Redfall Anteprima: a caccia di Vampiri nel nuovo gioco di Arkane

Redfall

Nel 2021, Arkane Austin svelò al mondo il suo primo progetto dopo l’acquisizione di Bethesda da parte di Microsoft. Accantonati per un attimo gli immersive-sim, il team texano annunciò Redfall, uno shooter cooperativo ambientato in una ridente cittadina americana infestata dai vampiri. Previsto inizialmente per questa estate, il gioco è stato di recente rimandato, ma l’ultimo Xbox & Bethesda Game Showcase ci ha permesso di scoprire, finalmente, il vero e proprio gameplay del gioco. Un’occasione unica per il team di sviluppo, che ha così concesso a Redmond 5 minuti di footage completamente inedito, mostrando al mondo per la prima volta il suo nuovo progetto. E purtroppo, le prime sensazioni non sono affatto positive (ma neanche troppo negative).

Quei cinque minuti, che tecnicamente avrebbero dovuto stupire i giocatori per il mondo di gioco e per il suo impianto, si sono in realtà rivelati contro producenti. Non tanto per la qualità del filmato (Redfall in realtà appare già bello che pronto), ma più che altro per come è stato concepito il titolo a priori. Sicuramente è ancora presto per poter giudicare, ma purtroppo quello che si è visto non sembra davvero figlio dei nostri tempi. Tra l’art direction, uno stampo tipicamente old-school e un gameplay che sembra comunque abbastanza pulito, andiamo a scoprire il nuovo gioco di Arkane Austin tra dubbi, solide certezze e qualche speranza per il futuro e la sopravvivenza di questa nuova avventura di uno dei team di sviluppo più talentuosi che si siano mai visti nelle ultime generazioni di console.

Redfall

Benvenuti a.. Redfall (di nuovo)

Redfall è ambientato nella cittadina omonima. Bethesda e Arkane Austin la descrivono come una “classica città da cartolina”. Tutto pareva ritrarre la classica città turistica degli Stati Uniti d’America. Questo fino a quando un misterioso evento non trasforma i cittadini in Vampiri, in morti oppure in Cultisti che vogliono diventare… Vampiri. Ed è qui che entrano in scena i quattro protagonisti della storia: armati fino ai denti e con peculiarità uniche come poteri e skill, il giocatore intraprende un viaggio alla ricerca della verità e della liberazione della cittadina. Il tutto ricalcando prodotti cooperativi già visti in passato come Borderlands o Left 4 Dead.

Se da un lato uno shooter cooperativo non è necessariamente un male, dall’altro sembra che l’intera realizzazione di Redfall non sia proprio l’eccellenza che ci aspettiamo da Arkane Austin. Fin dalle prime battute, il gioco sembra davvero inseguire altri prodotti del genere e lo fa fin dal mood che è stato assegnato. Già le parole della narratrice mostrano quanto il titolo faccia il filo e citi direttamente ad altri esponenti del genere. Tra battute, ironia e sarcasmo, il gioco si distacca in maniera prepotente dai precedenti lavori del team, forse più vicini a vere e proprie opere più serie e con altri gradi di riflessione per preferire invece un gioco meno profondo a livello di trama e più incentrato sul gameplay. Ancora, non c’è assolutamente nulla di male in tutto ciò: bisogna però considerare che forse, ancora una volta, simili prodotti arrivano forse un po’ troppo in ritardo.

RedfallUn gameplay che non dice (e svela) nulla

Al di là del nuovo filmato, che ci ha permesso di giudicare la qualità tecnica della build attualmente in possesso di Arkane Austin, non ha praticamente aggiunto nessun dettaglio. Sapevamo già che il gioco sarebbe stato un vero e proprio shooter cooperativo ed eravamo già a conoscenza delle varie abilità dei protagonisti. Tutto qui. La componente shooting di Redfall è sicuramente ben realizzata, ma questa non è una sorpresa: Arkane ha sempre lavorato in prima persona e questo filmato ci ha dimostrato, ancora una volta, che il gioco è letteralmente ben costruito attorno alle armi e ovviamente ai poteri dei protagonisti e le loro abilità.

Non mancano le scene di azione e i vari tipi di nemici presenti in game, così come Arkane si è assicurata di mostrarci le schermate di loadout e delle abilità dei vari personaggi. Sotto questo aspetto, Redfall sembra decisamente gigantesco e probabilmente il team di sviluppo ha preferito sacrificare la sua narrativa utopistica e incentrata sulla demolizione dell’uomo, la ricerca della verità in un mondo corrotto e l’ego dei protagonisti, mantenendo però una solidità su tutti gli elementi che andranno a farci crescere durante l’importante missione di liberare la cittadina omonima.

RedfallRedfall è tipicamente Arkane, anche se non sembra

Avendo abbandonato determinati punti fermi del suo modus operandi, Redfall riesce comunque a confermare lo stile grafico di Arkane, fatto di un’architettura leggermente in rtiardo sui tempi e che cita continuamente gli anni ’50. La cittadina è modellata seguendo quel tipo di estetica che Deathloop e Prey hanno fatto loro, mostrandoci ambienti di giochi chiaramente ispirati all’epoca più fiorente degli Stati Uniti d’America. Il gioco è ovviamente ambientato nei nostri anni, ma il team di sviluppo non ha voluto cambiare art direction e questa sembra davvero molto solida. Solido anche il frame rate e la qualità visiva del gioco.

Tecnicamente Redfall sembra davvero ben ottimizzato. Il titolo gira a 60 frame al secondo e nonostante necessiti di ancora un po’ di pulizia, il tutto sembra già pronto per un test al pubblico. Anche gli ambienti di gioco sembrano grandi il giusto e il gameplay cooperativo è sicuramente ben realizzato. Tutti punti forti, che però sembrano appunto in ritardo di qualche anno, ma comunque creati e mostrati come pronti. Non sappiamo quali siano le motivazioni che hanno spinto Arkane a rimandare il gioco, ma speriamo ovviamente in un’ottimizzazione migliore rispetto ai precedenti lanci su PC del team di sviluppo, così come una migliore pulizia grafica e un bug fixing che ci permetta di poter godere della migliore esperienza di gioco possibile.

Data d’uscita: 2023

Piattaforma : Xbox Series X|S, PC

Sviluppatore: Arkane Austin

Publisher: Xbox Game Studios, Bethesda Game Studios

Redfall debutterà nel 2023 per PC, Xbox Series S e Xbox Series X. L’anima da shooter cooperativo lo rende perfetto per Xbox Game Pass, ma permangono dei dubbi in merito al sistema di gioco. L’intero impianto di gioco appartiene infatti oramai al passato e pur essendo stato tutto realizzato in maniera decisamente buona, il successo del gioco sembra inevitabilmente legato alle espansioni e al supporto post lancio. Due elementi che allo stato attuale non possiamo purtroppo giudicare.

Alessandro muove i primi passi nei videogiochi grazie a Crash Bandicoot 2 e The Curse of Monkey Island. Il suo genere preferito restano le avventure grafiche e narrative ma ama anche gli sportivi come ad esempio FIFA (dove comunque non sarà mai bravo quanto vorrebbe). Nel tempo libero impreca per i risultati dell'Inter, legge e suona la chitarra