The Elder Scrolls Online Gold Road: a tu per tu con Rich Lambert

In occasione del lancio di The Elder Scrolls Online Gold Road, il più recente capitolo della serie di giochi di ruolo massivamente multiplayer online di The Elder Scrolls, abbiamo avuto il piacere di condurre una conversazione online con Rich Lambert, Creative Director del gioco presso ZeniMax Online Studios e figura di spicco del brand. Prima di condividere la nostra esperienza con l’autore, si dimostra però fondamentale esaminare alcuni dei punti salienti di questo nuovo aggiornamento, così che tutti i lettori siano aggiornati sui contenuti trattati dal nostro confronto.

The Elder Scrolls Online Gold Road; The Elder Scrolls Online

I punti salienti di The Elder Scrolls Online Gold Road

The Elder Scrolls Online Gold Road introduce tutti quei nuovi elementi che ci si aspetterebbe dall’espansione di un qualsiasi MMO: nuove missioni, nuove ambientazioni, nuovi obiettivi. Tuttavia, ai fini del nostro confronto, gli elementi principali da considerare sono essenzialmente due: l’introduzione dello scribing e la comparsa ingame del Principe Daedrico Ithelia, la Signora delle Strade non ancora percorse. Canonicamente, lo scribing è definito come “il cuore della magia stessa”. Più pragmaticamente, si tratta di un sistema progettato per arricchire undici magie e abilità speciali, permettendo a ogni giocatore di personalizzare gli effetti. Questo nuovo sistema aggiunge profondità al gameplay, offrendo possibilità senza precedenti nel cucirsi addosso un personaggio che risulti unico e irripetibile.

La situazione con il Principe Daedrico Ithelia è invece più delicata, in quanto la sua presenza è strettamente legata alla narrazione principale, c’è dunque il rischio di entrare nel delicato territorio dello spoiler. Il fatto che la direzione artistica del progetto abbia scelto di puntare proprio su Ithelia è estremamente interessante, poiché la sua esistenza immortale è indissolubilmente legata alla capacità di manipolare e riscrivere il destino. Considerando che The Elder Scrolls Online ha recentemente celebrato il suo decimo anniversario, abbiamo chiesto a Lambert se questa scelta fosse mirata a intavolare una sorta di soft-reboot per rilanciare il gioco. Davanti a un simile stimolo, il Creative Director ci ha risposto con un laconico, ma dispiaciuto, “no comment”. Valeva comunque la pena fare un tentativo. 

Tutta questione di equilibrio

Lo scribing è, come abbiamo accennato, un punto nevralgico di The Elder Scrolls Online Gold Road, e la sua elasticità offre ai giocatori nuove forme di libertà che, su carta, appaiono radicali ed estreme. La saga di The Elder Scrolls è sempre stata nota per il notevole grado di personalizzazione concesso ai suoi giocatori, ma solitamente questo si limita alle estetiche e agli approcci del gameplay senza arrivare a toccare l’essenza del sistema di gioco. Quello che è stato recentemente introdotto è un contesto davvero unico, soprattutto considerando che stiamo parlando di un MMO, dove le scelte di centinaia di giocatori si possono stratificare in modi imprevedibili. La nostra preoccupazione riguardo a questo aspetto è stata accolta con una certa dose di compiacimento da Lambert, il quale ci ha immediatamente fatto notare che non è stato affatto facile evitare che i giocatori potessero “fare cose veramente, veramente terribili”. Egli ha sottolineato l’importanza di bilanciare la libertà offerta con la necessità di mantenere un gioco equo e piacevole per tutti, un’impresa che richiede un delicato equilibrio tra innovazione e controllo.

Per assicurarsi che una simile dose di libertà non distruggesse l’intero gioco, il team di ZeniMax Online ha infatti dovuto muoversi per tempo e iniziare a integrare alcune delle dinamiche essenziali allo scribing nelle patch degli ultimi tre anni, intensificando gli sforzi di bilanciamento in occasione del debutto di Necrom, il capitolo precedente alla Gold Road. In questo lasso di tempo sono stati tarati e forgiati nuovi standard di base che sono poi finiti direttamente a sorreggere proprio il lancio del sistema di scribing, il quale, come ammette lo stesso Lambert, ha comunque delle limitazioni pensate per prevenire che le abilità possano essere effettivamente abusate in maniera eclatante. Nonostante siano stati gettati questi argini, le variabili offerte dalla nuova meccanica sono comunque numerose e tutto meno che banali. Ci siamo chiesti se una simile mole di informazioni possa risultare alienante ai neofiti e quali misure abbia preso il team di sviluppo per evitare che i giocatori meno ferrati si perdano.

