Hellsweeper VR Recensione: il mestiere dell’ammazza demoni, ma con un visore!

Tra le tante realtà che si occupano di videogiochi in VR troviamo Vertigo Games. L’azienda statunitense non è una sconosciuta: sulle pagine virtuali di GamesVillage ci siamo infatti già occupati di diversi loro gioco tra cui, sia prodotti in prima persona (come The 7th Guest), sia quando la società ha ricoperto il ruolo di editore (come nel caso di Toss!). E l’appuntamento di oggi non fa eccezione: esattamente come nelle ultime settimane, siamo di nuovo qui a raccontarvi un gioco prodotto da Vertigo Games, ma che a differenza del precedente (un simpatico platformer), nasconde degli incubi veri e propri. Stiamo parlando di Hellsweeper VR, gioco ideato dal team di sviluppo Mixed Realms, che all’attivo ha diversi titoli per la realtà virtuale. Descritto dagli stessi sviluppatori come un rogue-like che fa del combattimento il suo vero e proprio tallone di forza, abbiamo passato qualche ora in compagnia di Hellsweeper VR e del suo inferno, terrificante ma allo stesso tempo divertente e in grado di farci divertire. Scoprite di più sul nuovo gioco per la realtà virtuale nella nostra recensione.

Ordine e tranquillità, serviti con la spada

Descrivere Hellsweeper VR non è un’operazione semplice. Come abbiamo accennato poco sopra, il gioco è un vero e proprio roguelike, ma a differenza di altri esponenti del genere la visuale e tutto è incentrato sul combattimento. Le premesse sono d’altronde molto semplici: nei panni di un misterioso guerriero, guidati da un calabrone, siamo chiamati a ristabilire ordine e calma nell’aldilà infernale. Il tutto, ovviamente, impugnando diverse armi e diversi poteri.

Non si tratta di un gioco che fa della storia il suo punto di forza. Più che altro, come avviene molto spesso, il ruolo creato dagli sviluppatori (così come il mondo di gioco) sono solamente un pretesto per metterci nelle mani un gameplay funzionale e divertente. In Hellsweeper VR infatti ci si muove e ci si muove tanto, con diverse opzioni per un combat system che funziona (almeno sulla carta, ma ci torneremo dopo) e con una libertà di movimento che ci ha dato veramente tante soddisfazioni. E non poteva essere da meno: d’altronde il gioco è prodotto dagli stessi sviluppatori di Sairento VR, titolo che ha debuttato nel 2018 e che ci ha messo nei panni di un cyber ninja armato fino ai denti. Ed è proprio da questa base che Mixed Realms è partita per poi espandere la sua tecnica, offrendo dunque un gioco decisamente simile nelle intenzioni ma con una serie di miglioramenti tangibili a tutti e in grado di offrire un importante livello di sfida (almeno secondo gli sviluppatori) anche a chi è già navigato per quanto riguarda la realtà virtuale.

Hellsweeper VR, creare chaos all’inferno non è mai stato così divertente

Dopo un brevissimo prologo, Hellsweeper VR ci mette fin da subito al centro dell’azione. Il titolo ha un game design abbastanza semplice: all’inizio di ogni livello e per sconfiggere ogni orda di nemici, è necessario recuperare alcune pietre del potere che ci permettono di entrare in contatto con armi bianche, pistole e poteri. Da qui il giocatore è chiamato a combinare in maniera sapiente le varie abilità e i vari strumenti di morte per poter falciare i nemici e proseguire. Detto così il gioco sembra essere molto banale, ma in realtà dietro si nasconde un sistema di movimento decisamente impressionante, in grado di farci correre sui muri, effettuare salti tripli e scivolate. Tutti questi elementi vanno necessariamente combinati insieme per poter riuscire a ottenere il massimo dall’esperienza VR del gioco e che arrivano, come abbiamo detto poco sopra, proprio da Sariento VR. Attenzione però a cadere nell’errore che si tratti di una sorta di sequel spirituale: Hellsweeper VR resta un gioco con un animo proprio ed è semplicemente un’evoluzione e l’affinazione delle tecniche di sviluppo.

