Super Mario Bros. Wonder è la bomba finale dell’evento estivo più atteso dai fan irriducibili della Grande N che, sia che sia in corso una generazione oscura o di successo, gridano sempre al cielo il loro desiderio più forte, ovvero un nuovo Super Mario classico in due dimensioni. L’ultimo Nintendo Direct (qui il recap dell’evento), fissato per un caldissimo pomeriggio di inizio estate, ha alzato ulteriormente la temperatura, portando l’hype ad un livello rovente. Accanto ad un’altra novità retrò gustosissima a tema Mario, ovvero il delizioso soft remake dell’osannato Super Mario RPG, ecco che finalmente viene annunciato non solo un Mario in 2D, ma proprio un sequel diretto della saga principale di Super Mario Bros. Con una spruzzata di New in salsa psichedelica.
Super Mario Bros. Wonder: semplicemente quello che tutti sognavano
In quello che, secondo molti analisti, sarà l’ultimo anno commerciale dell’ammiraglia ibrida Nintendo Switch, la grande novità dell’anno Super Mario Bros. Wonder è davvero una killer application che, accanto all’ultima installazione di The Legend of Zelda, che trovate recensita in questa pagina, potrebbe aumentare ulteriormente le vendite della piccola grande console. Conoscendo Nintendo dubitiamo che abbia in mente di sostituire a breve una macchina che attualmente sta dominando le vendite del mercato, soprattutto per il fatto che dai tempi del Nintendo Wii ormai la casa di Kyoto punti al divertimento puro, non certo alla mera potenza di calcolo basata su milioni di poligoni texturati ed effetti di luce degni del Pianeta Venere. Proprio in quest’ottica, l’uscita di Super Mario Bros. Wonder sembra abbracciare perfettamente questa filosofia minimalista, Mario, in tutte le salse possibili, con un gameplay classico, perfettamente rifinito e qualcosa di inedito che attragga i giocatori più smaliziati e soprattutto veterani della serie, che magari la seguono fin dagli anni ottanta sull’indimenticabile Nintendo Entertainment System, e che oggi giocano alla saga con figli e nipoti.
Il Family Gaming, da sempre obiettivo principe del marketing Nintendo punta esattamente a questo, anche con l’escamotage del multiplayer, rigorosamente offline, che la saga di Super Mario ha scoperto da venti anni a questa parte. Il titolo, oltretutto, rappresenta un esponente del franchise principale per cui ben centoventi milioni di utenti hanno acquistato Nintendo Switch, facendo diventare la macchina nipponica la console più venduta di sempre sul mercato ed un gioco semplice ma innovativo, e classico ma moderno al tempo stesso come Super Mario Bros. Wonder è davvero un eccezionale regalo per i fan storici della serie. Già dal logo del titolo è chiaro che si punta ad una vera commistione tra vecchio e nuovo, il marchio è quello della Serie Classica dei tempi del NES, ma il suffisso esplode colorato e con movenze ad onda, paradossalmente il senso ultimo del gioco risiede tutto in questo. Vecchio stile e gameplay, da rigiocare in modo completamente nuovo.
In scena l’ultima meraviglia dei Nuovi Grandi Classici: Super Mario Bros. Wonder
Non vi annoieremo raccontando la lunghissima storia di Super Mario dagli anni ottanta ad oggi, cosa che richiederebbe una anteprima da tipo quindicimila parole, limitandoci a consigliarvi un paio di articoli se volete approfondire la saga, ovvero questa pagina, che parte dal 1981 in cui esordisce un certo “Jumpman” nel titolo di Shigeru Miyamoto intitolato Donkey Kong ed arriva fino al recente film cinematografico, e la recensione di Super Mario Bros. Wii, che trovate invece qui, e che è il modello di partenza a cui fa riferimento tutta l’attuale serie principale Bros dalla sua rinascita ai tempi del Nintendo DS. Ebbene, questo inedito e meravigliosamente intrigante nuovo titolo pare davvero la summa maxima della saga neoclassica, offrendo elementi visivamente e ludicamente eccezionali. Super Mario Bros. Wonder stupisce già per il registro stilistico usato, è come se la serie classica fosse stata ridipinta con un nuovo stile psichedelico e lisergico, diventando quasi un sogno ad occhi aperti.
Dimentichiamoci (in parte) quindi gli scenari fantabucolici di miyamotesca memoria, per abbracciare qualcosa di nuovo, tradizione mista ad inedita arte pittorica, tutto è più vibrante, estraniante e stupefacente. Gli scenari alternano temi estivi ed autunnali, oltre che buie caverne sotterranee da esplorare e traspare una forte volontà di rendere il gioco il più vario possibile dal punto di vista visivo, con trovate nuove ad ogni angolo. Super Mario che usa elementi ed opponenti per muoversi, rotolando con loro, usandoli come trampolino di lancio e molto altro. I fiori ci parlano direttamente, i nemici sono un bizzarro mix tra quelli fin troppo noti, come goomba e piante carnivore, ed altri mai visti prima nella serie. Il design di alcuni livelli visti nell’eccezionale trailer, che trovate in calce all’anteprima, sembrano voler citare alcuni classici, non solo della serie di Super Mario, ma anche dell’altrettanto celebre serie di platform di Donkey Kong Country. In particolare l’evoluzione moderna di DKC Returns, citato con le silhouette dei personaggi. Anche la differenziazione fisica di Super Mario è un elemento quasi inedito, se escludiamo la trasformazione in Super Mario procione volante o statua già visti nella golden age o, in maniera minore, Super Mario Gigante del primo New Super Mario Bros. su DS. Alcuni giochi di prospettiva intravisti paiono persino citare la serie spin-off di Paper Mario.
