Manic Mechanics

Manic Mechanics Recensione: un gioco che vi farà girare le… viti!

4J Studios, un collettivo creativo con radici in Scozia, vanta un’esperienza quasi ventennale nel settore videoludico, distintosi per la sua abilità nel trasporre titoli celebri come Banjo-Kazooie, Minecraft e Oblivion su diverse piattaforme. L’anno scorso hanno fatto il loro debutto come editori con Skye Tales, un progetto modesto di Puny Astronaut, per poi lanciare a luglio il loro originale Manic Mechanics sulla Nintendo Switch. Di recente, ne hanno ampliato i confini includendo anche PC, Xbox e PlayStation. Oggi mi accingo a esaminare una di queste nuove versioni, in particolare quella per Xbox Series. Già da un rapido sguardo si intuiscono le atmosfere frenetiche alla Overcooked che il gioco sprigiona. Tuttavia, qui non ci cimentiamo nella preparazione di piatti in cucine frenetiche, né dobbiamo soddisfare i desideri di clienti insaziabili. Invece, ci troviamo nei panni di abili meccanici, impegnati a sistemare con destrezza i guasti delle numerose automobili che ci capitano a tiro, puntando a superare i punteggi e conquistare i preziosi ingranaggi dorati. Una nota a margine: il gioco è chiaramente concepito per essere goduto al meglio da più giocatori contemporaneamente (fino a un massimo di quattro), ma la mia analisi si concentrerà esclusivamente sulla modalità in singolo, che nonostante tutto ha molto da offrire. Lasciata alle spalle l’introduzione, è tempo di addentrarci nell’officina e scoprire come si è distinto il team scozzese con il loro Manic Mechanics.

Manic Mechanics

Manic Mechanics: un party pazzesco nel mondo dei bulloni

La storia prende il via sull’Isola di Octane, celebre per l’abilità dei suoi tecnici automobilistici: ci ritroveremo nei panni di uno di questi esperti, ancora acerbi e desiderosi di guadagnarsi la stima altrui, prestando soccorso ai vari “boss” che regnano nei 6 universi in cui si articola l’avventura. La trama si snoda così: ad ogni fase potrebbero verificarsi brevi scambi di battute, durante i quali i personaggi interverranno, fornendo aneddoti o consigli su come sistemare un nuovo apparecchio. Betty, con il suo deposito di rottami, sarà la prima a darvi il benvenuto nel mondo di Manic Mechanics. I numerosi richiami a Overcooked sono quasi palpabili. Nell’area di selezione dei livelli, ci sposteremo a bordo di un veicolo: avremo la libertà di personalizzare il nostro avatar, scegliendo tra una varietà di opzioni simpatiche disponibili. Potremo quindi esplorare a nostro piacimento con il nostro bolide, indagando per scovare qualche rotella mancante e scoprendo metodi (assai intuitivi) per reclutare alcuni personaggi supplementari, che avranno un impatto puramente visivo. Così, una volta selezionato il livello in questo piccolo universo navigabile, ci immergeremo nel cuore del gioco.

Come accennato, il nostro incarico sarà la riparazione di veicoli. Ogni automobile presenterà una richiesta particolare: una volta esaudita, partirà lasciandovi punti e facendo spazio a una nuova. I livelli iniziali saranno piuttosto basilari e diretti: pochi veicoli, limitate componenti da sistemare, nessun evento insolito all’interno della fase: è semplice, confortante, distensivo, limitarsi a gonfiare pneumatici o verniciare portiere. La sfida si intensifica quando ci si trova a gestire più veicoli simultaneamente, e quando le batterie (ah, le batterie!) cominceranno a pesare di più. Ma ogni dettaglio lo scoprirete giocando, non desidero anticiparvi troppo. Tuttavia, la progressione di apprendimento è equilibrata, e il gioco non vi penalizzerà eccessivamente. È vero, come avviene in questi giochi, dal già menzionato titolo culinario di Ghost Town Games, al più recente Plate Up! o, ampliando il campo, anche a Moving Out, quando ci si ritrova con molti elementi sullo schermo e poco tempo per riflettere, si può incappare in un momento di confusione e bloccarsi. Ma sarà sufficiente ricominciare con serenità, analizzando l’errore commesso per progredire. Saranno rare (ma possibili), le volte in cui una serie di eventi sfortunati vi farà perdere la pazienza.

