Era il 1992. Diversi di voi forse non erano nemmeno nati, o lo erano da poco tempo. Negli States usciva Flashback: The Quest for Identity, meglio noto semplicemente come Flashback, un platform-game sviluppato da Delphine Software e diretto e scritto, oltre che parzialmente realizzato, da Paul Cuisset, che aveva precedentemente creato il gioco di avventura Future Wars. Un titolo che all’epoca aveva fatto il giro del mondo, talmente fortunato da aggiudicarsi anche un port aggiornato per lanciare anche la sua Remastered Edition, e rilasciato per console e PC nel 2018. Ma come mai aveva avuto così tanta fortuna? Non una produzione usuale per il 1992, il gioco presentava fondali completamente disegnati a mano, con l’animazione completamente realizzata in modalità rotoscoped, offrendo così ai movimenti sullo schermo una fluidità insolita, simile a quella che i giocatori dell’epoca potevano osservare ad esempio in Prince of Persia. Dopo il successo tale da far aggiudicare al primo Flashback l’ingresso nel Guinness dei primati come il gioco francese più venduto di tutti i tempi, è stato seguito da un sequel intitolato Fade to Black nel 1995, e nel 2013 da un remake per PC e console. Ma la storia non finisce così, se siamo qui ancora oggi a parlarne: un secondo sequel, Flashback 2 è stato annunciato da Microids nel maggio 2021, e ora siamo pronti a parlarvene in questa recensione dopo il nostro test su PlayStation 5, in occasione del suo rilascio ufficiale e sul mercato il 16 novembre di quest’anno. Pronti a scoprire quanto è cambiato dopo quasi 32 anni dal primissimo capitolo?
Flashback 2: ritorno al futuro
Paul Cuisset ci riporta dopo oltre trent’anni a indossare di nuovo i panni di Conrad B. Hart, il giovane agente del GBI (Galaxia Bureau of Investigation) e immergerci in un mondo decisamente cyberpunk per vivere da vicino, in questo platform-sparatutto in terza persona, quanto accade nel XXII secolo. Ora la pace dei Mondi Uniti si sta estendendo attraverso tutto il sistema solare, ma questa tranquillità pare sia minacciata dall’invasione dei Morph, guidati dal temibile Generale Lazarus. Alla ricerca del suo vecchio amico, Ian, e con l’aiuto di alcuni alleati tra cui A.I.S.H.A., l’iconica arma alimentata dall’IA che avevamo già conosciuto nel primo capitolo, Conrad si ritrova a vivere una nuova avventura al cardiopalma, piena di colpi di scena, svolte e rivelazioni. Il tutto si svolge attraverso livelli ben costruiti graficamente, con attenzione e cura a ogni dettaglio, per riproporre ai fan della saga dei fondali davvero precisi e dare all’atmosfera del mondo di Flashback 2 tutto il lustro che si merita.
Comincia la nostra avventura per l’esattezza il 22 maggio 2134, quando nel pieno della distruzione incontriamo la nostra A.I.S.H.A. che ci racconta quanto sta succedendo e, di conseguenza, in cosa consiste la nostra missione. Sembra che Conrad sia scampato alla morte per miracolo, non essendo salito su una navetta diretta verso la Terra, e scopriamo anche che l’intelligenza artificiale è stata scaricata sull’arma da fianco che userà il nostro protagonista. Cominciamo allora a esplorare una serie di corridoi e ambientazioni sempre più ampie e sempre a tema cyberpunk, alla ricerca del nostro amico Ian e della soluzione al disastro che si sta propagando, sparando a ondate di nemici piuttosto corpose sin dall’inizio e risolvendo diversi puzzle per progredire.
Tra robot diabolici e puzzle da risolvere
Ebbene sì, Flashback 2 ci offre un mix di generi raggruppati all’interno della grande cornice platform del gioco. Come anticipato, le battaglie saranno davvero ricche di nemici sin dal nostro primissimo incontro, di non facile vittoria, ponendo fin da subito un livello di difficoltà negli scontri piuttosto elevato, non solo per il numero di nemici che dovremo affrontare contemporaneamente, ma anche per la scarsità di kit medici a disposizione, oltre alla velocità con cui le orde di robot ci attaccheranno e alla loro capacità di abbattere la nostra barra della salute in poco tempo. Sicuramente ci sono tutte le basi per realizzare un’esperienza di gioco coinvolgente, fluida e dal buon ritmo di avanzamento, offrendo anche un mondo procedurale che si svela sotto i nostri occhi man mano che avanziamo e risolviamo enigmi sempre più complessi (ma mai in maniera eccessiva) per accedere a nuove aree e scoprire sempre più segreti su quanto sta accadendo. Non solo poi ambientazioni e riferimenti a un mondo utopico e dal gusto fantasy, ma anche tanta azione ed esplorazione, non senza qualche difetto però, sia tecnica che di scrittura vera e propria.
