Dal 1993 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata Internazionale della Famiglia, una ricorrenza fissata al 15 maggio. Nintendo e la funzione Switch Online, ha da sempre rivolto una particolare attenzione alla sfera famigliare, sia essa di qualsiasi forma o dimensione, cercando di offrire un prodotto e un servizio che potesse contribuire allo sviluppo di un clima positivo, di condivisione e di crescita. Garantire un ambiente sicuro rappresenta infatti una priorità per Nintendo che, per questo motivo, ha lavorato per permettere ai genitori di lasciar giocare i propri figli in libertà.
Gli esperti di Horizon Psytech, società che lavora nel settore della psicologia digitale e che si occupa in particolare di formazione ed educazione a riguardo, hanno evidenziato alcuni consigli utili a ridurre ulteriormente eventuali rischi che è possibile incontrare giocando in rete per garantire una maggiore serenità ai genitori. Inoltre, su Splatoon 3, hanno realizzato un approfondimento con lo scopo di illustrare i benefici che un utilizzo controllato dei videogiochi del tipo “sparatutto” può avere sui bambini. In generale, scrivono gli esperti, i videogiochi appartenenti alla categoria “Sparatutto” sono comunemente noti per la diretta associazione a rappresentazioni virtuali di contesti o comportamenti violenti. La ricerca scientifica ha dimostrato che non sono i videogiochi la causa di comportamenti aggressivi (Greenfield, D.N., 2018). Studi recenti, hanno inoltre aggiunto che giocare ai videogiochi porterebbe, anzi, a un ispessimento a lungo termine della corteccia cerebrale nelle regioni somatosensoriali, paraippocampali e nel lobulo parietale superiore (Momi, D., et al., 2018).
Inoltre, una ricerca recente, condotta dall’Istituto Nazionale per la Salute degli Stati Uniti d’America, ha individuato, analizzando 2000 bambini, che giocano abitualmente ai videogiochi, hanno performance cognitive superiori ai coetanei che non hanno mai giocato (Chaarani, B et al., 2022). I videogame, in particolare gli sparatutto, sono utili nel miglioramento delle abilità di decision making solo nella misura in cui si instaurano come abitudine sana, poiché un giocatore dipendente non riporta alcun beneficio cognitivo (Oscarido, J., et al., 2023).