Synced

Synced Recensione: un free-to-play che non eccelle troppo

Il mercato dei free-to-play offre attualmente una ricca offerta, specialmente per quanto riguarda il launcher di Valve, ossia Steam, dove diversi sviluppatori hanno reso disponibili alcuni videogiochi interessanti e che nel corso del tempo hanno saputo dare un’ottima qualità e quantità di contenuti offerti. Oppure si potrebbe anche parlare di opere le quali hanno lasciato una macchia indelebile sul mercato: mi sto riferendo a produzioni come Genshin Impact e Honkai Star Rail, entrambi gatcha-game i quali hanno riscosso e continuano ad ottenere un successo quasi planetario, grazie ai mille appassionati in giro delle proprietà intellettuali targati Hoyoverse. In questi giorni, NExT Studios e Level Infinite, dopo aver dato la possibilità ai giocatori attraverso una fase di testing in beta, hanno pubblicato Steam Synced, TPS con elementi rogue-lite e con modalità sia PvE che PvP. Siete curiosi di saperne di più su questa produzione free-to-play? Eccovi il nostro giudizio. Buona Lettura!

Synced: una storia quasi inesistente

Prima di partire dagli elementi più importanti di Synced, parliamo del background narrativo del videogioco. L’opera ci presenta un mondo quasi apocalittico, dove l’umanità deve combattere contro degli esseri chiamati Nani e che sono i diretti responsabili della distruzione dell’umanità, ma non tutto è perduto: una squadra con abilità peculiari e addirittura in grado di “addomesticare” uno degli esseri appena citati si rivelerà essere l’ultima speranza. Ecco, già notiamo che la trama ha un pessimo livello di scrittura, partendo dai classici cliché già visti e rivisiti in dozzine di giochi, ma su quest’ultimo punto sembra che allo sviluppatore non sia importato particolarmente durante la rifinitura della narrativa. Del resto, come già detto in precedenza, la storia nel videogioco funge solamente da background a quello che poi sarà l’esperienza definitiva. Sicuramente una delle novità più interessanti risiede nella tipologie delle classi o eroi da scegliere. Il giocatore, già all’inizio del gioco, potrà sceglierne ben 3, ossia Croupier, Glory e Dr.Stone, ognuna delle quali vanta diverse abilità.

Seppur da un lato questo è uno degli elementi più interessanti dell’opera, dall’altro sono rimasto molto deluso dalle skill in possesso dei personaggi poiché mi sarei immaginato molte più skill interessanti, invece, purtroppo, si sono rivelate modestamente poche ma con le proprie utilità funzionali per il gameplay. Prima di andare oltre, ho riscontrato un problema non di poco conto in Synced che risiede prettamente nella politica delle microtransazioni, facendo sfociare la produzione in uno degli elementi più odiati dai giocatori, ossia quei videogiochi Pay-to-win che rovinano l’esperienza di gioco a chi non vuole spendere un centesimo, dando invece vantaggi a chi investe il proprio denaro per sbloccare oggetti che possono migliorare la vita in-game. Ad esempio, uno dei tanti aspetti negativi è lo shop legato agli altri eroi, tralasciando il fatto che un altro eroe si potrà sbloccare al secondo giorno d’accesso, gli altri bisognerà sbloccarli pagando la valuta in-game o giocando tante ore sfociando nel classico grinding. Ricordo anche che in Synced è presente una componente PvP e sapere che ci sono diversi giocatori i quali possono prevalere su altri sotto proprio per avere questa tipologia di vantaggio rappresenta obiettivamente un difetto da non sottovalutare.

Synced: companion e gameplay

Uno degli elementi ponderanti di Synced risiede sicuramente nel reclutare un proprio compagno ma non nel modo che intendete voi: nelle varie sessioni ci saranno diversi Nani più resistenti di altri e abbattendoli potremo interagire con loro premendo il tasto “azione” e in quell’istante partirà un’animazione che, una volta conclusa l’operazione, ci permetterà di ottenere il nostro alleato guidato dall’IA. Diciamo che l’idea di un alleato al nostro fianco non è per nulla male, peccato però che non sia stata sfruttata in modo particolarmente adeguato dagli sviluppatori, dato che potremo solamente impartirgli due comandi dopodiché farà tutto in automatico. Una feature che però mi ha colpito in positivo su quest’ultimi risiede nella loro varietà perché, esattamente come le classi citate in precedenza, anche i companion potranno essere di diverso tipo: ad esempio troviamo il Distruttore che sarà in grado di fare da scudo al giocatore o l’Artigliere, dotato di un’arma capace di infliggere danni ingenti sui nemici. Ora, dato che abbiamo snocciolato qualche elemento nel gameplay, direi di andare ancora più in profondità. Synced è un TPS con elementi rogue-lite e devo ammettere che l’insieme delle cose non è affatto male, seppur mi sarei aspettato un gunplay più incoraggiante e stimolante, perché sì, anche qui abbiamo un’altra lacuna nella produzione targata NExt Studios. Infatti nel corso delle mie sessioni ho avuto la percezione di star giocando ad uno sparatutto mediocre su smartphone e tablet, seppur devo constatare che il titolo non pecca affatto quando si parla di freneticità degli scontri e i nemici sono parecchio numerosi nelle varie missioni. Il gioco, lato shooting, come detto, è un TPS che può trasformarsi in un FPS per dare modo ai player di essere più precisi quando ci si trova in fase di mira con la propria bocca da fuoco, anche se, in Synced ci sono (ovviamente) anche delle armi corpo a corpo. Purtroppo quest’ultimi elementi non migliorano troppo la situazione del titolo lato game design ma, seppur lo shooting possa fare storcere il naso, diciamo che tutto sommato è sufficiente.

