Il fascino e la potenza ludica di Elden Ring hanno saputo catturare il cuore di tutti i videogiocatori, e non soltanto. Premiato come GOTY, ossia il gioco dell’anno agli utilissimi TGA (noi di GamesVillage l’abbiamo premiato con la medaglia d’argento!), il nuovo pargolo di FromSoftware, distribuito nel nostro bel Paese da Bandai Namco, si è rivelato un prodotto per certi versi sensazionale e speciale. Miyazaki e il suo team hanno saputo ampliare, ritoccare e arricchire una formula ludica già di per sé incredibilmente sfaccettata ed appagante, dalle cui basi è nata quella che senza troppi giri di parole, e praticamente all’unanimità, è considerata come l’opera della maturità definitiva del team nipponico. Portando avanti con fierezza le fondamenta di colossi come Dark Souls, Blooodborne e Sekiro, Elden Ring ha saputo stregare la platea grazie alle sue abilità da “Matrioska” dei soulslike, risultando una gigantesca giostra da cui è difficile scendere. Per tal motivo, quando è stato annunciato il primo DLC gratuito dedicato al gioco, Colosseum, seppur “limitato” alla sola introduzione delle Arene per il PvP, la nostra mente è subito tornata indietro nel tempo, al giorno in cui abbiamo lasciato l’Interregno dopo 278 ore di gioco e un trofeo di Platino meritatamente conquistato e sudatissimo. Dopo aver passato qualche giorno in compagnia dei Senzaluce da ogni parte del mondo, siamo pronti a darvi il nostro giudizio definitivo sulle prime novità riguardanti il “gioco dell’anno” per quanto comunque possiamo anticiparvi subito che non si tratta, al momento, di niente di clamoroso.
Elden Ring: le porte del Colosseo (o dei Colossei) sono aperte!
L’update 1.08 di Elden Ring introduce, come già detto in apertura, sulla falsariga di Dark Souls 3, alcune zone pensate appositamente per il PvP, denominate Arena. Le Arene sparse per l’Interregno sono ben tre e mentre due di esse posseggono caratteristiche “uniche”, la terza, quella sita a Caelid, permette di accedere a tutte le tipologie di scontri disponibili nelle altre due. Oltre a quella di Caelid, troviamo l’Arena Reale, quella di Lyndell, e quella di Limgrave, quella che, dal nostro punto di vista, ci sentiamo di consigliare ai giocatori meno esperti di PvP o comunque meno avvezzi con il mondo competitivo delle produzioni di FromSoftware in generale. L’Arena Reale, infatti, mette a disposizione dei giocatori la modalità Duello, in cui misurarsi con giocatori provenienti da ogni parte del mondo in spietati scontri uno contro uno, mentre l’Arena di Limgrave permette di scegliere tra la modalità Ordeal (tutti contro tutti) e i match a squadre (United combat), due tipologie di scontri molto diversi tra loro ma comunque pensati per ospitare sessioni di gioco più ricche di utenti. Come dicevamo poc’anzi, queste due arene sono complessivamente facili da trovare, per quanto dobbiamo ammettere che quella di Lyndell ci ha dato qualche noia di troppo nella sua ricerca, mentre non avevamo alcun dubbio sulla location di quella di Caelid, quella che delle tre arene è sicuramente la più semplice da trovare e sicuramente la più interessante, anche grazie alle sue possibilità ludiche maggiori. Oltre a fare da “fusione” alle altre due arene, infatti, il Colosseo di Caelid permette di utilizzare negli scontri anche le Ceneri, compresa la Lacrima Riflessa, considerata da tutti la più potente tra tutte. Vogliamo però anticiparvi l’esito di quanto detto: no, gli scontri non sono resi più semplici dalle Ceneri in questione, anche perché per una questione di tempistiche negli scambi di colpi tra i giocatori c’è veramente poco tempo per poter sfruttare appieno il loro potere.
Il Fight Club secondo FromSoftware
Per poter esprimere in maniera concisa il nostro pensiero sul DLC PvP di Elden Ring, la prima parola che ci viene in mente è una sola: confusione. Un po’ come in passato, le Arene PvP di Elden Ring sono spazi relativamente piccoli su cui scontrarsi e non nascondiamo che, a causa anche di un netcode non esattamente al top, soprattutto per quel che riguarda la stabilità dei server e un ritardo a tratti agghiacciante nel feedback e nella responsività dei colpi inflitti e subiti, ci siamo trovati spesso in forte difficoltà durante i match. D’accordo, lo ammettiamo prima di subito, chi vi scrive non ha quasi per niente dimestichezza con la vena PvP dei titoli di FromSoftware, ma è evidente anche a un occhio più addestrato che la gestione delle Arene PvP di Elden Ring, almeno al momento, è decisamente poco chiara. Al di là dei concetti di natura tecnica di cui vi abbiamo accennato, a risultare poco a fuoco sono anche le scelte di game design che ruotano intorno agli scontri, a cominciare sia dalla scelta di farli svolgere in spazi sin troppo ristretti sia da quella di non rendere più chiara la composizione delle squadre durante i match di United Combat. A tal proposito, ci siamo ritrovati spesso nella condizione di non riuscire a capire dove fosse il nostro alleato e di ritrovarci, di conseguenza, imbrigliati sotto i colpi di tutti i nemici, che ci hanno sterminato in pochi secondi. Per i motivi sopracitati, la modalità Ordalia appare leggermente più “vivibile”, ma considerando i problemi di lag e di poca responsività dei colpi che vi abbiamo detto prima, rimangono tante incertezze anche in questa versione degli scontri.
