I giochi di ruolo e da tavolo, di recente, stanno tornando in voga sempre di più tra le nuove generazioni. Il merito è certamente dei film e delle serie TV ispirate agli anni 80′, che negli ultimi anni hanno spopolato su Netflix e sulle altre piattaforme streaming. Un valido esempio è Stranger Things, grazie al quale Dungeons & Dragons ha ottenuto grande popolarità, affermata dalla recente uscita nelle sale italiane dell’omonimo film (Dungeons & Dragons: l’onore dei ladri). Sembra che per le case di sviluppo di videogiochi sia arrivato il momento di saltare sull’onda di questa nuova moda e tentare di avere successo, creando titoli ispirati ai giochi di ruolo e di carte: è esattamente ciò che decide di fare D20Studios con Abalon, un nuovo indie roguelike pubblicato da WhisperGames, che si ispira a Dungeons & Dragons e Magic The Gathering, per fondere al suo interno combattimenti tattici a turni su griglia, con strategie basate sulle carte e sulla creazione di un deck personalizzato. Bando alle chiacchiere, è il momento di immergersi i questo mondo fantasy pieno di scoiattoli e creature peculiari, per scoprire cosa ha da offrire ai giocatori: ecco a voi la nostra recensione di Abalon.
Abalon: un rogue-like dai comandi intuitivi…
Una volta avviato Abalon, e selezionata la voce “new game” nella schermata iniziale, vi troverete davanti tre possibili modalità di gioco: il tutorial di introduzione, la modalità Battle, che permette di scegliere un party di tre personaggi e un deck di carte a loro dedicato per affrontare una battaglia, e la modalità Adventure, dove potrete esplorare diversi biomi e combattere mostri e boss sempre differenti, proseguendo e migliorando il vostro mazzo e il gruppo con carte e personaggi che troverete all’interno della mappa. I comandi di gioco sono davvero semplici e intuitivi, alla portata di tutti. Abalon è un punta e clicca, quindi basterà selezionare un punto sulla porzione di mappa visibile per spostare il proprio evocatore (il personaggio fondamentale del party) e i suoi guardiani o alleati, e scegliere le carte da utilizzare in battaglia e il riquadro della griglia dove evocarle.
Potrete utilizzare un controller per giocare, ma non sarà indispensabile; in pratica vi basterà un mouse (e nel caso aveste un PC portatile, non sarà necessario nemmeno quello). Tal volta vi troverete di fronte ad eventi casuali come bande di ladri pronte a derubarvi o gruppi di goblin intenti a festeggiare un compleanno: qui entreranno in gioco i famosi D20 (per chi non avesse familiarità con Dungeons & Dragons, si tratta dei dadi a venti facce), che verranno utilizzati per determinare l’esito positivo, neutro o negativo di questi incontri. Sarà possibile trovare questi D20 nelle casse o come ricompense al termine delle battaglie, e la quantità di dadi utilizzata in un tiro potrà influenzare le possibilità che gli eventi casuali abbiano il risvolto desiderato.
…con battaglie insidiose e frustranti
I comandi di Abalon sono molto semplici, ma non si può di certo dire lo stesso delle battaglie che dovrete affrontare nel corso della vostra avventura. Sin dall’inizio vi troverete di fronte a nemici di varia difficoltà, ma persino i più deboli riusciranno a darvi del filo da torcere. Il sistema di combattimento è a turni, basato su una griglia che è ben evidenziata nel mondo di gioco (tutte le mappe dei vari biomi sono suddivise in quadretti) e integra elementi tipici dei giochi di carte, ovvero la possibilità di creare un deck di massimo venti unità, da poter evocare in battaglia utilizzando i mana, che si ricaricheranno di turno in turno, ognuna con un costo diverso. Di certo Abalon riesce ad intrattenere adeguatamente il giocatore, ma, come citato in precedenza, abbiamo notato qualche problema nel bilanciamento del gameplay. Vi capiterà spesso di incontrare nemici eccessivamente forti, che manderanno KO senza troppi problemi i vostri alleati e vi costringeranno ad usare così tante carte, che dovrete sperare di non imbattervi immediatamente in un nuovo combattimento nella zona successiva, per evitare che il vostro evocatore muoia (cosa invece molto probabile, dato che il gioco è caratterizzato da un susseguirsi continuo di battaglie). Come se non bastasse la meccanica del contraccolpo, ovvero la possibilità che un’unità ha di contrattaccare se colpita, tende ad andare contro al giocatore, poiché pur riuscendo a portare a zero HP un nemico, riceverete comunque un attacco di risposta da parte dell’avversario appena ucciso, che potrebbe abbattere in tal modo uno dei vostri preziosi alleati e rendere ancora più difficile il proseguimento della campagna. Fortunatamente la possibilità di resuscitare un numero variabile di volte a partita (che dipende dalla difficoltà a cui si sceglie di giocare) attutisce un po’ queste problematiche, ma non risolve completamente i problemi di bilanciamento, che a nostro avviso potrebbero recare frustrazione al giocatore.
