, del resto.
“Ai miei tempi le principali preoccupazioni degli studenti universitari erano sesso, fumare erba, fare rivolte e studiare. Studiare era qualcosa che si faceva quando le altre tre cose non erano disponibili.” (BILL BRYSON)
Two Point Campus propone anche una complessa gestione degli studenti, il cui livello di qualità dell’apprendimento è un parametro da tenere sempre d’occhio. Da quello, infatti, come nei campus reali statunitensi del resto, dipendono le donazioni finanziarie da parte dei genitori facoltosi, che fanno entrare nuovi fondi nelle possibilità economiche dell’ateneo. Le necessità più o meno importanti degli studenti, quindi, vanno soddisfatte il più possibile, seguendo da vicino l’evoluzione delle loro vite universitarie. Avete presente THE SIMS? Ecco, il concetto è esattamente quello, infatti la gestione degli studenti è quasi un gioco nel gioco. Avere un letto caldo dove dormire, mangiare pasti succulenti tra una lezione e l’altra, lavarsi bene le ascelle per evitare di far svenire gli altri colleghi, ma anche semplicemente andare in bagno. Se dimenticheremo di costruire i gabinetti, ad esempio, lo studente non potrà mai andarci. Una fase della gestione studentesca molto complessa è rappresentata dalla necessità di divertirsi e socializzare, quindi anche il parametro FUN va tenuto parecchio in considerazione. No Martini No Party, direbbe George Clooney, tenetelo presente. Senza un bar dove ubriacarsi e rimorchiare la sera, lo studente potrebbe essere triste ed annoiato la mattina e non apprendere bene le lezioni. Ma non solo, le aree dove sono gli studenti devono essere anche accattivanti, e non spoglie, tetre e mal illuminate, perché anche questo influisce sul loro umore. Persino la creazione di Eventi Tematici nei Club per il divertimento sarà un parametro umorale, perché la varietà degli stessi influisce in maniera inversamente proporzionale. Ed ogni studente va gestito personalmente, con singole azioni mirate proprio a lui, non esiste una semplificazione gestionale di gruppo, ma solo ad personam. Un titolo realizzato veramente con estrema cura e precisione, dobbiamo ammetterlo. Il comparto audiovisivo non è da meno, con la conferma dello stile cartoon, ormai vero marchio di fabbrica della serie gestionale fin dai tempi dei Theme ideata da Peter Moulyneux negli anni novanta, e di cui questo ultimo eccezionale titolo rappresenta un vero erede moderno di qualità. Trovate il sito ufficiale di Two Point Campus in questa pagina. Al termine dell’Hands-On vi rimandiamo alla recensione completa per saperne di più sul titolo, che sembra dirci che studiare non è mai stato così divertente.
PIATTAFORME: PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Serie X/S
SVILUPPATORE: Two Point Studios
PUBLISHER: SEGA
Two Point Campus sta per arrivare sul mercato con grandi novità, che, potenzialmente, possono fissare nuovi standard per l’intero genere gestionale,che in tempi recenti ha visto uscire pochi ma interessanti titoli. Il precedente Two Point Hospital è tra questi, ma le meccaniche di base del precedente gioco del talentuoso team di sviluppo, che conta al suo interno veterani del genere gestionale provenienti dalle scuderie di Bullfrog Productions e LionHead Studios, sono state ampliate, con tantissime nuove feature. Alla già complessa gestione del campus, infatti è stata aggiunta una notevole componente extra, ovvero la gestione ad personam dei singoli studenti che frequentano la nostra istituzione universitaria, con i loro bisogni giornalieri ed un livello di soddisfazione da tenere sempre sott’occhio, sulla falsariga del grande classico THE SIMS. Un gioco nel gioco, quindi, che rende il titolo ancora più grande, complesso e maestoso.