Octopath Traveler 2 Recensione: otto avventure di giorno e di notte

Octopath Traveler 2 city exploration

Il mondo dei JRPG si è evoluto in maniera radicale fino ad oggi, mantenendo dei tratti caratteristici che fanno ancora gola a milioni di appassionati. L’offerta si è ampliata a dismisura e ogni produzione in tal senso cerca di aggiungere alla formula classica del genere delle caratteristiche, stilistiche e/o di gameplay, che possano ingolosire una platea sempre più grande. Il 2018 fu l’anno in cui Square Enix, una delle più grandi aziende promotrici di videogiochi di ruolo, decide di scommettere su Octopath Traveler, un singolare titolo dove classico e moderno si fondono in un’opera che non può fare a meno di attirare l’attenzione per il suo peculiare stile grafico HD-2D. Una sorpresa non di poco conto, che ha portato la nuova proprietà intellettuale ad un successo inaspettato, tanto da spingere il publisher nipponico alla pubblicazione di un sequel, Octopath Traveler 2, in arrivo sulle piattaforme PlayStation, PC e Nintendo Switch.

Oltre al particolare aspetto grafico, la produzione si distingue per la volontà di voler raccontare otto storie distinte di otto personaggi che finiranno per formare una squadra al fine di risolvere le proprie vicende personali, in un sistema ruolistico che parte dalle basi del genere e si arricchisce di alcune meccaniche interessanti e di assoluto valore ludico. Dopo avervi raccontato le primissime ore del titolo sviluppato da Acquire e Square Enix nel nostro provato, abbiamo passato del tempo a Solistia in compagnia dei nuovi otto viaggiatori, e siamo pronti per parlarvi integralmente del gioco nella nostra recensione dedicata.

Octopath Traveler 2 overworld

Octopath Traveler 2: otto storie e un unico destino

Octopath Traveler 2 ripropone la medesima struttura del predecessore, in cui veniamo messi davanti a otto personaggi con storie uniche tra cui scegliere per iniziare l’avventura. La scelta sarà appunto solo iniziale, poiché saremo chiamati a conoscere tutto il nuovo cast ideato per l’occasione, attraverso un viaggio tra località in cui vivremo tutte le nuove storie in una struttura a capitoli che va di pari passo con la crescita ludica del party. Le nuove storyline proposte, seppur molto impostate e con alcuni risvolti telefonati, ci hanno davvero colpito per qualità della messa in scena e dialoghi, con racconti semplici ma di impatto capaci di suscitare curiosità e generare empatia.

Il difetto più grande del predecessore era la mancanza di un’intersezione tra le varie storie raccontate, che rendeva l’aggregazione dei personaggi forzata e poco credibile. La risposta di Square Enix a questa criticità sono i Crossed Paths, ovvero racconti peculiari che coinvolgono intimamente più viaggiatori, e seppur non rappresentino la soluzione corale che pensavamo per un sequel e che avrebbe potuto dare un taglio netto al passato, siamo di fronte ad un passo in avanti che arricchisce il legame tra alcuni componenti del party e lo storytelling. Vi sono in aggiunta delle timide interazioni occasionali tra gli interpreti durante l’avventura, ad esempio durante le battaglie, che rendono più credibile l’affiatamento di gruppo.

octopath traveler 2 night

Il mondo di Solistia si presenta bello da esplorare e variegato per quanto riguarda i biomi, e per questa seconda iterazione, gli sviluppatori hanno deciso di introdurre un ciclo giorno/notte attivabile a piacimento con la pressione di un tasto che altera le possibilità e gli elementi in gioco. Ogni avventuriero, come nel primo Octopath Traveler, disponeva di un’azione di viaggio da esercitare nell’overworld di gioco, mentre qui i nostri interpreti ne posseggono ben due ciascuno: una di giorno e una di notte. Risulta importante, dunque, esplorare il mondo in entrambe le versioni e sperimentare le abilità di ogni interprete, tenendo a mente che la posizione e la disponibilità di alcuni NPC cambia tra giorno e notte, e quindi l’accessibilità a dialoghi e missioni secondarie, così come cambiano i nemici che è possibile incontrare casualmente fuori dai centri abitati, dove di notte risultano più potenti e capaci di fornire esperienza aggiuntiva. Per non perdersi nessun contenuto è imperativo ritornare in alcune zone con un party differenziato per sfruttare le abilità di viaggio che non erano disponibili alle prime visite.

