Un tempo gli uffici di Google erano noti ai non addetti ai lavori come un luogo magico e stravagante, pieno di scivoli giganti, massaggiatrici 24 ore su 24, 7 giorni su 7, una vasta scelta di cibo gratuito e un servizio di lavanderia in omaggio. Oggi, nella nuova era di riduzione dei costi di Google, alcuni dipendenti non hanno nemmeno la propria scrivania.
Jennifer Elias della CNBC ha ottenuto un documento interno della divisione “Cloud” di Google che dichiara: “La maggior parte dei Googler condividerà ora una scrivania con un altro Googler“. La mossa fa apparentemente parte di una misura di riduzione dei costi che consentirà a Google di “continuare a investire nella crescita di Cloud” e comporterà lo sgombero di alcuni edifici. La CNBC afferma che la nuova politica si applicherà alle principali sedi statunitensi di Google Cloud, a Kirkland, Washington, New York City, San Francisco, Seattle e Sunnyvale, California.
Invece dell’immagine umoristica dei dipendenti di Google seduti spalla a spalla e che litigano per lo spazio sulla scrivania, ci si aspetta che alternino l’uso della scrivania da un giorno all’altro. Dopo la pandemia e la tendenza del lavoro da casa, Google vuole che i dipendenti si rechino in ufficio due volte alla settimana secondo una politica di “lavoro ibrido”. Per questo motivo dovranno collaborare con un compagno di scrivania e stabilire le regole per la condivisione. Nel documento di Google si legge che se non si rispettano gli orari si rischia di rimanere senza scrivania; in tal caso, si dovrà lavorare in uno “spazio di lavoro in eccesso”.
I team leader devono “stabilire norme con i loro team sulla condivisione delle scrivanie, assicurandosi che le coppie di Googler abbiano conversazioni su come decorare o meno lo spazio, conservare gli oggetti personali e le aspettative di ordine“. Google ha anche aumentato i limiti all’uso delle sale conferenze.
Probabilmente ci vorrà un po’ di tempo per capire come funzionerà la condivisione della scrivania con oggetti importanti come il computer. Una bizzarra riga del rapporto della CNBC recita: “Le FAQ di Google affermano che i dipendenti con postazioni di lavoro per computer non avranno più tali postazioni direttamente sotto le loro scrivanie, ma dovranno cercare la loro posizione in un database o inviare un ticket per la risoluzione dei problemi“. Google vuole abbandonare le postazioni di lavoro dedicate e ha uno strumento di desktop virtuale per thin client, chiamato “CloudTop“, che vorrebbe far passare ai dipendenti.
Secondo il rapporto, all’interno di Google i dipendenti hanno criticato l’azienda per aver soffocato l’annuncio in un “linguaggio da corporazioni”. Google ha definito il piano di condivisione delle scrivanie “Cloud Office Evolution”, affermando che combinerà “il meglio della collaborazione pre-pandemia con la flessibilità” e che “in definitiva porterà a un uso più efficiente del nostro spazio”. I team saranno organizzati in “quartieri” di 200-300 dipendenti, con un “vicepresidente o direttore” per ogni quartiere che avrà la responsabilità di assicurarsi che tutti condividano equamente le risorse dell’ufficio. Nel post pubblicato sul forum interno “Memegen” dell’azienda si legge:
“Non tutte le misure di riduzione dei costi devono essere manipolate con parole che suonino bene per i dipendenti. Un semplice ‘Stiamo tagliando gli uffici per ridurre i costi’ farebbe sembrare la leadership più credibile“
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