Abalon: carte di ogni tipo per creare il mazzo perfetto
Da gioco di carte che si rispetti, Abalon offre la possibilità di creare il proprio mazzo personalizzato con carte di ogni tipo. Nella modalità Adventure sarà infatti possibile trovarle nella mappa o ottenerle al termine di una battaglia, e intercambiarle nei falò, dove riposare e, appunto, modificare il proprio deck e scegliere da quali alleati farsi accompagnare. Tra queste troviamo pozioni, armi, armature, unità di attacco e incantesimi, ognuna con un costo in mana diverso ed effetti specifici (nel caso delle unità, punti vita, attacco e abilità differenti). Sono inoltre presenti vari tipi di elementi a cui appartengono le carte, per cui è possibile giocare sulle debolezze dei nemici e sui malus di stato come congelamento o avvelenamento. Possiamo affermare che, per essere un indie, la varietà non manca di certo, anche per quanto riguarda i personaggi selezionabili. Nella modalità Adventure sarà infatti possibile scegliere tra ben venti evocatori, ognuno con il suo mazzo iniziale, dedicato alla sua classe (tra cui troviamo ad esempio barbaro, druido e piromante), che potranno essere sbloccati nel corso delle partite. Lo stesso accade per la modalità Battle, dove però al posto dei soli evocatori troverete dei party composti da tre alleati. La scelta piuttosto ampia di carte e personaggi è sicuramente un punto a favore di Abalon, e riteniamo che aumenti notevolmente la longevità del gioco.
Una grafica poco convincente
Per quanto riguarda la grafica, questo rogue-like a turni non ha soddisfatto le nostre aspettative. Osservando l’immagine di copertina, dell’interfaccia e dei bellissimi artwork del gioco, ci saremmo aspettati uno stile più realistico e pittoresco, ispirato alle illustrazioni dei famosi manuali di Dungeons & Dragons, ma la realtà è ben diversa. Sia le immagini presenti sulle carte, che il mondo di gioco e i vari evocatori e guardiani, sono rappresentati con uno stile cartoon molto semplice e poco riconoscibile. Le animazioni del gioco sono molto approssimative e rigide, e danno l’impressione che i personaggi siano dei burattini in cartoncino con poche “articolazioni”. Le soundtrack, seppure non originali, sono abbastanza varie e cambiano in base alle situazioni all’interno del titolo, senza rischiare di essere ridondanti, cosa che abbiamo apprezzato. Adottando uno stile più simile agli artwork e all’immagine di copertina e migliorando la qualità delle animazioni, sicuramente Abalon sarebbe stato molto più gradevole alla vista e avrebbe reso maggiore onore al buon comparto musicale che accompagna le ambientazioni del gioco.
Piattaforme: PC
Sviluppatore: D20Studios
Publisher: WhisperGames
In conclusione, Abalon, il nuovo indie tattico di D20Studios, propone un’idea interessante e intrattenente, senza però permetterle di raggiungere il massimo del suo potenziale. I comandi di gioco sono semplici e intuitivi, tipici di un punta e clicca, e le meccaniche rogue-like riescono a sposarsi bene con quelle tipiche dei giochi di carte e a turni, offrendo un gameplay interessante e conferendo una grande rigiocabilità al titolo. Purtroppo però, il bilanciamento della difficoltà dei nemici, mal ottimizzato, reca frustrazione e porta spesso il giocatore a dover sprecare le vite a disposizione molto presto nella partita, nel caso della modalità Adventure. Le carte disponibili per creare il proprio deck sono abbastanza varie e numerose, dando la possibilità di sperimentare con diverse combinazioni di unità, incantesimi, equipaggiamento ed elementi; anche la quantità di personaggi giocabili è adeguata, dal momento che ognuno appartiene ad una classe e possiede un mazzo iniziale dedicato ad essa. La grafica di questo titolo, invece, ci ha lasciati perplessi, soprattutto a causa della sua mancanza di originalità e delle animazioni rigide dei personaggi. Abalon è riuscito a intrattenerci nonostante i suoi difetti, ma riteniamo che con qualche modifica al sistema di combattimento, un comparto grafico più curato e delle animazioni migliori, avrebbe potuto offrire ai giocatori un’esperienza di maggiore qualità.