Manic Mechanics

Quando il caos creativo incontra la meccanica

Una delle peculiarità più esilaranti del titolo di 4J Studios risiede nella varietà di riparazioni che ogni componente richiede. Immagina una sfilata di pezzi difettosi su un tapis roulant: da pneumatici a terra a molle corrose, ciascuno necessita di un banco di lavoro dedicato per il restauro. Per esempio, per rianimare gli pneumatici basterà schiacciare ripetutamente un pulsante designato, mentre per rinvigorire le molle sarà sufficiente tenerlo premuto e manovrare il joystick in basso. Questa diversificazione apporta una fresca varietà che, sebbene possa disorientare inizialmente, si rivela essere il cuore pulsante che fa carburare l’intero gioco. Di tanto in tanto, pezzi scintillanti e già operativi defileranno sul nastro: il mio suggerimento è di afferrarli al volo, indipendentemente dalla necessità immediata delle vetture – potrebbero rivelarsi preziosi più avanti. Così, ci si avventura attraverso i vari livelli, cercando di accumulare il massimo dei punti nel minimo tempo, aspirando a conquistare da uno a tre ingranaggi dorati. Ogni dominio presenta una serie di sfide iniziali che, una volta superate, aprono le porte a epiche battaglie contro i “boss” menzionati all’inizio della recensione. E qui la sfida si intensifica: il boss di turno farà di tutto per complicare la situazione. Il tempo smetterà di essere il principale avversario, lasciando il posto a bizzarrie che trasformeranno il livello, lanciando oggetti da riparare in ogni direzione, aumentando il rischio di scivolare su macchie oleose o di bruciarsi con fiamme improvvisi. Dopo aver sconfitto il boss, avremo l’opportunità di reclutarlo.

Per quanto riguarda l’estetica, è essenziale per questi giochi avere una grafica vivace e accattivante, e 4J Studios ha centrato l’obiettivo, impreziosendo il tutto con animazioni che colpiscono nel segno. Anche la colonna sonora è azzeccata, discreta, e sorprende come il tema principale si trasformi adattandosi ai diversi ambienti di gioco. Il team scozzese ha indovinato lo stile, consegnando un prodotto omogeneo. Tuttavia, non mancano piccoli inconvenienti: in alcune occasioni, i banchi di riparazione hanno mostrato qualche incertezza nei comandi. Potrei attribuirlo alla mia destrezza non impeccabile, ma a volte il personaggio sembrava “scivolare” via durante una riparazione, interrompendola e causando una certa irritazione. Per quanto concerne il multiplayer, ho tentato più volte di unirmi a una partita, ma senza successo. Tuttavia, non sembra corretto concludere con un appunto critico, quindi preferisco terminare evidenziando la simpatia di alcuni personaggi.

Piattaforme: Nintendo Switch, PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S

Sviluppatore: 4J Studios

Publisher: 4J Studios

Manic Mechanics si rivela come un piccolo gioiellino che promette ore di allegro intrattenimento. Sebbene possa non raggiungere la complessità di altri giochi simili, brilla per la sua capacità di fondere leggerezza e pandemonio in un cocktail esilarante. È una vera soddisfazione vedere le automobili tornare a nuova vita sotto le tue mani esperte, affinare la tua abilità di meccanico provetto e assistere al tuo progresso graduale, mentre impari sempre nuovi trucchi del mestiere. Anche se è vero che la compagnia degli amici può amplificare il divertimento, anche in solitaria non resterete affatto delusi.