Corsair K70 Core

Corsair K70 CORE Recensione: una tastiera entry-level da battaglia

Come tutti i giocatori più assidui dovrebbero sapere, Corsair è da anni sinonimo di prodotti di qualità encomiabile che tuttavia richiedono un certo investimento economico per essere fruiti. L’annuncio di un nuovo modello economico che sarebbe andato ad aggiungersi alla linea di tastiere da gaming K70 è stato pertanto recepito dagli entusiasti con una miscela di curiosità e apprensione, incerti se le scelte operate per contenere il prezzo li avrebbero costretti ad accettare qualche compromesso di troppo. Ebbene, dopo qualche settimana di utilizzo intensivo, sia per fini ludici che lavorativi, possiamo confermarvi che l’approccio di Corsair mirato a fornire la loro competenza tecnologica per tutte le tasche si è rivelato quanto mai riuscito e che, al netto di qualche rinuncia comunque accettabile, la K70 CORE potrebbe candidarsi a pieni voti per diventare la vostra tastiera di riferimento.

Corsair K70 CoreCorsair K70 CORE: estetica basilare, funzionalità di lusso

Partiamo col dire che la Corsair K70 CORE monta gli oramai rinomati interruttori meccanici pre-lubrificati Linear Red, sviluppati dalla stessa compagnia californiana ed assemblati nei loro stabilimenti cinesi di Taiwan, che vantano un’invidiabile durata certificata di 70 milioni di pressioni e forniscono un feedback di digitazione straordinariamente fluido. Unico difetto rilevabile è che la lubrificazione sembra distribuita in maniera non proprio uniforme, ed alcuni tasti presentano occasionalmente qualche fenomeno di chattering, ossia la registrazione multipla di una singola pigiatura che può provocare alla ripetizione indesiderata di una lettera, pertanto è consigliabile intervenire sul ritardo di battuta in qualche modo, ad esempio utilizzando un tool esterno. La tastiera possiede inoltre un design a doppio strato fonoassorbente che garantisce un riscontro di pressione confortevole, e dispone di un ricco assortimento di funzioni avanzate, in buona parte finalizzabili mediante il software proprietario iCUE, grazie al quale saremo in grado di regolare gli effetti luminosi RGB dinamici nonché i propositi sia della manopola che del pulsante multifunzione personalizzabili, tutte configurazioni che potremo comodamente archiviare all’interno di una memoria integrata che conserva fino a 5 profili utente, richiamabili all’occorrenza anche senza servirsi di iCUE con una semplice combinazione di tasti (FN + F2).

Insomma, come suggerisce il nome, la Corsair K70 CORE si concentra sulla sostanza e sulla praticità, ma senza dimenticare lo stile e gli standard elevati che da sempre contraddistinguono questo marchio. Senza alcun dubbio, l’impatto visivo fa la differenza, considerando anche un’importante sensazione tattile: una tastiera meccanica, infatti, si percepisce usandola e non solo guardandola. Ma, in ogni caso, l’aspetto esteriore del prodotto non delude e, sebbene manchi delle classiche rifiniture frontali presenti su modelli di fascia più alta come la MK.2 e la PRO, il retro ospita comunque una riconoscibile calcografia del brand e il profilo complessivo denota qualità e robustezza, due fattori sicuramente da non sottovalutare quando parliamo di periferiche a basso budget. Tutto ciò, unito all’effetto di “morbidezza” restituito dalla pressione dei tasti, diretta conseguenza dei materiali e della composizione utilizzati in fase di assemblaggio, rende la digitazione naturale e scorrevole, in netto contrasto con il suono duro e pesante delle classiche tastiere meccaniche RGB presenti sul mercato.

