Disgaea 6 Complete Recensione: lo strategico fuori di testa torna in azione

Disgaea 6

Il franchise Disgaea è sempre stato per appassionati. Non si tratta di uno di quei giochi che, appena citati, dicono qualcosa all’uditorio; un prodotto di nicchia insomma, che tuttavia prima il pubblico orientale e poi quello occidentale hanno imparato ad amare per il suo gameplay molto originale, accompagnato ad una direzione artistica immediatamente riconoscibile. Con Disgaea 6, però, la pubblicazione della serie ha ricevuto un trattamento tutto particolare. Ricorderete forse la comparsa, nello giugno dello scorso anno, di Disgaea 6: Defiance of Destiny, esclusivamente su Nintendo Switch (potete recuperare sulle nostre pagine la recensione). E tuttavia, quello stesso titolo nei mesi precedenti era già comparso in Giappone, non solo sulla console della Casa di Kyoto ma anche su PlayStation 4. Cos’era successo, dunque? Non si è mai capito. Quello che si è capito è invece che a brevissimo Disgaea 6 Complete approderà su PlayStation 4, PlayStation 5 e PC (via Steam). Meglio tardi che mai insomma, c’è voluto per Nippon Ichi soltanto un anno in più. Noi abbiamo provato la versione next gen: la recensione che state leggendo rappresenta quindi non solo il verdetto del caso, ma anche un punto fermo alla vicenda di Disgaea 6 dell’ultimo anno e mezzo.

Disgaea 6 Defiance of DestinyLa trama di Disgaea 6 Complete

Il mondo reale sarà anche divertente, ma è il Netherworld a dare vere soddisfazioni. Difficile trovare da qualche altra parte un reame più fuori di testa e preda della più completa anarchia. Il protagonista di Disgaea 6 Complete è Zed, uno zombi dall’abilità sovraumana (o comunque più sovrumana del solito nel contesto in questione): può reincarnarsi all’infinito, diventando quindi praticamente invincibile in battaglia. Il problema è che non è un bel periodo per l’altro mondo: un dio della distruzione particolarmente furioso e impazzito ha cominciato a distruggere tutto e tutti, seminando – appunto – distruzione ovunque. Ora, Zed non è il classico eroe che chiunque si aspetterebbe, e certo non intende salvare il Netherworld perché spinto da chissà quali ideali. Ma se c’è la possibilità di menare le mani contro nemici potenti, perché privarsene?

A parte questa minima premessa, non è che Disgaea 6 Complete brilli per una particolare originalità della trama o della narrazione principale. Certo, all’antieroe Zed piano piano si aggiunge tutta la solita ridda di comprimari che è lecito aspettarsi nel party; ci sono delle storie secondarie (o archi narrativi, volendo esagerare) che ruotano comunque tutti attorno alle vicende del Netherworld; c’è dopotutto la stessa “missione” di Zed da portare a compimento. Ma il tutto appare senza troppi fronzoli un mero pretesto per legare tra loro battaglie su battaglie contro tantissimi nemici tutti differenti tra loro per obiettivi, caratteristiche e ovviamente anche aspetto e abilità. Questo carnevale ha sempre funzionato particolarmente bene per il franchise di riferimento e continua a farlo anche per la sua sesta iterazione, al netto dell’ovvio fanservice, di una certa prevedibilità di fondo e di giochi di parole che non tutti troveranno comprensibili. Non quando i testi a schermo sono in inglese e francese e il doppiaggio in inglese o giapponese.

Disgaea 6Gameplay rinnovato

Per Nippon Ichi, Disgaea 6 Complete ha rappresentato il momento giusto per tentare di svecchiare il gameplay della serie. Operazione che può essere piaciuta o non piaciuta, compresa o non compresa, ma che comunque è anche stata portata a termine con convinzione dai giocatori. Il sistema di reincarnazione del protagonista ne è una prova: è ora molto più facile, rispetto al passato, potenziare oltre ogni limite i personaggi. Difatti, arrivati a un certo punto della narrazione, si può riconvertire il livello raggiunto riportandolo ad 1, ricominciando così la scalata; ma tutti i bonus relativi ad abilità e attacchi resteranno invariati, e potranno quindi nuovamente essere cumulati. Ripetendo la reincarnazione anche soltanto per cinque volte ci si ritroverà tra le mani, quindi, personaggio nettamente iperpotenziati rispetto alla trama (a proposito, quest’ultima può essere terminata in circa una trentina di ore).