Le scelte di game design relative alle Arene che non abbiamo molto digerito non si fermano qui. Per farvi un altro esempio, non abbiamo compreso la scelta di rendere le sfide “inutili” in termini pratici, e lo diciamo dal punto di vista di chi avrebbe solo da perdere e poco da guadagnare. Ci vogliamo spiegare meglio: quello che accade nelle Arene, per dirlo in stile Fight Club, rimane nell’Arena, nel senso letterale della parola. Per intenderci, completare gli scontri non porta nelle tasche del giocatore alcuna ricompensa, né in termini di rune né in termini di oggetti, materiali ed equipaggiamenti, cosa che chiaramente rende il senso stesso degli scontri decisamente meno entusiasmante, soprattutto sul lunghissimo periodo e, per dirla in termini pratici, una volta passato l’entusiasmo iniziale. Lo ribadiamo: una gestione “meritocratica” dei premi avrebbe pesantemente penalizzato chi come il sottoscritto non è esattamente il top del top in quest’ambito, ma avrebbe comunque dato maggior senso a un contenuto sì molto “figo” ed entusiasmante per gli appassionati del PvP, ma che allo stesso tempo risulta fin troppo “slegato” dal gioco e non riesce a trasmettere quella doverosa sensazione di continuità, figlia anche delle tante ore passate a creare una o l’altra build.
Combattimento per tutti, ma non per tutti
Proprio a proposito di build, non possiamo non ignorare i problemi di bilanciamento che abbiamo, purtroppo, appurato durante le nostre sessioni di gioco. Durante i match, infatti, abbiamo notato un eccessivo sbilanciamento di alcune classi, anche legando il discorso a quanto detto a proposito del netcode, che gioca un ruolo fondamentale, specialmente nell’utilizzo delle classi melee. Dando per assunto quanto detto, è fin troppo evidente quanto le classi a distanza, dunque in particolare modo i maghi, siano avvantaggiate in quasi tutte le tipologie di scontri, specialmente quelle che utilizzano attacchi ricercanti e AOE. In particolar modo quelli menzionati per primi ci hanno dato un fastidio incredibile in quasi tutte le situazioni, anche perché il nostro personaggio, fondamentalmente melee, non riusciva praticamente mai a difendersi da essi o a evitarli del tutto. E, proprio ritornando al discorso delle build, non ci saremmo mai aspettati la grande inadeguatezza di alcune classi, specialmente quelle basate sul sanguinamento (tipo la nostra) che si sono rivelate veramente molto scarse, soprattutto per i problemi di lag che incidono sulla corretta gestione dei colpi inflitti e sulla loro importanza pratica nell’infliggere status alterati e danni extra vari. Questo aspetto si avverte fortemente in tutte le modalità di gioco PvP, ma chiaramente lo si avverte di più nei Duelli, in cui, a dirla tutta, se beccate un mago contro, a meno che non sia quello di un player come il sottoscritto, avete ben poche speranze. Sia chiaro, tutti questi aspetti, probabilmente, sono ingigantiti dal nostro non essere particolarmente bravi con il PvP, ma alcune delle dinamiche più problematiche elencate sono fin troppo evidenti per poterle ignorare.
Piattaforme: PS5, PS4, Xbox Series X/S, Xbox One, PC
Sviluppatore: FromSoftware
Publisher: Bandai Namco
Data D’uscita:
Le Arene sono sicuramente un’aggiunta importante per Elden Ring, su questo non ci sono dubbi, ma troviamo la loro concezione non esattamente al passo con la maestosa gestione del gioco “base”. L’accenno di componente multigiocatore messo su da FromSoftware vive di troppi singhiozzi, sia in termini di concezione sia in termini di bilanciamento, e ci sentiamo di affermare che, al momento, ci sono ben pochi motivi per spingere, specialmente i meno pratici, ad affollare i server di gioco. Certo, i più abili si divertiranno comunque, ma al momento ci sentiamo di rimandare l’offerta multiplayer del gioco, con la speranza e la sicurezza che i prossimi update potranno dare qualche motivo in più per tornare nell’Interregno con il sorriso sulle labbra e una canzone (scusate la citazione) nel cuore.