Medion ha ormai consolidato la sua etichetta Erazer al mondo del gaming, con un’offerta decisamente variegata di computer portatili divisi per varie fasce di prezzo che annoverano anche qualche variante insolita e sperimentale: non molto tempo fa abbiamo infatti potuto valutare il Major X10, un modello equipaggiato con scheda grafica Intel Arc, e di recente è arrivato in redazione l’impressionante Beast X40, che può vantare persino un modulo esterno di raffreddamento ad acqua che ne migliora le prestazioni riducendo al contempo emissioni di calore e rumorosità. Il qui presente Major X20 è un portatile dotato di Nvidia GeForce RTX 4070 abbinata a un Intel Core i9 della famiglia Raptor Lake e 32 MB di RAM, un ottimo compromesso proposto ad un prezzo di listino pari a 2.500 euro, ma ne esiste anche una versione con i7 e meno memoria di bordo acquistabile per 300 euro in meno. Il peso del Major X20 è decisamente ragguardevole: mentre la maggior parte dei suoi analoghi non superano i due chili, questo Medion raggiunge i 2,38 anche se, considerate le specifiche, tale cifra non dovrebbe stupire nessuno. È dotato di uno schermo da 16 pollici con risoluzione di 2560×1600 pixel, un taglio molto gradevole. Non solo le immagini restituite possiedono un dettaglio invidiabile, e lo si nota soprattutto in fase di gioco, ma anche un’eccellente visione d’insieme, tanto per la sua declinazione ludica quanto per qualsiasi altra applicazione. I 1600 pixel di altezza consentono, ad esempio, di scorrere meglio una pagina web o un file Excel. Il pannello IPS dell’Erazer ha una frequenza di aggiornamento di 240Hz che, secondo gli standard, dovrebbe coprire l’intera gamma di colori sRGB e avere una luminosità di 350 nits. Questo fa sì che lo schermo si presti a molti utilizzi diversi.
Erazer Major X20: una solida carrozzeria…
Di seguito sono riportate le specifiche dell’Erazer Major X20 che abbiamo testato:
- Processore: Intel Core i9-13900HX
- Core/thread: 24 (8E + 16P) / 32 thread
- Frequenza massima di clock: 5GHz
- GPU: NVIDIA GeForce RTX 4070 Laptop GPU – 8 GB VRAM
- RAM: 2 x 16 GB DDR5-4800
- SSD: Phison E18 1TB
- Wi-Fi: Intel Wi-Fi 6 AX211
- Ethernet: Realtek 2,5Gbit/s
- Schermo: 16 pollici, Full HD, 2560×1600 pixel, IPS, opaco, 240Hz
- USB-C: 1 x Thunderbolt4
- USB-A: 3 x 5Gbit /s
- HDMI: Sì
- Webcam: 2 megapixel
- Peso: 2,38 kg
- Batteria: 80Wh
- Sistema operativo: Windows 11
In totale, questo portatile offre ben tre porte USB-A, tutte con una velocità massima di 5Gbit/s, perciò non importa se le sfruttiamo per collegare chiavette USB o altri dispositivi. Sul lato sinistro sono state collocate le connessioni audio, due ingressi separati per cuffie e microfono. A destra, oltre due delle connessioni USB, trova spazio anche un vero e proprio lettore di schede di memoria SD. L’ingresso per la rete fissa e l’HDMI sono posizionate sul retro, così come la Thunderbolt 4. Durante il nostro test abbiamo tuttavia riscontrato alcuni problemi con quest’ultima, che non è riuscita a riconoscere l’unità SSD esterna LaCie Rugged Mini: pur essendo un dispositivo Thunderbolt 3, ci saremmo attesi che la retrocompatibilità della tecnologia ne garantisse l’utilizzo, cosa che purtroppo non si è verificata. Il layout della tastiera con retroilluminazione RGB è molto ben implementato, e la scelta di inserire dei tasti freccia di grandi dimensioni è davvero apprezzabile, anche se sono completamente integrati nella tastiera e quindi non hanno un proprio posto specifico. Una volta che ci si abitua, la tastiera funziona comunque benissimo, in quanto si basa su ottimi interruttori Cherry MX a basso profilo. La tecnologia di rete del portatile è ben strutturata: Medion ha integrato un chip di rete fisso Realtek da 2,5 gigabit e un adattatore Intel per il Wi-Fi 6E. La webcam full HD è in grado di effettuare il login con il proprio volto tramite Windows Hello e cattura immagini non proprio nitidissime ma comunque funzionali.
