Fin da quel fatidico Showcase di fine gennaio è stato chiaro a tutti i giocatori e amanti di The Elder Scrolls Online che il vero fiore all’occhiello del futuro capitolo sarebbe stata la nuova classe che Zenimax aveva appena presentato. Immaginare l’arcana cultura dei Telvanni mescolata all’estetica e alle abilità che i poteri del principe daedrico della conoscenza, Hermaeus Mora, possono infondere, è qualcosa che molti hanno agognato per lungo tempo ormai, sin da Elsweyr e dal suo sanguinario Negromante. Ma ricominciamo da capo e cerchiamo di analizzare in toto e con ordine la ricca offerta di Necrom, ultimo capitolo dell’MMO Bethesda.
The Elder Scrolls Online Necrom: un diesel narrativo
Dopo Blackwood e High Isle le mie aspettative per la main quest di Necrom non potevano che essere elevate. Soprattutto con High Isle, Zenimax mi aveva dimostrato che proporre una trama interessante pur tenendo fede a quelli che sono i temi principali della lore di The Elder Scrolls era una strada percorribile. A differenza dei fatti politici che coinvolgono l’ordine degli Ascendant però, la cospirazione ordita da Vaermina e Peryite, rispettivamente Principe daedrico degli Incubi e Principe daedrico della Pestilenza, parte in sordina con la scusa della classica rivolta interna tra le fila degli adoratori di Mora. Ma come sempre accade in Elder Scrolls la situazione è chiaramente molto più complessa di quello che sembra e ben presto scopriamo, grazie allo stesso Mora e ai suoi seguaci, che questi due nemici naturali hanno deciso di unire le forze per oscurare temporaneamente l’onniscienza del Signore della Conoscenza per portare a compimento i loro piani. In una trentina di ore, divise tra main quest e attività secondarie veniamo accompagnati verso un epilogo che in realtà mi ha coinvolto a livello emotivo molto più di quello che mi sarei aspettata, dato il ritmo compassato delle prime battute di questa mia avventura.
A contribuire alla nostra costante ricerca è il piacere che si prova a girovagare, spesso e volentieri senza meta, attraverso le splendide location delle due nuove zone. Da un lato abbiamo la penisola del Telvanni, caratterizzata da quella bizzarra vegetazione funginea che abbiamo imparato ad amare fin dai tempi di Arena. Questo territorio è situato a sud dell’isola di Vvanderfell e la sua capitale Necrom ospita una tra le più antiche Necropoli di Tamriel, un luogo oscuro e misterioso legato a doppio filo alla scomparsa dei Dunmer, le cui vestigia sono disseminate ovunque sulla penisola.Completamente differente è invece l’Apocrypha, piano dell’Oblivion dove regna Hermaeus Mora. Proseguendo ed espandendo quanto intravisto in Dragonborn (ultimo DLC di Skyrim) Zenimax Online è stata capace di creare un ambientazione variegata pur rimanendo sulla costrittiva palette cromatica del lovecrafitano Principe Daedrico. Non credo esistano molte parole capaci di descrivere in modo esaustivo la bizzarra combinazione di tentacoli, libri e occhi che caratterizza il regno di Mora a cui possiamo accedere fin dalle primissime battute di Necrom. Le singole torri del sapere, spirali infiniti di librerie sorvegliate costantemente dai Seeker, sono solo una minima parte di un territorio davvero vasto e sorprendentemente molto più variegato delle Deadlands di Gates of Oblivion.
Potere all’Arcanista
Sarà una scelta vostra se affrontare tutto quello di cui vi ho parlato finora, con uno dei vostri personaggi, già corazzati, level cappati e armati fino ai denti, oppure lanciarvi alla scoperta dell’Arcanista. Se mi posso permettere un consiglio, mettete da parte i contenuti endgame, su cui regna sovrana una trial splendida ma piuttosto complessa, e cominciate Necrom con un Arcanista. Questa strategia vi permetterà di conoscere tutti e tre rami di una delle classi che ad oggi, al di là dalle varie deformazioni che gli hardcore gamer possono proporre, è tra le più flessibili in assoluto in tutto l’universo di The Elder Scrolls Online. Sebbene ciascuna delle tre vie percorribili sia chiaramente affiliabile ad uno specifico ruolo tra tank, damage dealer e healer è solo conoscendole tutte e sbloccando ogni singola abilità che si può capire la profondità del personaggio e il modo migliore per configurarlo sulla base dei nostri gusti e del nostro stile di gioco. Nel gioco in singolo Herald of the Tome è sicuramente l’ensemble di abilità che dobbiamo sviluppare per prima, perché si concentra sul potere offensivo del nostro personaggio ma è saggio anche affiancarla con singole abilità degli altri due rami, Apocryphal Soldier e Curative Runeforms, competenze di difesa e cura che possono esserci molto utili per le attività più complesse che ci troveremo ad affrontare e per cui in ogni caso avremo bisogno del supporto degli altri giocatori. Oltre a una serie di World Boss dagli HP infiniti, Necrom presenta infatti un’attività di gruppo completamente nuova anche se concettualmente non diversa dai classici Dungeon a 4, i Bastion Nymic. Presentata come daily quest, questa attività per 4 giocatori ci richiede di sconfiggere un certo numero di seeker per poi accedere appunto a Bastion Nymic una location istanziata e divisa in tre regioni. All’interno di questo luogo chiuso dobbiamo sconfiggere una serie di boss che appariranno solo ed esclusivamente dopo aver risolto alcuni puzzle. Completare più puzzle porta ad affrontare più boss e, di conseguenza, ottenere più loot; per i pigri, in alternativa è possibile puntare direttamente al main boss e chiudere il discorso in pochi minuti.
