Durante la gamescom 2022, Funcom ha presentato ufficialmente Dune Awakening. Si tratta di uno dei tanti giochi del franchise attualmente in sviluppo, con una particolarità decisamente importante: a differenza dello strategico incentrato sulla Spezia, prodotta dal pianeta omonimo, questa volta l’obiettivo degli sviluppatori europei è quello di portarci in un mondo persistente e vivo, con un Mmo che per il momento non ha assolutamente nulla da dire, ma che potrebbe diventare uno dei prossimi giochi di nicchia più importanti del genere.
Il progetto, possiamo dirlo senza paura di essere smentiti, è decisamente ambizioso: per la prima volta in assoluto, il franchise si candida a diventare qualcos’altro oltre alle classiche iterazioni che abbiamo visto nel passato. Eppure, nonostante le premesse e le rassicurazioni del team di sviluppo in merito, ci sono diverse incognite che ci fanno temere per il successo del gioco. Dubbi e paure, che è lecito avere, sopratutto quando si ha a che fare con un prodotto particolare come quello della saga creata e scritta da Frank Herbert. Se il film del 2021 ha permesso all’opera di tornare in auge, è anche vero che la stessa pellicola ha ricevuto critiche da parte del pubblico generalista, che si è trovato davanti un’opera lenta e difficile da comprendere, soprattutto se non si è amanti del ciclo di Dune.
Dune: Awakening è potenzialmente un bel gioco…
L’obiettivo di Funcom è decisamente semplice: con Dune Awakening, il team di sviluppo spera di creare un survival game MMO con un Arrakis persistente e condiviso da decine di giocatori. La pagina Steam, a differenza del trailer, ci ha permesso di entrare in contatto con più informazioni in merito. Secondo la descrizione del gioco sarà necessario sopravvivere sul pianeta, costruendo ripari contro le tempeste di sabbia, mantenendo la tuta sempre funzionale e apprendendo al meglio le tecniche di camminata nel deserto per evitare la minaccia dei vermi di sabbia, che si nascondono e sono sempre pronti a un agguato.
Non manca poi i riferimenti al controllo della spezia. I giocatori sono infatti chiamati a trovarla e ovviamente a conquistarne il più possibile, per poi venderla e difendere il loro tesoro dalle mani di predatori e fazioni rivali, che saranno ovviamente composte anche dai giocatori. Presenti anche le abilità del protagonista, che sarà probabilmente creato attraverso un editor in-game. Tante belle promesse, ma anche tanti dubbi: un MMO survival open world è un progetto sicuramente ambizioso, che molto spesso neanche Amazon con Lost Ark e New World è riuscita a dare continuità, con risultati non pessimi ma neanche entusiasmanti. E il rischio, in questo caso, è di trovarsi davanti a un’occasione sprecata.
…ma rischia di essere molto noioso
Su Dune non c’è molto da inventare: la lore, i personaggi e ovviamente gli avvenimenti del gioco sono ben descritti nel ciclo di romanzi di Herbert. Nonostante ciò le trasposizioni videoludiche dei giochi non sono mai riuscite a conquistare appieno i giocatori, né ovviamente si sono distaccate troppo da determinati generi. Con Dune Awakening Funcom ha un’occasione unica, ovvero quella di creare un MMO che però rischia di diventare pesante dopo qualche ora.
L’ambientazione della saga creata da Herbert non lascia grande spazio all’immaginazione. Arrakis è un pianeta deserto, con pochissime strutture e tante insidie. Difficile dunque lasciare ai giocatori totale libertà di manovra nella costruzione dei loro insediamenti, così come delle strutture per conservare la spezia. Se davvero Funcom vuole creare qualcosa di incredibilmente fedele, il rischio per i giocatori è quello di effettuare continui grinding per migliorare le loro strutture e le loro abilità rimanendo incastrati in quello che è a tutti gli effetti un vortice di attività noioso e scontato, che rischia di annoiare praticamente subito.
Al momento Dune Awakening è una gigantesca illusione collettiva. Il gioco non esiste o almeno noi stessi non abbiamo potuto scoprirlo. Le belle parole di Funcom spingono sicuramente i giocatori a crederci di più, ma le intenzioni valgono chiaramente molto. Difficile chiaramente tirare le somme su questo progetto che ruota intorno alla saga di Herbert, più facile, invece, osservare i precedenti lavori del publisher e sviluppatore svedese. Conan Exiles è sicuramente divertente e ancora oggi risulta un gran bel titolo da giocare e la speranza è che quei tocchi geniali possano essere introdotti anche in questo nuovo gioco.
DATA D’USCITA: TBA
PIATTAFORME: PC
SVILUPPATORE: Funcom
PUBLISHER: Funcom
Dune Awakening non è probabilmente il gioco che i fan di Dune stavano aspettando. In molti sono ancora legati al sistema di storia single player, di un gioco compatto che possa essere giocato in 8/10 ore oppure, alla peggio, di un titolo strategico. Un MMO con i vermi della sabbia e un’ambientazione comunque non troppo ispirata potrebbe però rivelarsi una bella sorpresa. La speranza è che Funcom torni a mostrare qualcosa di più nel corso dei prossimi mesi, per poterci convincere della qualità del progetto.