Il processore montato all’interno è un Intel Core i9-13900HX, facente parte della famiglia Raptor Lake di Intel, che può vantare la bellezza di 24 core, 8 veloci core P e 16 core E. Questo chip è in grado di lavorare contemporaneamente su non meno di 32 thread e la velocità massima di clock è di ben 5,4 GHz, mentre la potenza assorbita arriva fino a 157 watt. La RTX 4070 installata conta 4608 core CUDA e dispone di 8 GB di memoria, che offrono una larghezza di banda di 256,03 GB/s tramite un bus a 128 bit. Il produttore ha installato un SSD da 1 TB, un disco non di marca con un controller Phison E18 che si collega al processore con una connessione PCI Express 4.0×4. All’interno dello chassis c’è spazio per una seconda unità SSD, piuttosto comodo considerando il forte calo recente dei prezzi delle unità SSD. Inoltre, in questa configurazione troverete 32 GB di RAM, una quantità più che sufficiente per quasi tutte le attività immaginabili. La memoria è distribuita su due moduli DDR5-4800 che possono essere sostituiti se necessario. Il lato negativo del prodotto, tuttavia, è che l’hardware integrato richiede un grande quantitativo di elettricità, pertanto più che un “computer portatile” sarebbe quasi corretto definirlo un “computer trasportabile con schermo incorporato”. Come evidenziato dai benchmark di PCMark 10, se sottoposto ad attività intensive la carica arriva a durare appena un’ora e tre quarti d’ora, dunque è necessario portarsi sempre dietro l’adattatore che pesa circa un chilo.
…e un fantastico motore
La prova della RTX 4070 con A Plague Tale: Requiem, mantenendo ray tracing e dettagli a Ultra, ha restituito una soddisfacente media di 133.53 fps con una risoluzione di 1080p, mentre a 2560×1600 i frame scendono a 64.29. Il sontuoso titolo firmato Asobo si è rivelato uno dei più ostici da ottimizzare nell’attuale generazione, perciò il risultato complessivo è oltremodo lodevole. Forza Horizon 5 è invece un gioco calibrato molto meglio, e consente di gareggiare con molti dettagli sullo schermo e il solito Ray-tracing abilitato, attestandosi su una media di 141.17 fps a 1080p e di 67.97 a 2560×1600, con un tempo medio dei fotogrammi di soli 3.73ms. Per finire, l’adrenalinico Hi-Fi RUSH di Tango Gameworks ci ha regalato grandi soddisfazioni malgrado la continua e frenetica successione di immagini a video, raggiungendo l’invidiabile traguardo dei 226 fps con dettagli a Ultra e risoluzione 2560×1600, una gioia tanto per le orecchie quanto per gli occhi. A tal proposito, lo schermo del Major X20 sembra funzionare benone secondo le misurazioni: la deviazione è un po’ troppo ampia per definirla perfetta, ma riesce comunque a coprire la quasi totalità dello spettro sRGB. È sorprendente che le misurazioni con Calman Ultimate mostrino che il display sia addirittura più brillante di quanto promesso da Medion stessa, dato che l’azienda dichiara una luminosità di 350 nits, mentre noi ne abbiamo misurati 416.
Messo a paragone con altri suoi simili, a parità di processore, è importante sottolineare come il notebook Erazer risulti più performante di modelli che montano una tipologia di CPU molto simile, quale ad esempio l’MSI Stealth GS77 dotato di un i9 della linea Alder Lake. Il trittico di test Night Raid, Fire Strike e Time Spy hanno restituito performance inferiori solo ai laptop Razer e Asus di fascia più alta, e incredibilmente il primo, progettato per mettere alla prova la validità delle schede grafiche integrate, ha sancito la superiorità del Major X20 anche nei confronti del ben più costoso Blade 18. Anche Cinebench R23 e la sua suite di valutazione su grafica, animazione, modellazione e rendering, impiegata di solito per giudicare le capacità delle workstation dedicate al cinema tridimensionale, stabilisce che la nuova generazione di processori Intel è di gran lunga più potente rispetto ai predecessori. Per concludere, le prestazioni complessive misurate da PCMark 10 suddivise nei classici gruppi Fondamentali, Produttività, Creazione di Contenuti e Gioco avvicinano moltissimo la proposta Medion ai rivali più dispendiosi, confermandone la bontà derivante dal giusto compromesso tra prezzo di mercato e componentistica interna.
L’Erazer Major X20 è un portatile decisamente valido. Grazie alla combinazione di una scheda video RTX 4070 con l’Intel Core i9 della famiglia Raptor Lake, ci troviamo davanti a una macchina che riesce a fornire prestazioni di gioco encomiabili in quasi ogni frangente, e nei casi peggiori la colpa non è nemmeno attribuibile all’hardware quanto più alla difficile ottimizzazione che svariati titoli moderni hanno purtroppo ricevuto. Per il resto, la dotazione dell’X20 risulta ottima, 32 GB di RAM sono più che sufficienti per ogni tipo di lavoro e lo spazio di archiviazione da 1 TB potrebbe essere limitante in certi casi, soprattutto considerata l’occupazione media dei giochi più recenti, ma per fortuna è possibile aggiungere un’unità SSD supplementare senza problemi. Lo schermo sfoggia una buona quantità di pixel ed è abbastanza luminoso, peccato soltanto per la durata della batteria non eccezionale e per il peso notevole, che ne limita parecchio la portabilità a cuor leggero.