Disney Dreamlight Valley Provato: i sogni son desideri (di felicità?)

Disney Dreamlight Valley

Per molti appassionati del mondo fantasy, non ci potrebbe essere desiderio più grande di vivere un’avventura circondati dai propri personaggi Disney preferiti. Lo sappiamo, potreste obiettare che il franchise di Kingdom Hearts, firmato da Square Enix, ci ha già dato diverse volte questa opportunità, ed effettivamente quella che abbiamo vissuto ora, per certi aspetti, vi si avvicina. Per altri invece siamo totalmente agli antipodi, in quanto il gestionale life simulator sviluppato da Gameloft Montreal è decisamente privo di adrenalina, ma con una buona capacità di equilibrare atmosfere serene e tranquille all’azione richiesta da ogni quest per portare avanti la storia di Disney Dreamlight Valley. Ne avevamo già ampiamente parlato in precedenza (qui il nostro articolo in merito), dandovi anche le nostre impressioni in anteprima, ma ora che il titolo multipiattaforma è in arrivo il 6 settembre, possiamo dire di essere stati finalmente catapultati in un mondo dalle caratteristiche decisamente disneyane, rendendoci protagonisti di un’avventura che abbiamo cominciato a provare per voi in versione PlayStation 5, per darvi alcune prime opinioni in merito, in attesa della recensione definitiva.

Disney Dreamlight Valley

Disney Dreamlight Valley: verso la lotta contro l’oblio

Aprendo le porte a un’atmosfera decisamente colorata e tranquilla, resa anche dalla colonna sonora in perfetto stile Disney e variabile a seconda dei personaggi che andiamo a incontrare, il gioco comincia con la personalizzazione dei tratti del proprio personaggio, in maniera piuttosto accurata e nel rispetto anche dei valori di diversità e inclusione, come la possibilità di creare un personaggio femminile con tratti maschili, come barba e pizzetto, e viceversa, oltre a poter dare liberamente il nome che vogliamo al nostro avatar. Fatto questo, veniamo introdotti alla storia di Dreamlight Valley, dove scopriamo di essere giunti nel…”mondo dei sogni”. Proprio così, il nostro protagonista sa di esservi giunto praticamente chiudendo gli occhi e risvegliandosi in un luogo dove avrebbe sempre voluto vivere e pensava che i suoi progetti avrebbero potuto realizzarsi. Non tutto va come ci si potrebbe aspettare però: il primo incontro che abbiamo è con Mago Merlino, il quale ci racconta che noi siamo i predestinati a salvare il regno di Dreamlight Valley dall’Oblio, ossia una sorta di maledizione che si è abbattuta su questa valle e che l’ha resa triste, desolata e soprattutto ha determinato la comparsa di Spine della Notte ovunque, causando anche la perdita della memoria, e degli amici, dello stesso Merlino. Lui però sapeva che prima o poi qualcuno sarebbe giunto per portare pace e libertà nel regno, e siamo proprio noi i prescelti, incaricati probabilmente anche di trovare la sovrana scomparsa. Di quest’ultima non sappiamo altro che aver appurato di essersene andata subito dopo che le Spine della Notte sono comparse per infestare la valle. 

Siamo però sicuri di essere davvero noi gli eroi che il mondo incantato attendeva? Merlino la sa lunga, motivo per cui ci chiede di provare la nostra forza e testare le nostre capacità con una sfida che riguarda una casa bloccata dalle Spine della Notte, rimovibili nemmeno da Merlino, ma solo da chi saprà controllare la magia Dreamlight. Ossia noi. Grazie infatti a dei poteri magici che abbiamo misteriosamente acquisito, senza troppe spiegazioni in merito, ci basterà agitare le nostre mani per far sparire queste spine e recuperare delle sfere di luce, che nient’altro sono che ricordi di Merlino, e che andiamo a collezionare man mano nella nostra galleria. Solo così ad esempio il mago ricorda di essere stato al Castello dei Sogni con Topolino, tempo addietro, per lasciare lì qualcosa che ancora non ricorda. Ma come si può potenziare questa magia? Attraverso “atti di amicizia e di amore”, ossia ad esempio rimuovendo le Spine che cospargono ogni lembo di terra della valle o stringendo amicizia con i personaggi Disney che ci circondano. Ad esempio, nel Pozzo presente nella piazza centrale della cittadella in cui ci troviamo, possiamo trovare le varie quest che ci consentono di creare ancor più magia Dreamlight, ma solo il recupero degli attrezzi reali, oggetti basilari per continuare nella nostra missione, potranno consentirci di abbracciare appieno questo potere magico, fondamentale per ricostruire la valle.

