Destroy All Humans 2 Reprobed Recensione: il remake della seconda invasione Furon

Destroy All Humans 2 Reprobed

Due anni fa abbiamo assistito al ritorno di un titolo figlio dei primi anni 2000 grazie a un remake pedissequo dal forte segnale nostalgico. Parliamo di Destroy All Humans!, un videogioco che molti utenti hanno avuto modo di apprezzare durante la sua prima apparizione su console PlayStation 2 e Xbox, che dopo la sua rinascita sotto una veste rinnovata ci riprova con Destroy All Humans 2 Reprobed, remake del secondo capitolo del 2006 che riprende le vicende dieci anni dopo il termine del primo gioco, migliorando l’offerta ludica originale e naturalmente grafica.

Se la prima invasione Furon ci è parsa folle e spietata proprio come la ricordavamo, il sequel rincara la dose, estendendo la portata della conquista aliena all’infuori del territorio americano, che porterà Crypto e Pox a pianificare in grande a fronte di nuove problematiche di scala globale che si apprestano a sorgere. Siamo tornati dunque nei panni della razza aliena che ha messo in ginocchio Washington, per raccontarvi nel dettaglio l’ultima opera di Black Forest Games e THQ Nordic nella nostra recensione.

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La seconda invasione Furon di Destroy All Humans 2 Reprobed

L’invasione riuscita dei Furon ha permesso a Crypto 137, che abbiamo impersonato nel primo capitolo e ora deceduto, di spassarsela fino alla sua sostituzione, facendo spazio a Crypto 138, che ha speso gli ultimi 10 anni nei panni del presidente americano compromettendo la propria figura agli occhi del mondo. Tuttavia, il KGB ha scoperto la verità e mandato diversi agenti negli USA per porre fine alla minaccia aliena.

Nei panni, dunque, di Crypto 138, dovremo riprendere le attività di analisi della razza umana e soggiogamento del pianeta, ma non tutto fila liscio come dovrebbe. La Russia si rivela essere un ostacolo più grande del previsto, tanto da riuscire a distruggere la nave madre dei Furon, dove all’interno vi era Pox, il mentore di Crypto. Fortunatamente, egli si è premurato di trasferire la propria mente in un dispositivo che ne contiene dati e coscienza, riuscendo nel tentativo di preservare il suo genio. Inizia così la seconda invasione Furon, che porterà i nostri (anti)eroi alla conquista di diverse località sparse per il globo e oltre, in un titolo fedele all’originale ma che si porta dietro il carico di innovazioni del precedente remake.

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Il secondo capitolo del 2006 portava notevoli miglioramenti rispetto al primo gioco, presentandosi più grande e completo sotto ogni punto di vista, e così questo secondo remake eredita quanto di buono fatto a suo tempo, mantenendo il modello adottato con il primo remake, tanto da non stupire a primo impatto, ma giocando per diverse ore appare chiaro come rispetto a due anni fa il risultato sia nettamente più convincente. Siamo sempre di fronte ad un action-shooter in terza persona, esagerato e folle, ambientato in un mondo caricaturale e demenziale da distruggere in lungo e in largo, dove solo le missioni detteranno una linea narrativa da seguire per dare un senso concreto alle azioni caotiche di Crypto, che anche qua non perde il suo appeal come personaggio sboccato e caustico, invischiato in una narrazione più avvincente rispetto al passato sebbene siamo su livelli davvero basici.

La progressione porta allo sblocco di diversi elementi, come nuovi strumenti di morte, diversi tipi di incarichi e aree di gioco. Ritroviamo componenti di arsenale già sperimentate nel primo gioco e novità direttamente dal secondo capitolo, il tutto ovviamente potenziabile per favorire al meglio la democrazia Furon, così come ritroviamo l’amato disco volante, sempre molto utile quando occorre distruggere interi complessi urbani dall’alto. Come non menzionare anche i poteri psionici del Furon, che permettono di camuffarsi tra gli umani prendendone il possesso, usare la telecinesi su oggetti e persone, intervenire sulle loro menti e altro ancora.

Siamo di fronte quasi ad un sandbox, in cui poter usare gli strumenti a disposizione per decidere le sorti delle aree che invaderemo, a fronte di minacce più o meno varie che tenteranno di ostacolarci, ma che poco potranno contro una versione di Crypto preparata a distruggere, con un arsenale vario ed efficace, sia a terra che in aria.

In sostanza, chi ha giocato il primo remake di Destroy All Humans! ritroverà in larga parte la medesima formula ed elementi di gioco, che possono restituire un senso di ripetitività generale, dato anche dagli incarichi e dall’azione nel mondo liberamente esplorabile, ma questo è strettamente legato ad un modello appartenente ad anni diversi e che la software house non ha voluto intaccare in alcun modo, rimanendo sulla fedeltà assoluta e prendendosi solo qualche libertà estetica e atta a migliorare sensibilmente la qualità del gameplay.