Oltre al sistema di livellamento, anche altri aspetti del franchise sono stati rivisti: la gestione delle armi (che rinuncia al doppio armamentario), la composizione del party (il giocatore può ora creare un vero e proprio esercito di eroi secondari), persino il colpo d’occhio generale è stato rivisto. Ricorderete infatti come fino a Disgaea 5 tutto fosse rigorosamente ancorato alle due dimensioni; ora gli avatar sono invece in 3D, così come le animazioni in battaglia e gli spostamenti nell’hub di gioco (restano in 2D i fondali legati alla narrazione e gli intermezzi della trama). Comunque, l’adozione del 3D non stona affatto nell’economia della direzione artistica generale, ulteriore prova della bontà dell’operazione complessiva. Ciò rende Disgaea 6 Complete, anche a un anno di distanza dalla comparsa in Occidente della sua versione base, un titolo fresco, divertente e immediato, nonché sempre diversissimo (e perciò più interessante) dagli altri strategici sul mercato.

Tornando al gameplay, Disgaea 6 Complete è stato pensato per offrire un’avventura per quanto più possibile intuitiva per i neofiti, purché rimanesse appagante pure per i veterani. Obiettivo certo tutt’altro che semplice, data la mole di contenuti da sempre offerta da ogni titolo della serie. Per far quadrare il tutto, il sistema di combattimento e la gestione dei turni sono stati entrambi snelliti; ma al tempo stesso gli aspetti sono stati bilanciati da una miriade di possibilità secondarie. Poco importa quindi se le battaglie sembrano semplici da capire, da affrontare, da studiare: molte altre chicche disseminate ovunque arricchiscono le possibilità dei giocatori. Basterà l’esempio della rinnovata Dark Assembly, alla quale ci si può rivolgere per ottenere il consenso dei senatori del mondo oscuro, il quale può essere garantito o negato; e volendo il giocatore può anche cercare di corrompere i membri dell’assemblea. Ogni singolo oggetto trovato in Disgaea 6 può essere debitamente riutilizzato in un secondo momento per potenziare i personaggi o arricchire le loro possibilità in battaglia.

A proposito delle battaglie, vale infine la pena ricordare al volo come si svolge un singolo “livello” del titolo. Ebbene, tutti gli eroi e i nemici si spostano all’interno di una scacchiera. Disgaea 6 è uno strategico a turni, quindi il giocatore deve selezionare le caselle di movimento per ogni singola comparsa, e quindi la sua azione: offensiva e difensiva, legata ad attacchi fisici o magici, fino al supporto curativo o alla completa immobilità. Si passa poi al turno dei nemici, che faranno la loro mossa, per tornare alle nostre. Più eroi attivi nello stesso momento possono attivare combo micidiali, fino a milioni e milioni di danni per singolo colpo; è qui che i veterani del franchise attiveranno tutte le loro conoscenze per attivare il prima possibile strategie e strumenti utili, già ben noti. Per il resto, il pacchetto di Disgaea 6 Complete contiene semplicemente ulteriori costumi e contenuti aggiuntivi legati a determinati personaggi e zone del mondo del Netherworld. Ma sono riempitivi che puntano alla quantità, non alla qualità, e che davvero non rappresentano alcun incentivo per un eventuale nuovo acquisto del prodotto.

Piattaforme: PlayStation 5, PlayStation 4, PC

Sviluppatore: Nippon Ichi

Publisher: Nippon Ichi

Anche se quello che segue è e resta un semplice consiglio, Disgaea 6 Complete dovrebbe essere acquistato prevalentemente dai fan storici del franchise, preferibilmente da coloro che non abbiano ancora giocato alla versione base del titolo; difatti, questa edizione completa ha dalla sua, in più, semplicemente alcuni personaggi aggiuntivi e qualche costume, tutto materiale legato ai DLC pubblicati nello scorso anno. Lo strategico a turni, davvero fuori di testa, potrebbe però attirare l’attenzione di alcuni nuovi arrivati, purché questi ultimi siano disposti ad entrare con la dovuta calma nel meccanismo e a padroneggiare, poco alla volta, un sistema di combattimento complesso, ricchissimo di possibilità; così ricco da diventare in qualche caso persino dispersivo. Ma per la cura generale del prodotto, la mole di materiale e le possibilità offerte, non possiamo che riconfermare l’ottimo voto che la versione base di Disgaea 6 Complete si era già portato a casa la scorsa estate.

VOTO: 8.5

La formazione del buon Simone, classe '93, avviene pad della prima PlayStation alla mano, a base di draghi viola, gemme e pecorelle fumanti (del resto è un vero abruzzese). Cresce a pane e Dylan Dog, mostrando fin da subito gravi problemi psicologici e mentali. Tra le altre cose ha ancora paura del buio, e probabilmente Stephen King lo approverebbe. Un paio di lauree in letteratura non gli hanno impedito di diventare uno dei massimi esperti del mondo Nintendo; compensa non riuscendo neppure ad accendere una Xbox. È attualmente ai domiciliari per abbandono dei cagnolini di Nintendogs e omocidio degli abitanti di AnimalCrossing.