Le impressioni sulle prime quest

Una dopo l’altra, ci vengono assegnate diverse quest importanti dai diversi personaggi Disney che incontriamo, per portare avanti la trama della storia e per cercare di fare sempre più luce su quanto accaduto, oltre che far svanire la nebbia che avvolge i ricordi confusi di tutti loro Per fare questo però, dobbiamo muoverci su una mappa che diventa sempre più ampia, ma la semplificazione è una delle parole chiave di Dreamlight Valley, motivo per cui possiamo anche selezionare alcuni luoghi direttamente sulla mappa e spostarvici velocemente grazie ai viaggi veloci. Come base, abbiamo a disposizione la casa che riusciamo a liberare dalle Spine della Notte all’inizio della storia, un luogo sicuro dove possiamo mangiare, dormire e recuperare le nostre energie semplicemente trascorrendovi del tempo. Un’attività decisamente importante, se consideriamo che qualsiasi azione compiuta ci richiede dell’energia, e la rimozione di spine, rovi e quant’altro è decisamente basilare ai fini del gioco. Inoltre la casa in cui ci troviamo non si presenta in ottime condizioni, ma coerentemente con il genere di simulator che è Dreamlight Valley, possiamo espanderla e personalizzarla, oltre a poter usare il baule qui come secondo inventario, decisamente utile per gestire le nostre risorse come meglio crediamo. Un ulteriore aspetto è, in fase di dialogo con i personaggi Disney che incontriamo, la possibilità di scegliere diverse risposte, alcune delle quali vengono contrassegnate da icone per indicarci la possibilità di reperire eventuali informazioni utili. Dobbiamo ancora prenderci ulteriore tempo per comprendere quanto queste opzioni ramificate possano cambiare o meno il percorso di gioco, ipotesi che ci sentiamo di escludere ma di cui dobbiamo ancora averne certezze.

La qualità grafica del regno di Disney Dreamlight Valley

Oltre ad acquisire nuovi strumenti e imparare nuove ricette, così chiamate anche le istruzioni per costruire nuovi oggetti per la casa, possiamo anche ottenere nuovi capi di abbigliamento per cambiare il nostro look anche durante la partita. Un aspetto secondario, ma sempre piacevole, avendo per le mani un gestionale di tutto punto, almeno per come ci è parso finora. Guardando dunque anche alle sue capacità grafiche e tecniche, abbiamo incontrato qualche neo qua e là, accompagnato però anche da decisi punti di forza. Un primo aspetto negativo, o comunque un minus, è l’assenza o quasi di doppiaggio per intero dei dialoghi, ma abbiamo solo ascoltato qualche nota di colore espressiva qua e là mentre leggiamo le linee dialogiche riportate dai sottotitoli nei riquadri, oltre a brevi frasi che però non sono riportate nei riquadri stessi. La grafica è davvero ben curata, la risposta del motore di gioco su PlayStation 5 è fluida e non abbiamo notato alcun calo di frame rate. Inoltre il rating PEGI 3 viene ampiamente giustificato da diversi aspetti tecnici piuttosto importanti, e lampanti, di questo titolo inerenti alle quest. Dobbiamo portare a termine compiti piuttosto facili grazie anche alla reiterazione costante da parte dei personaggi di diversi dettagli relativi a quello che dobbiamo fare. Inoltre possiamo vivere questa storia in un contesto decisamente rilassato e in grado di farci gustare appieno l’atmosfera calda e accogliente del mondo Disney, dove la paura dell’Oblio non si fa sentire per nulla.

Piattaforme: PS5, PS4, Xbox One, Xbox Series S|X, PC, Switch

Sviluppatore: Gameloft Montreal

Publisher:  Gameloft Montreal

Data d’uscita: 06 settembre 2022

Le nostre prime impressioni sul life simulator Disney Dreamlight Valley sono decisamente positive, in quanto abbiamo avuto per le mani un gioco che, finora, ha precisamente rispettato le nostre attese e aspettative. Ci servirà ancora qualche tempo per potervi dare opinioni e giudizi più precisi su quanto abbiamo testato man mano che la nostra prova avrà fatto progressi, ma in attesa della recensione più completa possiamo anticiparvi con assoluta tranquillità che si tratta di un titolo decisamente gustoso, tranquillo e gradevolissimo, funzionale (e funzionante) da un punto di vista tecnico, caldo e familiare per quanto riguarda il comparto narrativo. Un vero mondo dei sogni che non vedevamo l’ora di vivere in compagnia dei più simpatici personaggi Disney. Rimaniamo decisamente curiosi di scoprire come si snoderà ulteriormente questo percorso, mentre proseguiremo il cammino verso la sconfitta dell’Oblio e delle Spine della Notte, cercando di non rimanere vittime anche noi del loro effetto di perdita della memoria. Sarebbe un peccato scordarsi un sogno così bello. Ma alla fine, sarà davvero un sogno o diventerà un incubo?