New Tales from the Borderlands Recensione, ritorno a Promethea

New Tales from the Borderlands

New Tales from the Borderlands è una nuova Avventura Narrativa che continua nel solco tracciato dalla precedente Tales from the Borderlands, pur con l’idea di non essere un seguito diretto ma qualcosa di inedito ed alternativo, come del resto dichiara già il titolo stesso del gioco. Una nuova interessante storia ambientata nello stesso universo narrativo, ma stavolta orfana di Telltale Games che in precedenza era riuscita a trasformare completamente la serie originale di Borderlands di Gearbox Software, già di suo bizzarra in quanto fieramente autoproclamatasi Sparatutto di Ruolo. Per i fan della saga è davvero un piacevole ritorno a Promethea, e di nuovo nelle mani dei creatori originali. Questo passaggio di consegne sarà stato positivo per la saga? Immergiamoci in questa nuova avventura, perdendoci nelle storie di frontiera da essa raccontate.

New Tales from the Borderlands

La saga di Borderlands e la sua reinvenzione narrativa

Per riscoprire le origini della saga di Borderlands bisogna tornare indietro di due generazioni, e più precisamente all’ormai lontano ottobre 2009 quando sul mercato debutta il capostipite della serie, un interessante e coraggioso titolo sperimentale, che decide di ibridare due generi agli antipodi, ovvero il classico sparatutto in prima persona, per gli amici FPS, con il gioco di ruolo d’azione, il tutto presentato con una veste grafica accattivante in un delizioso cel shading e personaggi sopra le righe davvero divertenti. Il primo Borderlands ottiene un ottimo successo di pubblico e critica diventando un piccolo classico della sua generazione, rilasciato su PlayStation 3, Xbox 360, PC e Mac. Il sequel non si fa attendere tanto, e Borderlands 2 arriva nel 2012, sulle stesse piattaforme, con l’aggiunta della versione Linux, consolidando la fama della saga. Prima del terzo episodio è il turno di Borderlands The Pre-Sequel, che viene rilasciato due anni sui medesimi sistemi, dopo confermando tutte le caratteristiche dei due titoli originali. Sempre nel 2014 è il turno di uno spin-off davvero intrigante, ovvero Tales from the Borderlands, una Avventura (Grafica) Narrativa realizzata dai veterani del genere, gli infaticabili Telltale GamesArriva infine nel 2019 Borderlands 3, stavolta sulla nuova generazione, PlayStation 4, Xbox One, PC e l’ormai defunta Google Stadia, con upgrade per le console attuali l’anno successivo. Proprio nel terzo episodio fa il debutto il nuovo scenario di Promethea, che si aggiunge al precedente Pianeta Pandora. Inaspettatamente ecco arrivare quest’anno un sequel di Tales, che però non si configura come un classico seguito, ma come un vero nuovo episodio, peraltro sviluppato internamente dalla stessa Gearbox Software, che si cimenta per la prima volta in un titolo prettamente narrativo, abbandonando le velleità da crossover tra sparatutto ed errepiggì, spesso dai temi estremi, con l’interessante ma blando New Tales from the Borderlands, il cui sito ufficiale trovate qui.