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Destroy All Humans 2 Reprobed non vuole farsi mancare la condivisione dell’esperienza caotica, riprendendo la modalità multigiocatore locale in split-screen del secondo capitolo originale, che permette di seminare il panico in due giocatori nella campagna principale, duellare o prendere parte a minigiochi ad hoc.

Furon su next-gen

Destroy All Humans 2 Reprobed si presenta molto bene sotto il profilo tecnico e grafico, ereditando il comparto dal precedente remake, che modernizzava la scena, applicando colore e ripensando lo stile, rendendosi un po’ più cartoonesco, oltre che migliorare il design delle aree in funzione del gameplay. Giova la pubblicazione esclusiva su piattaforme next-gen, che ha permesso agli sviluppatori di spingersi oltre per garantire delle prestazioni all’altezza.

La nostra prova svolta su PS5 ha garantito stabilità e fluidità assoluta, con un colpo d’occhio di tutto rispetto, grazie ad una costruzione ottimale con l’Unreal Engine 4, il quale esalta bene gli effetti speciali con giochi di luce molto belli da vedere. Il titolo non è esente tuttavia da piccoli bug e glitch di diversa natura, alcuni dei quali hanno forzato il riavvio di determinati incarichi per impossibilità di progressione. Tra le scelte estetiche della produzione, permane quella caricaturale e grottesca dei modelli umani, che non incontrerà il favore unanime del pubblico, ma che riteniamo azzeccata dato il contesto che si prende di rado sul serio. Ad arricchire la scena infine, contribuiscono le buffe skin che è possibile sbloccare per Crypto e il suo disco volante completando gli incarichi.

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L’approdo su next-gen tuttavia non sembra portare ulteriori benefici ravvisabili lato utente PlayStation, se non un taglio discreto ai caricamenti, ma ha sicuramente favorito uno sviluppo meno problematico del titolo da parte del team, che forse poteva osare qualcosina in più nonostante la natura multipiattaforma del prodotto dal punto di vista delle periferiche, ma si apprezzano le migliorie di quality of life apportate al gioco stesso.

La reinterpretazione di alcune sezioni risulta notevole e ispirata, non tradendo il concept d’origine ma avvalorando l’esperienza finale, che conta una dozzina di ore di campagna, che possono aumentare se si ricerca il completismo, tra collezionabili e ottimizzazione totale dell’arsenale di Crypto, per un titolo decisamente più longevo del suo predecessore. Torna infine un comparto sonoro rivisitato, con un buon doppiaggio in inglese e testi in italiano convincenti. Fondamentalmente, se qualche anno fa avremmo immaginato un titolo della serie già presente sul mercato reinventato con i mezzi odierni, Destroy All Humans 2 Reprobed rispecchierebbe l’idea, quindi possiamo dirci soddisfatti del risultato finale.

Piattaforme: PS5, Xbox Series X|S, PC

Sviluppatore: Black Forest Games

Publisher: THQ Nordic

I ragazzi di Black Forest Games continuano il loro percorso di rivitalizzazione di una IP storica seguendo lo stesso iter adottato con il primo gioco. Destroy All Humans 2 Reprobed è un ottimo quanto pedissequo remake di un sequel che al tempo migliorò nettamente il predecessore, in ogni campo, dai contenuti alla giocabilità complessiva. Questo secondo rifacimento può sembrare un more of the same, ma ripropone sotto una veste ammodernata e next-gen only un capitolo colmo di migliorie e ancora più folle, capace di regalare sane ore di divertimento e distruzione nei panni di uno degli alieni più carismatici degli anni 2000 videoludici. In sostanza, i fan della serie non potevano chiedere di meglio, in attesa che gli sviluppatori e THQ Nordic si prodighino per un nuovo titolo originale di Destroy All Humans!. I tempi ci sembrano maturi a fronte di passione per il progetto e abilità nel restauro, attributi fondamentali per proporre un nuovo titolo dedicato al protagonista Furon che sappia ereditare i contenuti e svecchiarne la formula per vedere magari un vero nuovo titolo nel futuro prossimo. Al momento, Destroy All Humans 2 Reprobed si conferma il rifacimento migliore per il titolo migliore della saga.

VOTO: 7.8

Mirko è un appassionato di videogiochi sin dalla tenera età di 3 anni. Ama alla follia i platform 3D e i GDR, ma è un giocatore a tutto tondo. Grazie a una PlayStation e a un Mega Drive, il mondo per lui si è fatto dinamico fin da subito grazie a un irriverente marsupiale arancione e a un velocissimo porcospino blu. Cresciuto credendo che il cuore sia la propria chiave guida, ritiene che il videogioco sia la quintessenza dell’intrattenimento e materia dall’alto potenziale costruttivo.