Corsair K70 CoreVersatilità innata per i giocatori più eclettici

La sensazione che si percepisce, avendola tra le mani, è quello di trovarsi di fronte a un prodotto premium, nonostante il prezzo d’ingresso della tastiera sia fissato a 99,99 euro qui in Europa. In alto a destra, come accennato, campeggia un pratico pomello in plastica zigrinata con tre inserti colorati: la poliedrica rotella è programmabile e permette un generoso quantitativo di abbinamenti applicabili tramite iCUE, i più utilizzati tra i quali saranno senz’altro la regolazione del volume ed il caricamento dei profili predefiniti per scrittura, gioco e altro, da costruire mappando tasto per tasto in base alle proprie esigenze. E non è tutto: sempre grazie al pomolo e al pratico tasto per il software Corsair collocato alla sua sinistra, è possibile richiamare il sistema “al volo” e scegliere di personalizzarlo al massimo, a seconda delle funzionalità che la situazione del momento richiede. Tutto è stato pensato a completo vantaggio del giocatore, che si sente così posto subito al centro dell’attenzione senza doversi abituare a scomode mescolanze di pulsanti o programmi dedicati per tarare al meglio l’operatività del dispositivo. Inoltre, anche se il modello da noi testato non ne aveva uno a disposizione, è possibile acquistarne una versione con poggia-polsi magnetico incluso per aumentare l’ergonomia, aggiungendo solo una manciata di euro in più o comprando l’accessorio a parte.

Corsair K70 CoreMa come si fa a realizzare un prodotto di così alto livello mantenendo al contempo i costi al minimo? Ebbene, la K70 CORE è realizzata in alluminio e plastica di alta qualità per i tasti, con un sistema di ammortizzazione interna che ne consente la semi-indistruttibilità anche se sottoposta a forti pressioni: vi assicuriamo che, nel corso del nostro periodo di prova, l’abbiamo maltrattata parecchio e a più riprese con ogni tipo di programma, sia ludico che professionale, ma lei è riuscita ad uscirne sempre indenne. La base in alluminio, che consente l’applicazione del suddetto poggia-polsi, ospita all’interno 7 strati di elementi diversi che culminano nei due livelli di EVA espansa, il copolimero di etilene vinil acetato caratterizzato da una buona lucentezza, capace di resistere a basse temperature, raggi UV, deformazione da stress e dotato di parziale impermeabilità. A completamento del tutto, un notevole sistema di illuminazione RGB che, come su tutti i prodotti Corsair, non delude mai.

Abbiamo già menzionato l’essenzialità delle rifiniture estetiche, ma è doveroso rammentare anche la mancanza di porte USB per il collegamento di qualsivoglia periferica esterna e la cablatura fisica che non consente al filo di essere separato dalla tastiera vera e propria, un dettaglio che potrebbe rappresentare un problema qualora quest’ultimo iniziasse a non funzionare più come si deve. Tolte le summenzionate magagne, è arduo contestare il livello di personalizzazione offerto da questa tastiera. Grazie all’impiego di iCUE, abbiamo potuto registrare macro per le attività di gioco e non, funzionalità che tornano utili anche in contesti lavorativi, come pure scaricare e provare diversi schemi di illuminazione che qui prendono il nome appropriato di murales. Se il sistema supporta altri componenti RGB Corsair, molti dei profili disponibili si estendono anche a questi, consentendo di applicare dei pattern avanzati di sincronizzazione con il minimo sforzo.

Corsair K70 CoreIn conclusione, la prima tastiera Corsair disponibile ad un prezzo più che competitivo ci ha sorpresi positivamente, e non poco. La K70 CORE non è soltanto gradevole alla vista e al tatto ma è anche tremendamente funzionale, al punto che il riscontro meccanico durante la digitazione risulta tanto piacevole quanto silenzioso, permettendone l’utilizzo anche in ambienti affollati senza timore di disturbare. Durante il gioco, la periferica tira fuori tutta la grinta necessaria e regala soddisfazioni che non hanno nulla da invidiare alle sue sorelle di fascia più elevata. Al netto di qualche inevitabile compromesso, si tratta perciò di un ottimo prodotto dal rapporto qualità/prezzo eccellente e sbilanciato di misura verso il primo.

Gioca da quando ha messo per la prima volta gli occhi sul suo Commodore 64 e da allora fa poco altro, nonostante porti avanti un lavoro di facciata per procurarsi il cibo. Per lui i giochi si dividono in due grandi categorie: belli e brutti. Prima che iniziasse a sfogliare le riviste del settore erano tutti belli, in realtà, poi gli è stato insegnato che non poteva divertirsi anche con certe ciofeche invereconde. A quel punto, ha smesso di leggere.