Razer Basilisk V3 Recensione: un buon mouse tuttofare

Razer Basilisk

Una delle necessità più importanti di molti giocatori PC è quella di essere in possesso di un buon mouse che possa consentirgli di svolgere diverse manzioni in comodità e in maniera efficace. Per fare ciò esistono pochi prodotti a cui viene da pensare, come il G502 di Logitech o, come in questo caso, il Razer Basilisk.

In questa recensione tratteremo proprio di quest’ultimo, arrivato ormai alla sua terza reiterazione con la versione V3, la quale apporta alcuni cambiamenti che possono fare la differenza per diversi fruitori. Tra questi, sicuramente figura la nuova Razer Hyperscroll Tilt Wheel, di cui parleremo in seguito assieme a tutti gli altri aggiornamenti. Se siete interessati all’acquisto del Razer Basilisk V3, vi consigliamo di dirigervi sul sito ufficiale dell’azienda e al prezzo di 79,99 euro.

Nota: in questa analisi ci soffermeremo unicamente negli aggiornamenti e aggiunte apportati, dato che alcune specifiche sono rimaste invariate.

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Razer Basilisk V3 e la nuova Hyperscroll Tilt Wheel

Iniziamo subito con l’aggiornamento più interessante del Razer Basilisk V3: la Hyperscroll Tilt Wheel registrata dalla compagnia. Quest’ultima consente di utilizzare il componente in base alle nostre esigenze grazie alla sua personalizzazione.

Ci è consentito infatti di scegliere tra una normale opzione tattile dove ogni movimento è ben marcato e la rotellina ha uno stop ad ogni scroll, rendendola più adatta ad un utilizzo in-game, oppure mantenere la Free-Spin Scrolling Mode. La suddetta, come ci fa intuire il nome stesso, è l’esatto opposto della prima scelta. Il suo utilizzo migliore è decisamente in ambito lavorativo, soprattutto quando bisogna leggere documenti molto lunghi.

Infine, grazie a Razer Synapse, possiamo selezionare la Smart Reel Mode, la quale si adatta in maniera intelligente in base alla nostra velocità di scrolling. Indi per cui lo switch tra tattile e free spin diviene automatico. Come se non bastasse, sempre dal software dedicato, possiamo abilitare la Virtual Acceleration, che ci fa aumentare di velocità in base a quanto siamo rapidi a muovere il componente.

Per quanto concerne i click della rotellina, è possibile cliccarla in entrambi i lati e centralmente. Possiamo quindi constatare che questa feature può davvero accontentare tutti e, personalmente, siamo rimasti davvero soddisfatti dalla sua qualità complessiva.

Nuova versione, nuovo RGB e switch

E come in ogni mouse Razer che si rispetti, anche il Basilisk V3 ha un nuovo comparto RGB completamente personalizzabile e compatibile con le ultime tecnologie Chroma RGB. Le zone di illuminazione sono ben undici, per cui c’è davvero tanto spazio di unicità per tutti gli amanti della retroilluminazione.

Un altro ottimo cambiamento è stato apportato agli switch, ossia i Razer Optical di seconda generazione che abbiamo anche visto nel Razer Viper 8K. Tuttavia, rispetto a quest’ultimo, dobbiamo ammettere che il Razer Basilisk V3 offre un feedback estremamente superiore. Sicuramente, l’esperienza acquisita dal team tecnico nella produzione del componente avrà fatto la sua parte, ma possiamo garantirvi che questi switch sono indubbiamente i migliori stock che è possibile trovare sul mercato. Decisamente migliori dei classici Omron 50M o 20M (tranne quelli giapponesi) e dei Kailh non calibrati.

Forse l’unico pezzo che abbiamo visto un po’ sottotono è lo Sniper Button, il quale ci rende la vita indubbiamente più facile con un keybind in più, però ha un gioco laterale e pretravel che può renderlo fastidioso.

Il sensore Razer Focus+ 26K che non poteva mancare

Sicuramente uno degli update più ovvi, ma il Razer Basilisk V3 presenta al suo interno il nuovo Razer Focus+ 26K. Inutile dirlo, ma il sistema di tracciamento è l’attuale top di gamma del brand e, in generale, dell’intero mercato. Va da sè il fatto che non abbiamo notato nessun problema durante il nostro utilizzo.

Alcune delle features più interessanti del sensore sono le tecnologie di Smart Tracking e Asymmetric Cut Off. In breve, entrambe riguardano la Lift off Distance, dove la prima ha un sistema di autocalibrazione, mentre l’altra permette al sensore di interrompere il tracciamento nel caso in cui notasse un’asimmetria nei punti di contatto del Razer Basilisk sul tappetino. Ovviamente, stiamo parlando del meglio dell’industria quindi questa non può che essere una nota positiva.

Un mouse che può tutto, ma non eccelle in nulla

Uno dei problemi principali del Razer Basilisk in generale è che si presenta come un buon mouse tuttofare, ma proprio per questo motivo non eccelle davvero in nulla. Sicuramente, per uso lavorativo è una delle scelte migliori che possiate mai fare, ma lo stesso non vale per un utilizzo da gaming.

Il peso di 101 grammi rende la periferica troppo datata per il periodo attuale, dove ci sono alternative che non superano nemmeno i 60. Indubbiamente, se la vostra intenzione è acquistare un mouse che possa esservi utile durante le sessioni di lavoro e gaming in giochi non competitivi allora il Basilisk V3 è la scelta che fa per voi, ma se il vostro intento è competere in titoli Esports allora vi consigliamo di virare per altre opzioni come il Razer Viper o DeathAdder.

Inoltre, la forma è adatta unicamente per il palm grip e solo se avete mani di dimensioni grandi o medie. Per tutti gli altri, sappiate che troverete il design inadatto al vostro utilizzo poichè risulterà troppo grande e ingombrante.

Il Razer Basilisk V3 si presenta come un ottimo prodotto tuttofare, grazie alle sue features dai numerosi utilizz. Prima fra tutti, la nuova Hyperscroll Tilt Wheel si è rivelata il pezzo più rivoluzionario della periferica, seguita subito dopo dal sensore Focus+ 26K e i nuovi switch ottici di Razer, i quali sono diventati eccellenti. Una nota negativa va’ al peso, che sebbene sia di 101 grammi (un ottimo risultato considerato il volume del Basilisk) , non è adatto al gaming competitivo. Il design, invece, ha il difetto di essere limitato ad un’unica grip e poche grandezze di mano per essere effettivamente comoda, ma questa è preferenza personale.

VOTO: 8

Appassionato di videogiochi dalla tenera età di 5 anni, passando per diversi generi fino ad arrivare ai titoli eSports, coltivando una vera passione per la competizione e tutto ciò che la riguarda, soprattutto nell'ambito degli sparatutto in prima persona.