Sviluppato da TaleWorlds Entertainment, Mount and Blade 2 Bannerlord è la terza produzione del franchise dedicato all’omonimo videogioco pubblicato originariamente nel 2008 su PC. Ispirandosi ai conflitti in Europa, al Medioevo, alle Crociate e alla nascita dell’impero bizantino, il team turco, giunto alla ribalta con Mount and Blade: Warband, segue così un contesto differente e ambientato cento anni prima degli eventi del secondo capitolo del franchise, pubblicato nel 2010. Le guerre, che ormai infestano ogni angolo di Calradia, stanno minando le fondamenta stesse dei vari reami e dell’Impero Settentrionale, che confina a nord con i Battanici e a sud con l’Impero Meridionale, un tempo unito sotto un unico stendardo. Il contesto, dunque, ricrea uno scenario geopolitico estremamente delicato: se da una parte i banditi infestano le foreste, colpendo i mandriani o i contadini, dall’altra i reami in guerra si annientano a vicenda, prediligendo il fuoco e il sangue tipico dei Targaryen. La spietatezza, che nel mondo di Mount and Blade trasuda sangue e il profumo di carne bruciata, coinvolge il popolo e, in secondo luogo, anche chi è più miserevole e in cerca di gloria e ricchezze.
Mount and Blade 2 Bannerlord: Scrivere la propria storia
Da bravi sostenitori degli Stark, abbiamo scelto i Battanici, un popolo che si trova nell’estremo nord di Calradia. Il nostro personaggio, un guerriero forte e indomito, risponde al nome di Ragnar Ragnarsson (sì, proprio quello di Vikings), che si ritrova a dover ristabilire l’onore della sua famiglia e del suo casato. Battagliando da una parte all’altra dei reami di Calradia, Ragnar si mette al soldo del miglior offerente, aiutando signori e nobili nella lotta contro i banditi. Se nei precedenti capitoli era necessario curare la propria reputazione ma la meccanica non veniva approfondita a dovere, in Mount and Blade 2 Bannerlord le cose diventano ancora più serie, perché ogni azione positiva o negativa può avere delle conseguenze irreversibili, sia positive che negative.
Scrivere la propria storia, insomma, diventa più interessante specialmente grazie agli eventi casuali, alcuni davvero complessi da gestire, e tutto è impostato perché il giocatore venga totalmente incalzato dagli eventi. Diventa obbligatorio, quindi, cercare ogni modo per vincere e conquistare, alle volte non rischiando nulla, e in certe occasioni prendendosi rischi capaci di mettere in seria difficoltà il regolare andazzo della nostra conquista. Conquista che, ovviamente, passa sotto diverse altre luci, una delle quali concentrata nello proprio sulle scelte da compiere. Meglio essere preparati ad affrontare nemici casuali, ma il vero nemico di qualunque esercito è l’assenza di rifornimenti e di uomini. Senza di essi, infatti, non si può andare avanti. In Mount and Blade 2: Bannerlord, tuttavia, si può scegliere chi essere anche seguendo un altro tipo d’approccio, sensibilizzandosi magari agli affari, vendendo lana, carne, grano e rispondendo alle richieste d’aiuto dei vari villaggi. Scegliere chi essere, cosa fare e come gestire il proprio futuro, diventa ancora più interessante quando si tratta di interfacciarsi con i sovrani. Alcuni di loro avranno necessità di cavalli, indumenti e di aiuti militari. Superato il grado uno, che consentirà di avere già un buon numero di guerrieri, si potrà rafforzare il proprio clan, dando dei ruoli specifici ai membri che troveremo all’interno delle taverne, in attesa di essere arruolati.