L’Uomo Elefante, ma senza David Lynch
L’apparizione di Super Mario Elefante è però qualcosa di divertentissimo, ed in linea col bizzario Mario Gatto già visto nella serie 3D. Non sappiamo ancora quali elementi di gameplay verranno legati ad esso, ma confidiamo non sia solo una trovata scenica. Alcuni Power Up sono decisamente strambi, e sembrano introdurre in un mondo lisergico alternativo, come se personaggi, scenari e nemici si trasferissero in un trip mentale in stile hippie. Eccezionale. In generale le animazioni di Mario e soci sono tra le migliori viste in tutta la saga, e danno un senso di spontaneità e vivacità unico. Le trasformazioni corporee sono una novità davvero ghiotta. Nuova è anche l’interazione con i tubi verdi canonici, che stavolta si possono spostare, sullo stile di blocchi di pietra del primo Tomb Raider, deformare, allungare e molto altro. Questa nuova feature è sicuramente basilare per raggiungere posti inaccessibili negli stage.
Le musiche sembrano in linea col passato. Un particolare che va ancora approfondito è però quello del doppiaggio, poiché le voci che abbiamo sentito paiono diverse da quelle a cui siamo abituati dai tempi di Super Mario 64, con il team guidato dal leggendario Charles Martinet, del resto escluso purtroppo anche dal recente film. La mappa, insolitamente moderna, offre un approccio classico a tutto quello che il gioco ha da offrire, diviso in tradizionali corse legate ad uno stage da superare, ovviamente rigiocabile, sia per scoprirne tutti i segreti che per collezionare specifici item presenti nel livello. In particolare spiccano i Wonder Seed, che sono quelli che danno il nome all’intero gioco, pur non mancando le iconiche monetine che caratterizzano la serie fin dai tempi del NES. Il lato cosmetico, lasciatecelo dire, è davvero delizioso, e richiama quelle sperimentazioni quasi psichedeliche dei migliori tempi dei sedici bit, che tra Super Nintendo, Commdore Amiga, Neo Geo e Mega Drive ci hanno fatto sognare.
Giocare in quattro è più facile con Nintendo
Anche se relegato al single player più rigoroso, il classico ma bizzarro Super Mario Bros. Wonder sarebbe decisamente un piatto imperdibile per i fan affamati e cresciuti a Mario, Luigi, Ramen e Sushi. Ma ovviamente in quattro ci si diverte molto, ma molto di più, lo abbiamo ben imparato con la serie New Super Mario Bros. Considerando che sono ben undici anni che non esce un titolo inedito della serie Bros, visto che su Nintendo Switch si sono viste principalmente riedizioni mutuate dai titoli per Nintendo Wii U, era impossibile tralasciare la componente multiplayer in questo nuovo titolo. Riallacciandosi direttamente a New Super Mario Bros. U, datato 2012, ecco che Super Mario Bros. Wonder, pur perso il suffisso New, fa del gioco in compagnia una delle sue armi vincenti. Ovviamente Nintendo non ha specificato se questo multi è giocabile solo offline oppure anche online, magari legato all’abbonamento, cosa che darebbe la spinta finale per gli utenti, ma giocare in quatto, ognuno col proprio joy-con davanti alla TV, siamo sicuri che sarà un’esperienza epocale, in stile Mario Kart 8. Si intuisce che sarà possibile giocare ad ogni stage con un massimo di quattro personaggi, sebbene non sia stato svelato il roaster completo, e siamo comparsi solo Mario e Luigi insieme a Toad e Peach, oltre che l’inedita Daisy, che come sappiamo è l’ex storica di Mario che, dopo il fidanzamento con Peach ha avuto una cotta per Luigi, facendo adesso coppia fissa. La presenza di Yoshi ed altri eventuali protagonisti è ancora tutta da svelare, il nostro sogno segreto è poter vedere anche Donkey Kong e Kirby giocabili, magari in un eventuale DLC. Lo stile fortemente psichedelico, la lucida follia di poter stravolgere un classico intoccabile e la carta jolly del multiplayer sfrenato, su divani pieni di amici con pop corn in mano rende il gioco imperdibile. L’attesa per il titolo, oltretutto, è anche particolarmente breve, poiché l’uscita su Nintendo Switch è prevista per il venti ottobre di quest’anno. Lasciamo passare quindi la rovente estate appena iniziata giocando sotto l’ombrellone con la nostra console ibrida preferita, e prepariamoci per il debutto del nuovo attesissimo Mario in 2D, che recensiremo non appena disponibile. Il Re dei platform è finalmente tornato.
Sviluppatore: Nintendo
Publisher: Nintendo
Piattaforme: Nintendo Switch
Data d’uscita: 20 ottobre 2023
Bisogna ammettere che sentivamo la mancanza di un Mario 2D e abbiamo appreso con estremo entusiasmo il fatto che il nuovo capitolo sia addirittura un nuovo gioco inedito e non un remake giunto dal passato. Il titolo promette bene e sicuramente saprà continuare in maniera degna la lunga stirpe di Mario 2D che nel corso dei decessi hanno accompagnato milioni di giocatori e decine di console della grande N. Ci mancavi Mario e non potevi trovare maniera migliore per tornare!