Dal punto di vista del puro gameplay, torna il combattimento a turni del primo gioco in tutte le sue componenti peculiari, tra la meccanica di Dominio e quella di Potenza, dove la prima permette di stordire un nemico se incontrate le sue debolezze e la seconda garantisce in maniera cumulabile un apporto di danni aggiuntivi e numero di colpi, se disponibili dei punti potenza. È un sistema estremamente strategico che rispecchia delle battaglie ostiche, le quali richiedono pianificazione e preparazione adeguate. In questo senso torna il sistema di crescita attraverso i livelli che garantiscono punti da spendere per acquisire nuove abilità e passive di supporto per ampliare un repertorio che si presenta davvero vasto per un gioco di ruolo, il quale vede anche il ritorno dei job secondari da integrare a quelli primari di ogni personaggio per creare delle ibridazioni funzionali in combattimento.

Octopath Traveler 2 combat

In aggiunta a quanto visto nel capitolo precedente, vengono introdotti i Poteri Latenti, ovvero abilità uniche e speciali di ogni personaggio estremamente impattanti che possono ribaltare situazioni disperate in diversi modi. Queste particolari mosse possono essere caricate compiendo azioni in combattimento e fanno leva sulle caratteristiche distinte degli otto personaggi, che vengono espresse normalmente attraverso tecniche e abilità legate al proprio background.

Insomma, dal punto di vista ludico, siamo davanti ad un’evoluzione del primo gioco, da cui viene ripreso integralmente il sistema e la struttura, con delle migliorie e integrazioni apprezzate che apportano valore all’IP. Octopath Traveler 2 riparte da un titolo già di per sé molto solido, anche se non risulta sempre bilanciato a dovere, e che dal punto di vista delle scelte narrative non osa granché, mantenendosi in linea con il predecessore, e come tale, è possibile aspettarsi molte ore di contenuti, tra progressione principale, incarichi secondari e post game.

Il potere dei pixel in alta definizione

Dal punto di vista tecnico, Octopath Traveler 2 si presenta in gran forma, migliorando il comparto del predecessore che già cinque anni fa aveva provato il suo valore. L’impianto grafico HD-2D, che qui viene ulteriormente rifinito, è semplicemente un piacere per gli occhi, fondendo i classici pixel al 3D per un connubio irresistibile. Vengono migliorati anche gli effetti particellari, che godono di un sistema di illuminazione dannatamente convincente, il quale riesce a generare delle vere feste visive e spettacoli pirotecnici degni di nota. Tutto ciò è avvalorato da una direzione artistica di pregio che riesce a far risaltare ogni momento dell’avventura senza mai calare di qualità.

Octopath Traveler 2 village

La nostra prova è stata svolta su PS5, versione del gioco che garantisce caricamenti praticamente azzerati e una fluidità importante della scena, che può vantare di ambientazioni variegate ed espirate, tra villaggi rurali e città industriali. Durante gli spostamenti non sono rari alcuni episodi di stuttering lieve, che non abbiamo dubbi possano trovare una risoluzione attraverso un aggiornamento a ridosso della release.

Se l’esperienza visiva di Octopath Traveler 2 può dirsi unica, la dose viene rincarata da quella sonora, con delle tracce musicali a sostegno dell’avventura semplicemente sublimi, sulla falsariga del primo capitolo. I doppiaggi in inglese e giapponese funzionano molto bene, anche se è presente una certa discordanza tra ciò che viene detto e lo scritto dei dialoghi, adattati comunque in un buon italiano che non presenta errori, e si lascia anche a qualche incursione dialettale per la caratterizzazione di alcuni luoghi.

Piattaforme: PS5, PS4, PC, Switch

Sviluppatore: Acquire, Square Enix

Publisher: Square Enix

Octopath Traveler 2 è un più che degno sequel del primo gioco approdato in origine su Nintendo Switch, dal quale non vuole discostarsi in alcun modo, bensì aggiunge elementi alla formula e migliora dove possibile una struttura già solida. Le compassate interazioni tra i comprimari implementate al fine di arricchire il legame del party per dargli una certa credibilità sono una gradita aggiunta, e non nascondono qualche stereotipo alla base delle storie dei personaggi coinvolti, che comunque riescono a difendersi più che degnamente nel complesso della narrativa convergente, necessaria per far brillare le componenti più riuscite del titolo di Square Enix. Il comparto grafico, ludico, e sonoro rappresentano ancora una volta i pilastri di un JRPG imponente, ancora più bello e avvincente, che qualsiasi appassionato dovrebbe provare almeno una volta, soprattutto se rimasti stregati dal primo capitolo.

VOTO: 8.5

Mirko è un appassionato di videogiochi sin dalla tenera età di 3 anni. Ama alla follia i platform 3D e i GDR, ma è un giocatore a tutto tondo. Grazie a una PlayStation e a un Mega Drive, il mondo per lui si è fatto dinamico fin da subito grazie a un irriverente marsupiale arancione e a un velocissimo porcospino blu. Cresciuto credendo che il cuore sia la propria chiave guida, ritiene che il videogioco sia la quintessenza dell’intrattenimento e materia dall’alto potenziale costruttivo.