L’aspetto ruolistico, infatti, è curato in ogni minimo particolare, nonostante le interfacce potrebbero confondere i più esigenti. Il nostro personaggio, che potremo delineare a nostro piacimento, potrà essere scaltro, crudele, gentile e accondiscendente, e potrà essere leale ma anche predisposto al tradimento, un’arma da usare in situazioni delicate. Tutto è implementato perché sia verosimile e renda perfetta l’idea di un contesto assolutamente unico nel suo genere, specie nella disperazione e nella guerra, che è alla base di qualunque scontro, anche il più miserevole. In alternativa alla lotta spietata, c’è la possibilità di usare la diplomazia, o stare addirittura lontani dagli scontri che potrebbero coinvolgerci. Insomma, possiamo essere chi vogliamo: mercanti, cavalieri, mercenari e anche banditi.
Essere dei criminali, però, potrebbe inimicarci con alcuni dignitari, ed è il percorso sicuramente più rischioso tra quelli che potremmo ritrovarci a vivere, poiché ci proietterebbe in una situazione scomoda. Braccati e minacciati, saremo costretti a fuggire costantemente dalle spade dei nemici. Quando parliamo di scrivere una storia, in questo caso la nostra, ci riferiamo nello specifico ad alcune situazioni delicate che potrebbero accadere sul lungo corso. Alcune sono belle, ma altrettante brutte: il nostro compito, infatti, è quello di pensare alle nostre tasche, prima che al benestare altrui. Un esercito alleato è in difficoltà ma numericamente inferiore rispetto a quello avversario? E allora perché prenderci rischi inutili, ritrovandoci poi alla mercé di un nemico che potrebbe farci prigionieri? E ancora, come mai rischiare il collo in una situazione che, oltre a essere drammatica e brutale, ci potrebbe far perdere danari e tutto quello che abbiamo raccolto nel nostro faticoso viaggio soprattutto in momenti sul filo del rasoio? In Mount and Blade 2 Bannerlord ogni mossa deve essere pensata accuratamente, prima che la fine sopraggiunga in un modo del tutto casuale.
In Mount and Blade 2 Bannerlord la guerra non cambia mai
Come accennavamo prima, Mount and Blade 2: Bannerlord è un gioco di ruolo tridimensionale con elementi sandbox, alcuni dei quali abbiamo già discusso nel paragrafo sopracitato. C’è la possibilità di giocarlo anche in prima persona, in maniera tale da avere la possibilità di interfacciarsi con gli scontri in modo coinvolgente. Iniziamo armati di spada, scudo e un cavallo, ma dipende sempre quali sono le caratteristiche scelte nella schedula dedicata alla creazione del personaggio, molto intuitiva ma non del tutto particolareggiata. Se paragonate ad altre interfacce, è infatti inferiore, e non molto ai passi con i tempi. Di sicuro, è migliore rispetto al passato, ma la resa di design di un qualunque personaggio è purtroppo inferiore alle aspettative anche in questo caso, con un editor estremamente piatto e poco soddisfacente.
Al netto di questo, però, è sull’aspetto da gioco di ruolo che il terzo capitolo del franchise riesce a sorprendere e a offrire una mole di contenuti da far invidia ai videogiochi più blasonati. In tal senso, Mount and Blade 2 Bannerlord si colloca tra quelle produzioni che potrebbero creare letteralmente dipendenza e costringervi a non giocare altro. Capita, d’altronde, è innegabile quando i temi medievali, le lotte per il potere e ogni caratteristica viene ben amalgamata in una struttura ludica sopraffina e ben delineata. Nonostante non cambi poi molto dal passato, Mount and Blade 2: Bannerlord segue quindi l’esempio del passato, non proponendo qualcosa di unico o mai visto ma un buon collante tra le parti strategiche e più combattive. In tal senso, il giocatore potrà muovere il proprio personaggio nella imponente mappa di gioco, che è completamente esplorabile, nonché capace di offrire diversi biomi. A nord c’è il grande gelo, mentre a sud terre verdi e coltivabili, governate da uomini abituati alle lunghe estati che ai rigori dell’inverno.
