Grand Slam Tennis

Con un Wii MotionPlus ad aiutare, Electronic Arts vince il Grande Slam.

Se non rientrate nella categoria degli appassionati di golf, c’è solo un modo per mettere alla prova il nuovo Wii MotionPlus. Ed è Grand Slam Tennis, la simulazione tennistica proposta da Electronic Arts su Wii, prima che su qualsiasi altra piattaforma (ma arriverà). Certo, nel conteggio dovrebbe rientrare anche Virtua Tennis 2009, ma quella è un’altra storia, di cui probabilmente vi parlerà qualche altro collaboratore di GamesVillage.it.

Oggi come oggi, invece, per portarsi a casa il promettente add-on del telecomando Wii bisogna rifarsi al progetto canadese dell’etichetta americana. E, diciamolo subito, è una bella “scusa” per spendere quei 50 Euro che includono nel prezzo sia il gioco che il quadratino extra che va ad aggiungere una bella valanga di precisione al sistema di controllo Nintendo.


Grand Slam Tennis si presenta in maniera quasi ingannevole, almeno dando un’occhiata semplicemente alle immagini: colori accesi e proporzioni dei tennisti piuttosto fantasiose non devono trarre in inganno. Dietro la scorza fumettosa e paciosa, si cela una simulazione rigida ed esigente, resa possibile solo dalla presenza del Wii MotionPlus. I primi impatti non sono comunque dei più incoraggianti: credendo di rivivere immediatamente una partita di tennis con un atleta capace di muoversi perfettamente all’unisono con i movimenti delle braccia effettuati di fronte alla TV, si rimane lievemente scoraggiati. C’è ancora un minimo scarto tra quanto effettuato fuori dal gioco e il modo in cui si riflette all’interno dei campi di tennis digitali di EA, ma è solo necessaria pazienza e dedizione per entrare nei meccanismi e nei tempi di gioco. Dopodiché, sarà solo goduria e soddisfazione. Soddisfazione anche quando si perde, anche perché succede spessissimo e volentieri, per molte partite, anche dopo aver completato il primo “giro” della modalità Grand Slam che permette di creare il proprio tennista e affrontare i quattro tornei che costituiscono il tanto ambito circuito.

Il sistema di controllo si rivela tanto affidabile che anche perdere è comunque divertente, perché si intravede sempre e comunque la possibilità di migliorare. Che è poi il più grande stimolo a riprendere in mano il telecomando anche dopo averlo lanciato arrabbiati sul divano (non per terra o in direzione della TV, attenti a non farvi prendere dall’arrabbiatura del momento!). La velocità di gioco, ridotta rispetto a un Virtua Tennis a caso, è perfetta per affrontare con maggiore possibilità di successo gli scambi dei colpi, senza mai divenire soporifera. Semplicemente si rivela “giusta”.

I movimenti da effettuare per effettuare i colpi (tagliato, top spin, dritto, rovescio, smorzata) sono tutti comprensibili dopo poche partite, anche se in questo il gioco pecca di eccessivo ostracismo: una bella sezione di addestramento dedicata a ogni singolo colpo avrebbe aiutato. Ma comunque ci si arriva, e si capisce che non si possono abbozzare gli “swing” con le braccia, ma occorre descrivere movimenti precisi e reattivi, veloci o adagiati se si vuole andare a smorzare una pallina, con risultati eccezionali. Insomma, poco per volta si migliora, poco per volta si entra nella chimica di Grand Slam Tennis e si scopre una profondità inedita in quello che senza dubbio è il videogioco di tennis più vicino al vero gioco del tennis.

Le modalità di gioco, tra cui la già citata Grand Slam, permettono non solo di affrontare semplici tornei, ma anche partite con regole lievemente modificate. Un po’ di occasioni per giocare con qualche amico, spezzare il ritmo ultra-competitivo degli scontri ufficiali e apprezzare le buone idee dei game designer canadesi. Funziona anche la creazione del personaggio, sufficientemente caratterizzabile, con equipaggiamento da comprare o vincere attraverso le partite di torneo e le cui peculiarità tecniche vanno potenziate affrontando i grandi campioni che offrono una sfida in ogni torneo del Grande Slam. 
A proposito di grandi campioni: Grand Slam Tennis offre un bel po’ di facce note. E non si parla solo dei classici Federer o Nadal, ma anche di qualche volto famosissimo dell’altro ieri, tra cui Edberg e McEnroe, per citarne due. Ognuno è arricchito da animazioni e stili di gioco personali, così da rappresentare una buona riproduzione dell’atleta realmente esistito.
In generale è tutta la realizzazione tecnica a convincere: lo stile essenziale ma riuscito, le texture che non ricercano il dettaglio, ma l’effetto globale e i colori morbidi ricreano un buon panorama. Anche il commento sonoro va promosso, con la telecronaca (solo in inglese di Pat Cash, presente anche nel gioco) tutto sommato ben fatta anche se ripetitiva e una buona cura riposta negli effetti sonori e nelle reazioni del pubblico.

Non va tutto alla perfezione però: Grand Slam Tennis mostra qualche difetto proprio nel sistema di controllo, che a volte risulta troppo reattivo, traducendo in un colpo un movimento del braccio effettuato solo per mettersi in posizione. Non è cosa da poco, naturalmente, ma l’equazione totale è comunque a favore di Electronic Arts. Che oltretutto ha incluso anche una buona modalità di gioco online per quattro tennisti.

Chi vuole, oltretutto, può anche comprare Grand Slam Tennis fingendo che il Wii MotionPlus non esista: in questo caso ci si porta a caso una sorta di emulo di Wii Sports Tennis che non convince molto e che, sinceramente, appare del tutto prescindibile. In ogni caso è possibile giocare sia sfruttando il Nunchuk per muovere il proprio atleta, che facendone a meno e lasciando alla CPU l’onere. In ogni caso ci si diverte, si studia e si suda e si pensa per giornate intere a come migliorare. E quindi sia il gioco che il Wii MotionPlus sono promossi appieno.