Quanto è diventato importante il comparto audio negli ultimi anni? Talvolta l’aspetto sonoro di un videogioco riesce ad eclissare elementi più sdoganati, e col passare del tempo, gli sviluppatori hanno affinato sempre di più il reparto sonoro. Pensiamo a come le musiche, i dialoghi e gli effetti ambientali sono riusciti ad entusiasmarci nelle opere che hanno segnato le varie generazioni di console, e come l’audio in generale si sia evoluto dall’8-bit ad oggi. In parallelo, le periferiche atte a incanalare questi comparti sonori si sono moltiplicate, tra altoparlanti, impianti audio e cuffie. Soprattutto per quest’ultime, in ambito gaming, hanno avuto un vero e proprio boom grazie al gioco competitivo, soprattutto negli sparatutto in cui serve moltissima concentrazione.
Personalmente, se dovessi ricordare il mio passato nei meandri del competitivo su Call of Duty, un nome che spiccava su tutti era quello di Turtle Beach. L’azienda Californiana si è sempre occupata di proporre al mercato gaming delle cuffie dalle ottime prestazioni, orientate spesso e volentieri verso il panorama Esports, immettendo sul mercato ampie gamme di periferiche con dei prezzi premium, i quali si sono appianati – fortunatamente – man mano che le tecnologie audio si diffondevano sempre di più. Di recente, la compagnia ci ha inviato le nuove Turtle Beach Recon 500, che abbiamo potuto testare con piacere su un parco titoli generoso ed altri media. Noi di Gamesvillage ve ne vogliamo parlare in questa nuova recensione.
Turtle Beach Recon 500: Specifiche tecniche
- Lunghezza: 132,7 mm
- Larghezza: 77,7 mm
- Altezza: 173,4 mm
- Peso: 350 grammi
- Lunghezza cavo : 1,3 m e jack da 3.5 mm
- Driver: Eclipse Dual da 60mm
- Magnete: neodimio
- Risposta in frequenza: da 20 Hz a 20 kHz
- Forcella: Plastica dura
- Fascia per la testa: Metallo regolabile
- Imbottiture orecchie e testa: Tessuto tecnico con memory foam e semipelle
- Imbottiture extra: nessuna
- Rilevamento microfono: Unidirezionale TrueSpeak
- Tipo: rimovibile
- Dimensione: 7.01 mm
Turtle Beach Recon 500: un design semplice ma confortevole
Le Turtle Beach Recon 500 arrivano con un packaging estremamente essenziale: al suo interno troviamo il desiderato headset accompagnato dal suo microfono rimovibile, il tutto confezionato in degli involucri plastificati. Dentro alla scatola, le cui dimensioni sono medie, troviamo anche un libretto delle istruzioni molto minimale ed infine un adesivo in omaggio della compagnia. L’unica nota dolente è l’assenza di un cavo sdoppiatore per collegare in maniera efficiente le cuffie al PC, lo splitter dunque andrà acquistato separatamente. Ai nostri occhi le cuffie appaiono estremamente semplici nel design, dalla forma ovale dei padiglioni e dell’archetto all’assenza di elementi estetici superflui come l’illuminazione RGB, che avrebbero potuto sicuramente arricchire la bellezza del nuovo headset della casa californiana. Ma nonostante la sua semplicità, il design delle nuove Recon è soprattutto confortevole. Infatti le cuffie si adattano a qualsiasi testa grazie ai suoi archetti e fascia per la testa in metallo regolabile, trasmettendoci soprattutto la resistenza che il prodotto elargisce durante le sessioni di gioco.
Ma la tanto desiderata comodità arriva dai suoi padiglioni, i cui driver da 60 mm sono stati realizzati in una pasta di legno composita, rivestita in dei cuscinetti molto spessi in memory foam e in tessuto tecnico. Soprattutto quest’ultimo materiale risulta fresco e traspirante in ogni suo utilizzo, la cui resistenza è decisamente più elevata rispetto ai padiglioni rivestiti in semi pelle. Tuttavia, il tessuto tecnico risulta talvolta alquanto deleterio nel periodo estivo, dato che tale materiale è più incline a scaldarci nei periodi più freddi dell’anno.
Un pregio delle Recon 500 è il design Prospecs, che rende la periferica ancor più comoda per i giocatori che portano degli occhiali da vista, eliminando quella fastidiosa pressione che renderebbe un qualsiasi headset alquanto scomodo. Le cuffie inoltre hanno dei comandi on-ear posti sotto al padiglione auricolare di sinistra, a partire dalla rotella che regola il volume posta dietro al cavo jack da 3.5 mm. Sempre lì, troveremo inoltre il collegamento jack per il microfono rimovibile, mentre sulla parte esterna è situato un tasto per mutare la chat. Questa funzione in particolare l’abbiamo trovata fine a sé stessa, dato che basterà estrarre il microfono dal suo slot per evitare qualsiasi interazione con i membri di una sala d’attesa. Tuttavia, questo elemento non obbliga il giocatore a dover rimuovere l’accessorio, risparmiando così un continuo “stacca e attacca” al giocatore. Il microfono all’apparenza potrebbe risultare statico nella sua gestione, ma in realtà grazie al suo rivestimento in gomma gode di una buona flessibilità che ci permette di allontanarlo od avvicinarlo alla nostra bocca, così da renderlo ancor più confortevole da utilizzare.