The Elder Scrolls Online Necrom: ognuno ha i suoi Crux
Imparare a comprendere le dinamiche delle abilità dell’arcanista è fondamentale anche per poter maneggiare bene i Crux una volta portato a livello 50 il proprio personaggio. Le skill di questa classe sono infatti pensate per sviluppare tra loro una dinamica specifica di accumulo e consumo: alcune di esse infatti generano un potere che si accumula nei Crux, visivamente rappresentati come dei triangoli che ruotano attorno al giocatore, altre sfruttano (e consumano) quei Crux per aumentare il loro potere. Va da sé che capire il modo migliore per combinare questi due tipi di abilità è l’unico modo possibile per sfruttare in modo corretto il vero potenziale della classe. Non nascondo che questo genere di logiche di itnerazioni tra le abilità è una cosa che i giocatori hardcore di TESO hanno sempre fatto ma personalmente trovo davvero intelligente da parte di Zenimax l’esser riusciti sfruttare le conoscenze della community per sviluppare contenuti sempre più calzanti e profondi. E sebbene all’apparenza i Crux possano sembrare complessi da gestire, le trenta ore di quest da affrontare in Necrom sono lo strumento perfetto per imparare a gestire un sistema semplice e che in realtà richiede molto più tempo da investire nel trial and error per sperimentare la combinazione giusta per noi, piuttosto che nell’apprendimento della logica in sé. Quanto detto finora è solo una panoramica generale delle meccaniche e delle logiche di una classe che si è già conquistata il favore dei giocatori e che probabilmente sarà anche in futuro una delle più utilizzate. Quello che resta da capire in termini di gameplay è qual è il potenziale massimo rispetto ai tre ruoli classici utilizzati per i contenuti endgame. Nella mia esperienza di una quarantina di ore ho giusto avuto il tempo per portare il mio Arcanista al level cap e cominciare ad approfondire un discorso di damage dealer con qualche incursione di healer di supporto, ma purtroppo serviranno mesi per verificare quello che allo stato attuale è solo una previsione sulla base dell’esperienza su quelle che sono le potenzialità di questa nuova classe che brilla e si differenzia da tutte la altre già solo per la cura maniacale che Zenimax ha riposto nell’aspetto estetico. L’Arcanista infatti non solo è profondo da giocare ma è anche magnifico da vedere (soprattutto con visuale in prima persona) in azione grazie a un quel tripudio di tentacoli e verdi nebbie fetide che richiamano in modo diretto i Grandi Antichi di Lovecraft.
The Elder Scrolls Online: Necrom – dentro la follia
Mensione d’onore di questo DLC la merita Sanity’s Edge, la consueta istanza a 12 giocatori rilasciata con il capitolo. Per questa missione di gruppo, che si trova nella parte su della Penisola Telvanni, veniamo chiamati a salvare Vanton, un warlock la cui mente è stata fatta prigioniera dal perfido stregone Asuul: tutta la quest si svolge interamente nella mente del povero malcapitato, in una versione distorta e malata di Alinor, capitale della splendida isola di Summerset. Il nostro compito sarà farci strada nella perversa città, dividendo la nostra attività tra puzzle e scontri con mob o boss minori per poter finalmente accedere al castello di Alinor, da dove il perfido Asuul controlla i sogni di Vanton. Nessuna delle meccaniche che ho visto nella versione normal della trial è particolarmente nuova ma, prese insieme, rappresentano semplicemente un buon mix di quelle viste nelle altre istanze a 12 dei diversi DLC. La fortuna di Sanity’s Edge è che tra il livello di difficoltà davvero alto, la trama intrigante e la varietà, questo è sicuramente uno di quei contenuti che terranno impegnata me e la maggior parte degli altri giocatori per mesi.
Inoltre, non oso immaginare cosa possa riservare, in termini di meccaniche e complessità, la versione veteran che, ad oggi (e ancora per lungo tempo), non mi sono azzardata ad affrontare, non solo perché il mio Arcanista non è ancora pronto, ma soprattutto perché attualmente la mia gilda la sta ancora studiando il suo team di giocatori pro. Chiaramente, questo resta per il futuro uno dei miei principali obiettivi in Necrom, soprattutto in vista degli interessantissimi set che si possono lootare dai vari boss, non ultimo Asuul stesso.
Piattaforme: PS5, PS4, Xbox Series X/S, Xbox One, PC
Sviluppatore: Bethesda Softworks, ZeniMax Online Studios
Publisher: Bethesda, ZeniMax
In conclusione, devo ammettere che Necrom è riuscito nel difficilissimo compito di non disattendere le aspettative. Il coinvolgimento del mio Principe Daedrico preferito ha pesato meno di quanto mi aspettassi soprattutto in considerazione del fatto che per la prima volta dal 2015 il mio Roland (Redguard Sorcer DD magika) ha capitolato in favore del giovane Dark Elf Arcanista, CallOfCtulhu. Prevedo lunghi mesi di sperimentazione. E non è proprio questo che un nuovo contenuto per un MMO dovrebbe regalare alla community?