A livello di gameplay gli amanti degli action in prima persona troveranno pane per i loro denti. Il titolo di Mixed Realms è infatti in grado di donare tanta soddisfazione: i comandi sono reattivi e utilizzare i vari poteri e le armi permette di creare un sapiente mix di morte e distruzione. Il gioco però non si limita a questo e introduce anche un piccolo ma corposo aspetto di personalizzazione del personaggio, oltre che un sistema di livellamento che permette di migliorare l’esperienza con alcuni bonus. Un game design lineare e semplice, dove la maggior parte del lavoro è incentrato proprio sull’esperienza di combattimento e di gameplay, che resta sicuramente una delle migliori che abbiamo mai provato su VR.

L’inferno è anche bello da vedere, ma un po’ pericoloso

Oltre a un gameplay che funziona, l’aspetto tecnico di Hellsweeper VR non è da sottovalutare. Abbiamo provato il gioco su Meta Quest 2, installandolo nativamente sul visore. Il gioco presenta un comparto grafico di tutto rispetto, a cui ovviamente si aggiunge un sonoro di ottima fattura. La presenza di elementi gore (come per esempio smembramenti dei nemici) aggiunge un tocco in più e si combina ovviamente in maniera perfetta con l’ambientazione di gioco. C’è però un lato negativo dell’esperienza, che rischia di compromettere le vostre partite in maniera irreversibile, ovvero il motion-sickness.

Per quanto il livello di difficoltà del gioco e la sua brutalità offrano un livello di sfida sicuramente interessante e rendano il titolo decisamente interessante, per tutte le ore di gioco in cui abbiamo vestito i panni dell’eroe abbiamo avvertito un forte senso di nausea. Questo però è estremamente soggettivo: è la prima volta, infatti, che chi recensisce un gioco per VR prova questo genere di sensazione. Ed è anche la prima volta, però, che si trova davanti a un action-game così frenetico. Insomma, non una questione di gusti, ma più (con molta probabilità) un problema riguardante come ognuno di noi affronta la realtà virtuale e come reagisce davanti a certi prodotti, forse un po’ troppo frenetici per i gusti e per la sopportazione di ognuno di noi.

Nonostante ciò, il gioco è comunque offuscato da alcuni suoi difetti, in primis quello proprio riguardante il movimento. La levetta che consente di ruotare la visuale, per esempio, sembra muoversi fin troppo velocemente rispetto a quanto eravamo abituati in passato in altri giochi, così come alcune meccaniche di gioco (come per esempio il trattenere oggetti con l’abilità sollevamento) sembrano poco ispirate e decisamente complesse. I puzzle che ogni tanto incontriamo, infine, sembrano più essere un filler che una meccanica vera e propria. Appare chiaro, dunque, che la maggior parte delle risorse siano state destinate alla creazione di un gioco puramente action e che sotto quell’aspetto funziona in maniera incredibile. Piccoli difetti che non minano il nostro giudizio, ma che aiutano a scremare chi volesse entrare in contatto con il gioco.

Piattaforme: Meta Quest 2, SteamVR, PlayStation VR2

Sviluppatore: Mixed Realms

Publisher: Vertigo Games

Hellsweeper VR è probabilmente il miglior acquisto per chiunque stia cercando un’esperienza per la realtà virtuale fatta di frenesia, combattimenti all’ultimo sangue e tanta libertà di movimento. Se avete giocato Sariento VR sapete già cosa aspettarvi, con le dovute modifiche e i dovuti miglioramenti di un team di sviluppo che si è evoluto e ha migliorato i vari aspetti. Se ammazzare demoni e creature con armi e poteri è sempre stato il vostro sogno videoludico segreto, allora preparare i visori, perché a breve si andrà a caccia. Infine, una piccola nota: non abbiamo avuto modo di provare la modalità Co-Op, quindi la nostra recensione è basata interamente sul test del single player.

Alessandro muove i primi passi nei videogiochi grazie a Crash Bandicoot 2 e The Curse of Monkey Island. Il suo genere preferito restano le avventure grafiche e narrative ma ama anche gli sportivi come ad esempio FIFA (dove comunque non sarà mai bravo quanto vorrebbe). Nel tempo libero impreca per i risultati dell'Inter, legge e suona la chitarra