Sorprendentemente, Lambert ha ammesso con un certo candore che la questione non sia mai stata vista come un vero e proprio ostacolo, se non altro perché l’accesso alle abilità di scribing è direttamente condizionato da una serie di variabili. Tra queste figurano il possesso dell’ultima espansione del gioco e, soprattutto, il fatto che la quest di riferimento sia accessibile solo ai personaggi che hanno raggiunto il trentesimo livello e che possiedono almeno un Champion Point. Di fatto, ci lascia intuire tra le righe che i gamer che si immergono in The Elder Scrolls Online: Gold Road sono probabilmente già abbastanza esperti da padroneggiare le basi che l’opera ha da offrire. I lati più complessi dello scribing vengono dunque esplorati dalle stesse missioni di trama, una misura che dovrebbe smussare ulteriormente ogni possibile difficoltà.

Da The Elder Scrolls Online Gold Road al futuro

The Elder Scrolls Online Gold Road promette 30 ore di contenuti di trama, una stima che aumenta esponenzialmente se si inizia a conteggiare il giocato delle missioni e degli eventi collaterali. Nonostante l’abbondanza di contenuti, Lambert ha tenuto a precisare che l’intero filone principale del capitolo, quello che riguarda lo scribing, è stato progettato per essere affrontato anche in solitaria, senza che i giocatori debbano necessariamente affrontare pesanti sessioni di grinding. Il Creative Director afferma tacitamente che l’espansione sarà quindi accessibile anche a coloro che, muovendosi in senso opposto ai topos del genere massive multiplayer online, preferiscono godersi il gioco mantenendo un approccio prettamente solitario, senza che la trama principale sia offuscata da sfide contro boss particolarmente frustranti. Detto questo, il capitolo è stato ideato anche per offrire molteplici sfide di gruppo, perseguendo un equilibrio che soddisfi tutti i tipi di giocatori.

Muovendoci a monte del progetto e abbandonando i confini dell’espansione, non abbiamo potuto evitare di congratularci con Lambert per il decennale del gioco, un evento epocale, ma che a oggi è passato relativamente in sordina. Ad aprile, vero “compleanno” del titolo, gli sviluppatori hanno proposto il tradizionale “giubileo dell’anniversario”, un festeggiamento digitale certamente gradito, ma che non incarna pienamente la grandiosità di un traguardo tanto desiderabile. Approfondendo la questione, Lambert ha ammesso che, internamente, i tecnici di ZeniMax Online considerino The Elder Scrolls Online come una creatura dotata di “due compleanni”: il 4 aprile 2014, data di uscita su PC e Mac, e il 9 giugno 2015, giorno in cui si ricorda il debutto su console. Questa duplice genesi, sostiene il Creative Director, ha spinto gli studios a posticipare i festeggiamenti più eclatanti di qualche mese, in vista di un qualcosa di un qualcosa di degno e duraturo. Lambert non è voluto scendere nei dettagli, ma ci ha sornionamente suggerito che ZeniMax Online non ha intenzione di far passare inosservato questo importante traguardo. In effetti, ci sono già voci di corridoio su eventi speciali e sorprese che verranno svelate nei prossimi mesi, novità che hanno l’intenzione di rendere omaggio alla dedizione e alla passione della comunità di giocatori che ha reso possibile questo successo.

In fase conclusiva non abbiamo potuto fare a meno di toccare un paio di argomenti più spinosi, specialmente quello che riguarda l’acquisizione di ZeniMax Media, casa madre di ZeniMax Online Studios, da parte di Microsoft. Nonostante la BigTech abbia più volte promesso di non volersi intromettere nelle macchina di produzione videoludica, è stata nostra premura sondare se il passaggio di proprietà abbia comportato degli stravolgimenti nello sviluppo The Elder Scrolls Online. Pare che Microsoft abbia mantenuto la parola data: Lambert giura che non si siano avvertiti impatti, durante la transizione, e che la sua equipe stia procedendo senza ostacoli, concentrandosi sul lavoro. Se quell’ostacolo sembra essere ormai passato, ci siamo dunque chiesti come il team stia fronteggiando le sfide del futuro. Mancano ancora anni all’uscita di The Elder Scrolls VI, tuttavia la sua lunga ombra inizia a farsi notare tra le creste frastagliate dell’orizzonte. Il futuro avvento del titolo Bethesda sta dunque influenzando lo sviluppo del futuro del MMO nell’era successiva a The Elder Scrolls Online Gold Road? Mantenendo un aplomb inossidabile, Lambert non ha lasciato trapelare in merito nessuna forma di preoccupazione, anzi si è detto eccitato all’idea che un titolo tanto atteso si stia progressivamente avvicinando al vedere la luce. La sua è tra l’altro un’eccitazione ancor più consapevole, visto che Bethesda e ZeniMax Online mantengono tra di loro un canale di rapporti molto vivace in cui si scambiano opinioni narrative al fine di assicurarsi di preservare il canone del brand. Un impegno che coinvolge entrambi i gruppi di lavoro, sia per quanto riguarda la coerenza col passato, che per la definizione di un futuro ancora in fase di stesura.