L’headset qualitativamente vanta di buoni materiali, i quali offrono un’ottima comodità per la nostra testa grazie ai cuscinetti che rivestono i padiglioni e la fascia per la testa, avvolgendo per bene le nostre orecchie ed isolandoci da eventuali rumori esterni. Il modello Artic Camo giunto alle nostre mani esprime una fulminea semplicità, ma i suoi segreti si celano nelle prestazioni, che per il prezzo di 79,99€ ci hanno ampiamente soddisfatto.
Un suono cristallino e decisamente potente
Prima di raccontarvi le nostre prove con le Turtle Beach Recon 500 – testate su PlayStation 5, per la precisazione -, bisogna menzionare il piatto forte dell’ultimo headset dell’azienda californiana. Le nuove arrivate della famiglia Recon infatti vantano dei nuovi driver brevettati dalla compagnia stessa. Gli Eclipse Dual sono dei Driver da 60mm che dividono le frequenze degli alti da quelle dei bassi, per un suono più preciso e pulito. Tale novità, che rappresenta un’esclusiva per il rinomato marchio, viene accompagnata dalla precisione AccuTune, che garantisce una maggiore precisione del suono e ne ottimizza le prestazioni. Abbiamo provato le cuffie in più ambiti, da quello del gaming all’ascolto di musica Rock fino alla visione di un film, e i risultati sono stati più che soddisfacenti. In special modo, su Call of Duty: Black Ops Cold War la divisione delle frequenze date dalla tecnologia Eclipse Dual permette di percepire in maniera cristallina i passi degli avversari, semplificando così il loro rilevamento. Anche gli alti dati dagli effetti delle fiammate delle armi spicca notevolmente, soprattutto in ambienti chiusi in cui l’esplosione del colpo rimbomberà nelle vostre orecchie. Su titoli che propongono dei massicci open world, come Genshin Impact o Assassin’s Creed Valhalla, possiamo apprezzare maggiormente i suoni ambientali, lasciandoci trasportare dalla voce della natura che docilmente comunica con noi nelle vaste aree dei due titoli sopracitati.
Ma è durante l’ascolto della musica in cui possiamo apprezzare maggiormente i driver da 60mm delle Recon 500. Infatti quando solitamente si spinge al massimo una periferica audio, che si tratti delle cuffie o di un impianto con casse audio, si avverte una leggera – se non marcata, dipende dai casi – distorsione dell’audio, ma non è questo il caso. Infatti ascoltando la musica su Spotify al massimo del volume, non solo è possibile ottenere un ottimo isolamento dai rumori esterni – forse addirittura migliore rispetto all’audio di alcuni videogiochi -, ma possiamo godere della potenza delle basi strumentali di ogni singolo musicale. Anche senza indossare necessariamente le cuffie, la potenza dell’audio è “uditivamente” palpabile alla stregua di una cassa audio. Soprattutto i bassi sono leggermente più marcati, rendendo ancor più piacevole l’ascolto dei brani sulla nota piattaforma di streaming musicale.
Tale qualità audio inoltre trova una compatibilità multipiattaforma grazie al jack da 3.5 mm, con cui possiamo collegare le cuffie con PlayStation 4 e 5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch, smartphone, tablet e PC, merito soprattutto del cavo dalla lunghezza di 1,3 metri realizzato in tessuto intrecciato. Tuttavia, per collegarle al PC sarà necessario acquistare separatamente uno splitter, dato che tale cavo non è presente nella confezione degli headset. Quanto concerne il microfono unidirezionale e rimovibile, soprattutto di dimensioni poco ingombranti, possiamo affermare che la qualità audio risulta ben chiara grazie alla cancellazione dei rumori attraverso la tecnologia TruSpeak, migliorando così la comunicazione tra utenti attraverso le chat di gioco o Discord. Inoltre la sua flessibilità si adatta alle nostre esigenze di mantenere il microfono più distante o vicino alla bocca, mentre lo slot in cui è possibile collegarlo con le cuffie lo tiene abbastanza lontano da non farlo intruppare accidentalmente con la nostra bocca, senza ovviamente intaccare la qualità della comunicazione. Tuttavia al momento non è possibile poter modificare le impostazioni delle cuffie con il software Audio Hub di Turtle Beach, dato che le Recon 500 risultano ancora incompatibili.
Al costo di 79,99€ le Turtle Beach Recon 500 si mostrano sensibilmente diverse dal resto della famiglia Recon. Un design semplice e confortevole, che delineano un headset compatibile con tutti i dispositivi dotati di un ingresso per i jack da 3.5mm: le acquisti una volta e le potrai utilizzare ovunque e anche su PC, a patto che si possieda uno splitter audio. Un ottimo prezzo se consideriamo i nuovi driver da 60mm brevettati dalla stessa azienda: gli Eclipse Dual non solo dividono gli alti dai bassi, ma offrono un audio cristallino e preciso, avvalorato dall’AccuTune dei padiglioni auricolari. Tuttavia, colpa soprattutto della calura estiva, godersi pienamente le nuove Recon non è stato affatto facile, dato che il rivestimento in tessuto tecnico ha scaldato la nostra già fumante – e sudata – testa. Temperature a parte, Turtle Beach sembra aver messo a segno un bel colpaccio nel mercato tech, offrendo delle cuffie dal prezzo ragguardevole per delle prestazioni audio più che ottime.