New Tales from the Borderlands

New Tales from the Borderlands, tutto nuovo sotto il sole del deserto

Il cambio di sviluppatore si percepisce fin dai primi minuti, e lo stile Gearbox prevale praticamente in ogni fronte, pur non distanziano troppo il nuovo titolo da Tales from the Borderlands. La direzione artistica di Telltale Games è inconfondibile, del resto, ed il ritorno del franchise nelle mani originali, ma con un repentino cambio di genere, appare quasi fuorviante. Personaggi ed ambientazioni sono del resto del tutto nuovi, ed il titolo ha il sapore di una antologia di racconti inedita, con similitudini, ma diversa, che proprio per questo potrebbe dividere i fan. Del resto, ammettiamolo, la curiosità di vedere come se la sarebbe cavata il team originale, creatore della saga, con un titolo di narrazione pura era davvero molto alta. Dal punto di vista stilistico New Tales from the Borderlands cerca di non discostarsi dal predecessore, per la gioia di chi ama il controverso ma affascinante macro genere dei Film Interattivi, lasciando al giocatore solo briciole di interazione blanda e finalizzata alla storia, che riveste il ruolo di protagonista dell’intera avventura, a volte rispondendo ad una domanda, altre con i famigerati QTE (Quick Time Events), che in molti considerano il “male assoluto”, ma che, come insegna bene il Maestro David Cage, sono innegabilmente il modo più adatto per il giocatore di calarsi in questo genere di titoli. Questi ultimi hanno un avviso di arrivo, comunque disattivabile, per prepararci ad essi. Tra scelte multiple e, soprattutto, narrazione di tipo episodico, ormai vero marchio di fabbrica del genere, che lo avvicina quasi ad una serie TV videoludica (o Telefilm, se siete dei nostalgici boomer), il gioco segue con sapienza e quasi con un velato manierismo, il solco tracciato dallo sviluppatore caposcuola Telltale. Il bello di New Tales from the Borderlands è però che tutti i capitoli che compongono la storia principale, esattamente lo stesso numero del predecessore, ovvero cinque, sono però stavolta distribuiti in una unica soluzione. La scelta migliore per chi ama giocare tutto d’un fiato l’intera storia, con una sorta di Binge Gaming, termine mutuato dal Binge Watching delle maratone televisive in stile Netflix. Ogni capitolo dei cinque è rigiocabile all’infinito una volta completato, con possibilità però di effettuare un sano back-up della run precedente, per vedere a cosa avrebbe portato una scelta diversa. Come vorremmo avere una simile possibilità nella vita reale, ammettiamolo. Il comparto narrativo parte esattamente dalla conclusione del terzo episodio principale di Borderlands, cosa che rende aver giocato l’intera saga altamente consigliato, quindi se ve la siete persa dovete assolutamente recuperarla. Il terzo episodio peraltro, come diciamo in questa pagina, è stato distribuito gratuitamente, per un periodo limitato, da Epic Games. Torniamo sul pianeta Promethea, dunque, che ormai è gestito da Atlas Corporation, dopo una forte competizione contro la nemica Maliwan. Il titolo è anche ricco di citazioni della serie principale. La caratterizzazione della capitale del pianeta, Meridian City, è davvero deliziosa e ricca di particolari, ed i personaggi immersi in essa, ognuno perso nel suo piccolo mondo quasi steampunk, risultano davvero interessanti. Una delle location del gioco è un divertente negozio di Frogurt, delizia locale del pianeta, gestito dall’iraconda Fran Miscowicz, con l’aiuto del bullo Octavio, fratellastro di Anuradha Dhar, personaggio molto importante nel titolo, che lavora proprio per la Atlas, e che formerà una squadra con i primi due nel momento in cui la società verrà attaccata da un ulteriore nemico, ovvero la Tediore Corporation. Non c’è un momento di pace nel movimentato pianeta Promethea, a quanto pare. Da questo incipit si sviluppa una trama interessante, ricca di pathos, introspezione psicologica e momenti di riflessione. Ben caratterizzati anche i personaggi secondari, tra cui spicca l’androide LOU13, ed alcuni cameo di personaggi classici della serie, che faranno la gioia dei fan. Grazie anche a loro non mancano i momenti ironici nella storia, che stemperano quelli più drammatici e d’azione.