Ogni confine è delineato da vari colori, con ciascun reame, impero o sultanato caratterizzato da rimandi che potrebbero infatti ricordare la storia d’Europa e del Medio Oriente durante le Crociate. Un altro aspetto della produzione, molto più rilevante rispetto alle tante altre, è infatti il combattimento. Quanti di voi conoscono Total War, il celeberrimo videogioco strategico reso grande proprio grazie alle sue innumerevoli possibilità? Ecco, immaginatelo più istantaneo e con la possibilità di esplorare prima di distruggere i luoghi che vi interessano, o magari non farlo, se state cercando rifornimenti e reclute da aggiungere al vostro esercito. Nel corso dell’esperienza, infatti, ho speso tante ore di gioco a rinforzare i miei ranghi, raggiungendo le città, luoghi in cui è possibile includere i compagni, utili durante le missioni secondarie che si possono sbloccare nell’esplorazione. Possono essere utilizzati, per esempio, durante le missioni per raccogliere denaro da spendere per rinforzare le proprie carovane, un introito utilissimo.
Le battaglie, tuttavia, sono la parte più interessante della struttura di gioco. Al loro interno, infatti, possiamo posizionare le truppe a nostro piacimento, dando loro una strategia. E sì, c’è anche la possibilità di usare il muro di scudi, utilissimo per contenere le unità nemiche superiori alle nostre. Il sistema di combattimento, che non cambia poi molto dal passato, è fatto di un unico attacco che può infliggere ingenti danni, se gli attributi vengono soddisfatto attraverso l’utilizzo di una spada a due mani o un martello da guerra. I talenti, infatti, accrescono man mano che si avanza. Il sistema di combattimento, divertente e appagante, è quanto di più semplice possa esserci, perché la strategia delle battaglie si focalizza maggiormente sul posizionamento delle truppe. Riuscendo ad amalgamare più anime in una singola struttura ludica, Mount and Blade 2: Bannerlord arriva all’obiettivo senza troppe complicazioni, divertendo, appagando e facendo sentire il giocatore sempre più felice dei traguardi raggiunti nel corso dell’esperienza. Anche nella modalità multiplayer riesce a divertire a intrattenere, nonostante sia un’aggiunta che avrebbe meritato maggiore cura.
Alla prova su console
Mount and Blade 2 Bannerlord, arrivando da PC, è difatti un porting rimodulato e sistemato per un’esperienza console alla portata di chiunque in modo intelligente. È semplificato, reso più istantaneo e di facile approccio, eppure non molto fluido quando si aprono le varie interfacce, costringendo il giocatore a muovere una freccetta da una parte all’altra per cercare di esaminare qualunque elemento gli capiti sott’occhio. La fluidità, ottima su console, riesce a mantenere i sessanta fotogrammi al secondo e, a parte qualche compenetrazione inevitabile, non ci sono stati problemi degni di nota. Pad alla mano, risulta comodo e non si sono presentate problematiche di input lag, come è accaduto in passato con altri porting. La grafica, tuttavia datata e indietro rispetto ad altri videogiochi blasonati, è la parte meno convincente della produzione. Per rendere l’esperienza ancora più coinvolgente, è il momento che il team di sviluppo turco provi quell’ammodernamento grafico chiesto a gran voce dalla sua community, cominciando a osare qualcosa di più.
Piattaforme: Xbox Series X/S, PS5, Xbox One, PS4 e PC
Sviluppatore: TaleWorlds Entertainment
Publisher: Plaion/Prime Metter
Mount and Blade 2 Bannerlord è la degna prosecuzione di un percorso iniziato ormai quindici anni fa da parte di TaleWorlds Entertainment, che si ritrova a stupire e a definire al meglio la propria opera proponendo una mole di contenuti che aggiungono alla produzione ore e ore di divertimento. In tal senso, il videogioco del team turco ha una longevità pressoché infinità, e questa potrebbe essere una buona notizia per chiunque sia appassionato di videogiochi di questo genere. Inoltre, è la rimostranza che serve ancora oggi per non sottovalutare un nome simile. Il porting, svolto in maniera azzeccata, è infatti buono ma la resa tecnica, flagellata da qualche inciampo dovuto dalle compenetrazioni e da bug che comunque non minano la godibilità dell’esperienza, è ancora da rivedere. Serve, insomma, una grafica più ammodernata e al passo con i tempi.