Al netto di alcune problematiche tecniche relative a qualche glitch, sia legati ai nostri movimenti, sia ad alcune problematiche nelle fasi di shooting, ci siamo trovati anche in scontri con nemici fuori dal nostro campo visivo, o che non riuscivamo ad agganciare in maniera corretta. I nemici inoltre tendono a comparire e scomparire senza apparente motivazione, una serie dunque di problematiche tecniche che si affiancano a una scrittura in parte traballante. Se di per sé non è prettamente basilare in titoli di questo tipo, siamo incappati però in parecchie quest dove le indicazioni sono risultate molto vaghe e senza specificità per spingerci a completarle in maniera più semplice, anche quando avremmo potuto. Ricordiamo però una chicca, ossia la presenza della moto presente anche nella sequenza originale del primo capitolo. Una piccola perla per fan d’antan.
Un motore di gioco (quasi) perfetto
Grafica meno curata e un po’ più obsoleta quella usata per i riquadri di dialogo, così come il movimento del nostro eroe è fluido e il motore di gioco offre una responsiveness buona ai nostri input, ma la sua corsa sembra a volte quasi rallentata, con movimenti quasi “molleggiati” e sospesi nell’aria. Anche il tempo di reazione del motore di gioco per mostrare le icone da premere, in fase di tutorial, non é immediato, ma è anche vero che il ritardo nella risposta non è eccessivo. Per girare (anche) su console next-gen, la performance sarebbe potuta essere decisamente migliore, dopotutto. La grafica, soprattutto nelle sequenze dialogiche e filmate, sembra attingere a piene mani da quella classica e delle graphic novel contemporanee, con un’ottima risoluzione che ci permette di godere appieno delle scelte creative adottate dal team di sviluppo e assaporare appieno l’atmosfera cyberpunk che permea l’intero titolo. Il doppiaggio inoltre è presente solo in inglese e francese, mentre i sottotitoli e la lingua di gioco prevede molte più opzioni, tra cui anche l’italiano.
Guardando ad altre impostazioni di sistema, segnaliamo che il salvataggio dei progressi di gioco avviene solo in maniera automatica, senza alcuna possibilità di scegliere in autonomia quando salvare dal menu di gioco (piuttosto essenziale, per la verità) e l’interfaccia grafica durante il gioco non è per nulla invasiva, mostrando solo dati utili per procedere nel gioco, come gli obiettivi da raggiungere, il numero di munizioni rimaste, kit medici per curarci e qualche notifica temporanea per avvisarci dei progressi riusciti.
Piattaforme: PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, PC, Switch
Sviluppatore: Microids, Paul Cuisset
Publisher: Microids
Flashback 2 è, come suggerisce d’altronde il titolo, un salto nel passato, un ritorno a determinate dinamiche e vicende narrative in grado di appagare non solo i fan del primo capitolo, uscito nel lontano 1992, ma anche coloro che apprezzano e sanno avvicinarsi al mondo cyberpunk. Un platform che sa raccontare una storia gradevole, e non del tutto originale forse nelle sue pieghe, ma che comunque si rivela essere un buon tentativo di riportare Flashback sotto i riflettori, anche per un pubblico più giovane e che non ha conosciuto il primo titolo del franchise. Flashback 2 prova a riprendere e rileggere in chiave moderna il concept che era riuscito a rendere famoso il primo titolo, mettendo in atto una serie di giochi di telecamere e prospettive, oltre che aver introdotto meccaniche pensate per dare all’avventura e all’esplorazione una maggiore profondità rispetto al passato. Un ritorno al futuro o al passato, dunque? Flashback 2 è riuscito sia nell’impresa di riportare i giocatori direttamente a trent’anni fa, sia a riportare i tempi che furono in chiave moderna. Con pro e contro, in quanto abbiamo riscontrato delle problematiche tecniche auspicabili nel 1992, ma non di certo nel 2023. Tirando le somme, un buon compromesso davvero tra passato e futuro del videoludico.