New Tales from the Borderlands

Gameplay e realizzazione tecnica di New Tales from the Borderlands

Quello di New Tales from the Borderlands potrebbe essere definito come un gameplay ibrido, che pur partendo dagli stilemi introdotti da Telltale Games si espande e regala al giocatore maggiore libertà d’azione. Sia ben chiaro, la componente classica dell’Avventura Narrativa da Interactive Movie c’è sempre, con terribili QTE abbastanza invasivi, ma sono stati aggiunti da Gearbox degli intermezzi di azione diretta, più tradizionali, in cui si ha il completo controllo del personaggio, pur sempre in spazi ridotti rispetto al resto. Questi mini stage sono parecchio utili per trovare oggetti, denaro, anche tramite il furto libero a danno dei PNG, in stile Assassin’s Creed, poiché negli oggetti sono sempre contenuti soldi. Il capitale ottenuto può essere speso nei negozi del gioco, che vendono i “collectible” a tema Borderlands, detti Vaultlanders, ed anche vestiario ed accessori, anche assurdi e bizzarri, per abbellire i protagonisti. Una delle innovazioni più interessanti è quella dell’introduzione dei Mini Giochi, tra i quali spicca quello in cui far combattere le statuine comperate nei negozi tra loro, in stile picchiaduro alla Street Fighter. Queste fasi servono più che altro ad aumentare la varietà del titolo, ma costituiscono un piacevole diversivo. Per quanto riguarda il comparto tecnico, tutto realizzato grazie al motore grafico Unreal Engine 4, notiamo che lo stile non si distingue dalla tradizione della saga, con un cel shading aderente alla cosmesi della serie, molto ben disegnato e familiare per i fan. I modelli poligonali dei protagonisti sono ottimamente animati, un pelino meno curati quelli dei PNG, cosa però che si nota solo ad un esame ravvicinato e certosino. Ma del resto siamo in un gioco narrativo, e davvero la grafica è l’ultima cosa che guardiamo. Aderente al genere anche la longevità del titolo, che si ferma a circa dieci ore per la quest principale. Per il titolo è stato fatto un lavoro di motion capture e doppiaggio davvero notevole, che lo rende parecchio simile ad un film animato di qualità. Il comparto sonoro però non è uno dei punti forti del gioco, perché spesso risulta anonimo e poco coinvolgente, forse anche per lo spontaneo confronto con la colonna sonora del titolo Telltale, sicuramente più incisiva, la localizzazione, infine, offre solo dei sottotitoli in italiano ben tradotti. Il livello di sfida è molto basso, anche se le ramificazioni dei bivi narrativi suppliscono al resto, mantenendo alto l’interesse. Un buon titolo, in definitiva, anche se non privo di difetti che piacerà molto a chi, dopo aver giocato tutta la saga, vuole ancora ritornare negli scenari di Borderlands, ma che non aggiunge nulla di nuovo ed è comunque inferiore alla precedente avventura dei maestri del genere.

Piattaforme: PlayStation 5, PlayStation 4, Nintendo Switch, Xbox One, Xbox Series X|S, Microsoft Windows

Sviluppatore: Gearbox Software

Publisher: Take Two Interactive

New Tales from the Borderlands è esattamente quello che anticipa il suo titolo, una nuova Avventura Narrativa ambientata nell’eccezionale universo di Borderlands, che purtroppo soffre molto il confronto con la precedente opera realizzata da Telltale Games. Al timone stavolta troviamo infatti lo sviluppatore originale della saga, Gearbox Software, che ha deciso di realizzare in proprio questo pur pregevole Film Interattivo. I nuovi personaggi sono ben scritti, ma purtroppo il titolo appare sottotono rispetto al suo illustre predecessore. Nelle dieci ore circa di durata dei suoi cinque capitoli, però, sarà in grado di regalare diverse emozioni ai fan storici della saga. 

VOTO: 7

Super Fabio Bros, al secolo Fabio D'Anna (ma non diteglielo: ancora soffre perché Facebook lo ha costretto a usare il suo vero nome), è un collezionista leggendario di videogiochi nonché super esperto di retrogaming. Ha organizzato due edizioni della mostra ARCHEOLUDICA ed è Responsabile della Collezione al museo VIGAMUS, ha collaborato con i portali specializzati Games Collection e Retrogaming History. Adora Super Mario, Pac-Man e le sue adorabili cagnoline. L'obiettivo finale della sua vita è possedere tutti e 2047 i modelli di PONG esistenti. Attualmente è a quota 69.... quindi augurategli lunga vita e prosperità.