Proseguendo nelle varie sessioni, in alcune situazioni ci verranno assegnati dei punti che potremo spendere per migliorare il nostro personaggio e il companion al nostro fianco creando delle vere e proprie build utili per sconfiggere rapidamente i nemici oppure infliggere danni ingenti. Questa sorta di capsule forniscono diverse opzioni e daranno un boost niente male al personaggio e ai nostri alleati virtuali, in modo tale da essere sempre pronti per fronteggiare qualsiasi ostacolo. Dopo aver completato la missione principale, il giocatore viene immediatamente catapultato all’interno dell’hub social, all’interno del quale potrà girovagare a proprio piacimento per esplorare ogni singolo angolo e interagire con gli NPC presenti nella mappa, dato che ognuno avrà una propria funzione peculiare. Detto ciò, una cosa che ho notato sin da subito una volta esplorata l’intera zona è la relativa progressione delle armi. Devo essere sincero: la personalizzazione mi ha ricordato troppo l’armaiolo degli ultimi capitoli inerenti alla saga di Call of Duty, con la possibilità di cambiare alcuni accessori della propria bocca da fuoco come ottica, canna, calcio e così via. Una trovata molto gradevole e amichevole, peccato se non fosse per una progressione molto lenta che influisce negativamente e costringe il giocatore a diverse sessioni di grinding con ogni singola arma.

Synced: DLSS 3 e Ray-Tracing

Seppur ci siano una serie di difetti all’interno della produzione, quello che però mi ha lasciato soddisfatto è il comparto grafico del gioco insieme ad una buona ottimizzazione. Ma le sorprese non finiscono qui, perché abbiamo diverse tecnologie di upscaling che sarà possibile adottare ma, cosa più importante, all’interno del gioco troveremo difatti il DLSS 3 o Frame Generator. Questo, in poche parole, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale permetterà agli utenti di aumentare le prestazioni del gioco senza rinunciare alla qualità visiva del gioco che si presenta in maniera piuttosto ottimale. Anche il Ray-Tracing funge un ruolo molto importante in esso, seppur molte volte sarebbe preferibile in questa tipologia di giochi disattivarlo data l’alta freneticità di Synced, ma ho voluto ugualmente lasciarlo attivato non solo per beneficiare della tecnologia ma per vedere come si comporta anche il frame rate del titolo. Ebbene, dati alla mano, il gioco andava in media a 120 fps con una Nvidia GeForce RTX 4070 accoppiata ad un processore Intel Core I5-13600K, dando una fluidità senza precedenti in un titolo come questo dimostrando le potenzialità del DLSS 3, ora aggiornato alla versione 3.5, il quale garantisce una qualità ancora maggiore per i videogiochi che sfruttano il Ray-Tracing e rivelandosi una delle tecnologie più all’avanguardia per quanto riguarda il gaming su PC. Insomma, sotto questo punto di vista non ci si può lamentare.

Piattaforme: PC

Sviluppatore: NExT Studios

Publisher: Level Infinite

Synced al momento soffre di una serie di problematiche che non possono essere ignorate. La natura free-to-play del gioco rovina l’esperienza di gioco ad alcuni player grazie alla presenza di elementi pay-to-win per non parlare di un gameplay che, seppur non sia del tutto da condannare, ci si sarebbe aspettato di più con un gunplay che non riesce ad essere stimolante e divertente e con una progressione delle armi molto lenta. Ottima anche l’idea di inserire i companion e di varie tipologie, peccato che quest’ultimi non sono stati implementati perfettamente. Le varie sessioni però sono molto interessanti con un senso di crescita del personaggio in ogni partita e con un comparto tecnico che riesce su PC a mostrare i muscoli grazie alla tecnologie come il DLSS 3 e Ray-Tracing. Insomma, un lancio che è appena sufficiente, ma in futuro chissà…

Appassionato di videogiochi all'eta di 4 anni. Mattia entra nel fantastico mondo del gaming durante l'anno 2001 quando per la prima volta provò il suo primo gioco di strategia Empire Earth, da quel momento in poi non abbandonò più i videogiochi. Sempre in cerca di generi come Fps, Tps, RPG e platform, ma non si fa scrupoli per provare ogni tipo di videogioco.