Ad un paio di anni di distanza, 2k Sports torna con PGA Tour 2k23 nel nuovo capitolo di simulazione golfistica, sempre sviluppato da parte di HB Studios. Uomo copertina Tiger Woods, nel periodo che ha preceduto il lancio, 2k ha puntato anche sui giocatori vip, come Micheal Jordan o Stephen Curry. Ma il gioco offre tanto altro dietro la facciata: un mondo fatto di personalizzazione, partenze dal basso e lunghe sfide da 18 buche. Pad alla mano, il gioco funziona e dà sensazioni positive, trasmettendo l’atmosfera da green che può essere vista in tv. In attesa di riaccendere la sfida con il rivale sponda EA, che arriverà la prossima primavera dopo quasi una decade, vediamo cosa ne pensiamo del golf targato 2k Sports, testato nell’edizione Xbox Series X.
PGA Tour 2k23: scegliere mazza, direzione, potenza… e tempismo
Il tutorial introduttivo servirà a farvi capire da subito l’approccio e il livello di sfida che desidererete avere: in questa edizione avrete due possibilità di scelta per il vostro colpo. Il più moderno con levetta analogica (uno swing che replica in modo accurato il movimento di un vero colpo, in cui dovrete premere prima verso il basso e poi rapidamente verso l’alto) oppure il più classico colpo a tre clic (che debutta nella serie e dove dovrete tenere premuto e poi rilasciare il pulsante adibito al colpo per scegliere la potenza, per poi spingere due volte in modo da caricare il colpo e scegliere l’angolo). A questa, va aggiunto un timing nel downswing, che aumenta notevolmente la sfida. Il consiglio, se si vuole essere più rilassati, è quello di disabilitarlo, per non trovarvi con colpi decisamente goffi, magari nei momenti più concitati di una partita. In caso, il campo di allenamento sarà sempre vostro amico, per provare a fare propri i movimenti muscolari delle vostre dita. Sul green, il fulcro del gioco, ovvero il colpo stesso, si va ad unire alla mole di mazze da scegliere, traiettorie, occhio al vento, ai bunker e al tipo stesso di colpo da fare: dal chip passando al flop e all’explosion per uscire dalla già citata sabbia. Il tutto rende ogni momento con sempre un ampio ventaglio di possibilità di scelta, ed arrivare in buca dà soddisfazioni. L’ambientazione generale, la buona resa grafica e sonora, danno ottime sensazioni da gioco da golf.
E PGA Tour 2k23 è un gioco molto vasto: se avrete la possibilità di scendere sul green con i 14 professionisti, tra cui oltre al già citato Woods anche Lydia Ko, Lexi Thompson, Will Zalatoris e Xander Schauffele per citarne alcuni, il cuore sta forse nella modalità MyPLAYER, dove creare il proprio alter ego sul campo. Oltre alla personalizzazione estetica, è molto profonda anche la parte relativa alle statistiche, con nuovi archetipi di giocatori e veri e propri skill-tree. Potrete infatti scegliere lo stile che più vi si addice, se volete puntare più sulla potenza o magari focalizzarvi sull’abilità nel putt. Ma anche le stesse mazze potranno essere personalizzate a livello statistico, e non solo estetico, andando a sommare combinazioni quasi eccessive per chi magari è neofita: a tratti quasi più un RPG che un simulativo di golf. Ovviamente, per migliorare le vostre abilità dovrete giocare e sbloccare a poco a poco ciò che più gradite.
Potrete poi personalizzare caddie, colori e disegni delle palline e vestirvi con abiti e attrezzature di marchi famosi, di cui possiamo anche non fare elenchi. Come se non bastasse, ci sono anche le opportunità di sponsorizzazione, tra palle, abbigliamento e mazze, con le varie case che vi chiederanno di firmare contratti. Il tutto si convertirà con ricompense durante le partite. Occhio però perché bisogna anche mantenere livelli alti, oppure lo sponsor potrà decidere di abbandonarvi. A questa mole di oggetti si va però forse a scontrare un meccanismo da pass su alcuni oggetti che potrebbe essere difficilmente digerito ad chi ha acquistato il gioco a prezzo pieno, specie se questi oggetti non sono solo estetici.

Campi, campi e ancora campi
PGA Tour 2k23 Non manca decisamente di modalità, da fare in locale o online, tra Alt-Shot, Stroke Play, Skins e 4-Player Scramble, e il ritorno del Divot Derby, competizione a eliminazione diretta, in stile party. In questa capitolo è stata introdotta anche la modalità Top Golf, dove avrete la possibilità di giocare sia single player che multiplayer (online e locale) al gioco ideato dai gemelli Steve e Dave Jolliffe: dovrete colpire la palla, sempre dallo stesso punto, e andare ad avvicinarvi il più possibile al centro di alcuni obiettivi posti lungo il campo (esteso in lunghezza). Ad ogni tiro se ne illuminerà uno di questi obiettivi, che vi permetterà poi, se centrato, di moltiplicare il punteggio successivo. Più vi avvicinerete al centro dell’obiettivo, ovviamente, e più farete punti. È un aggiunta sfiziosa che può essere utile per alternare con il golf su green, che però potrebbe diventare anche un po’ addicted, in quanto il meccanismo dei punteggi, unito alla possibilità di sfidare avversari online, è vincente.
Ma tornando sui campi, c’è da dire che questo 2k23 si porta con se una scelta bella ampia, con 20 ufficiali a disposizione, tra cui le nuove aggiunte come il Wilmington Country Club, il The Renaissance Club e il St. George’s Golf and Country Club. A questi si vanno a sommare poi quelli creati dai giocatori (e quindi potenzialmente anche da voi stessi), grazie al Course Designer, modalità che vi permette di creare il vostro campo personale, anche qui con una miriade di tool e oggetti. Come accade spesso in queste situazioni, tra il dire e il fare di mezzo c’è un qualcosa, e per costruire per bene dovrete come minimo armarvi di sana pazienza. Anche in questo caso però, a risultato ultimato, avrete una certa soddisfazione. Sicuramente, sarete poi curiosi di andare a vedere le varie creazioni che vengono messe a disposizione.
Piattaforme: PC, Xbox One, Xbox Series X/S, PlayStation 4, PlayStation 5
Sviluppatore: HB Studios
Publisher: 2k Sports
HB Studios è 2k Sports sono tornati con un buon titolo di golf. Con una miriade di possibilità riguardo la personalizzazione sia estetica che per quanto riguarda le abilità del vostro alter ego sul green. Tanti campi e tante modalità all’interno di un mondo che ha un’ottima resa generale dello sport. Alcuni controlli potrebbero non essere totalmente intuitivi per tutti, ma con pazienza e sano allenamento potrete andare a sfidare avversari online armati di conoscenza del green e di un ottimo tempismo.