Call of Duty Modern Warfare 3 Recensione: un capitolo non troppo convincente

Finalmente ci siamo: è giunto il giorno della recensione per Call of Duty Modern Warfare 3, nuovo capitolo della serie disponibile attualmente sugli scaffali dei negozi per PC, Xbox One, Xbox Series X/S, PlayStation 4 e PlayStation 5. Nei giorni scorsi vi abbiamo già condiviso il provato dedicato della campagna del titolo, resa giocabile una settimana prima dell’uscita ufficiale grazie all’Accesso Anticipato a tutti coloro che avevano effettuato il pre-order. Seppur abbiamo già testato la campagna, affermando che si tratta di una delle campagne peggiori di sempre, è arrivato il fatidico momento di trarre le conclusioni finali sulle altre modalità di gioco, ossia del Multiplayer e della modalità Zombie, con quest’ultima presentava delle premesse molto interessanti. Per quanto riguarda la ricezione della community di questo Call of Duty Modern Warfare 3, numerosi giocatori hanno criticato la produzione targata Infinity Ward, Treyarch, Sledgehammer Games e pubblicata da Activision, i quali hanno fatto dei review bombing sull’opera, oramai divenuti quasi una quotidianità per tutte le uscite più importanti di questi ultimi tempi. Ma la domanda che ci poniamo in questo momento è la seguente: Call of Duty Modern Warfare 3 è così terribile come viene descritto da diversi player? Per rispondere al seguente quesito non ci rimane altro che analizzare ogni aspetto del gioco in questa recensione approfondita del gioco. A questo punto, noi non possiamo fare altro che augurarvi buona lettura!

Call of Duty Modern Warfare 3

Call of Duty Modern Warfare 3: un multiplayer divertente, con riserva!

Partiamo con l’analisi del multiplayer di Call of Duty Modern Warfare 3. La modalità si presenta in maniera molto semplice e nostalgica da un certo punto di vista, infatti ritorna l’amato sistema di voti che era stato apprezzato nei capitoli precedenti, e di conseguenza sarà possibile dare il proprio voto alla mappa preferita e vedere gli altri giocatori cosa vorranno giocare. Detto ciò, parliamo sin da subito dell’armaiolo. Diciamo che quest’ultimo non presenta cambiamenti di sorta, al contrario di quanto successo con i vari titoli proposti da quando questa feature è stata implementata sin dal primo capitolo soft-reboot, ossia Call of Duty Modern Warfare. Insomma, i giocatori veterani sicuramente non faranno troppa fatica nella personalizzazione del proprio equipaggiamento e in più, gli sviluppatori hanno rimosso permanentemente la calibrazione delle armi (quest’ultima introdotta invece in Call of Duty Modern Warfare 2), la quale consentiva all’utente di cambiare determinati paramenti della propria bocca da fuoco attraverso gli accessori, come una migliore velocità d’estrazione della arma, un rinculo più gestibile e tanto altro.

Questa scelta da parte dello sviluppatore è stata fatta per rendere il tutto più bilanciato e solido. Parlando invece del gameplay effettivo di Call of Duty Modern Warfare 3, ci sono stati dei cambiamenti rispetto al passato. Se avete avuto modo di approfittare dell’open beta svoltasi qualche tempo fa, si nota immediatamente come il tutto sia stato reso più veloce e frenetico. Questo lo dobbiamo grazie al ritorno delle vecchie meccaniche come lo Slide Cancel e una movimento nettamente migliorato sotto tanti aspetti. Però la domanda da porsi in questo momento è: ma quali sono le novità di questo nuovo capitolo? Ebbene, mi duole pronunciare queste parole, ma le “aggiunte” di questo Call of Duty Modern Warfare 3 sono solamente delle vecchie reintroduzioni dalle produzioni precedenti. Infatti, questo rappresenta uno dei punti negativi della serie, in quanto gli sviluppatori non sono stati in grado di innovare il gameplay del gioco con qualcosa di nuovo. Nonostante ciò, il gameplay si presenta forma smagliante, nonostante avremmo gradito qualche novità in più, perché implementare nuovamente delle meccaniche vecchie purtroppo non ci basta!

Soffermandoci invece sulle modalità, avviando una partita veloce troviamo le classiche Tutti contro Tutti, Deathmatch a Squadre, Cerca e Distruggi, Uccisione Confermata e molte altre ancora. Sicuramente un gradevole ritorno che dimostra come ogni anno quest’ultime siano tra le più giocate della community di Call of Duty. Ovviamente, non manca certamente qualche piccola novità come la modalità Guerra, ma tutto il pacchetto contenutistico lato multiplayer sicuramente non sfigura affatto. Lato server invece sembra che ci sia qualche problema di sorta, con alcune partite in cui mi sono disconnesso, oppure il ping arrivato inespertamente a 300, seppur la mia connessione in quel momento non presentasse alcun tipo di problematica.

Call of Duty Modern Warfare 3

Call of Duty Modern Warfare 3: tante armi e un gunplay solido

Insomma, seppur ci siano stati dei miglioramenti, questi sono veramente piccoli e ci saremmo aspettati delle meccaniche inedite, ma purtroppo non è stato così. Parlando ancora del multiplayer, la cosa che mi ha sorpreso è sicuramente l’arsenale delle armi incredibilmente vasto, perché non solo è disponibile l’equipaggiamento di Call of Duty Modern Warfare 3, ma anche quello già presente nel precedente capitolo. Ad esempio, volete utilizzare un’arma nuova? Potete farlo tranquillamente e potrete anche equipaggiare un accessorio sbloccato in Call of Duty Modern Warfare 2. Gli sviluppatori avevano già affermato in precedenza come i capitoli precedenti fossero connessi tra loro dando una percezione di videogioco live service, e questo senza ombra di dubbio ci lascia decisamente soddisfatti. Le aggiunte nuove in termini di armi sono molto entusiasmanti e danno una sensazione di diversità, quantità e qualità all’interno del multiplayer.

Però, come già dissi precedentemente delle meccaniche precedenti, anche qui rientrano le stesse problematiche da me evidenziate: molti accessori sono vecchi e solo alcuni sono nuovi, feature che mi ha lasciato decisamente deluso e mi sarei aspettato un numero di accessori notevolmente maggiore rispetto a quanto visto in Call of Duty Modern Warfare 2. Per non parlare delle sfide atte a sbloccare alcuni equipaggiamenti nell’armaiolo, perché non tutto l’arsenale potrà essere ottenuto progredendo con i livelli nel Multigiocatore o Zombie, ma bensì bisognerà affrontare delle sfide. Quest’ultime sono in genere 3 al giorno e occorrerà forzatamente farle per sbloccare qualcosa nello specifico. Se da un lato fortunatamente sarà possibile scegliere l’oggetto da sbloccare, dall’altro questo presenta una problematica nella progressione e non capisco perché gli sviluppatori abbiano dovuto pensare ad una soluzione così poco efficace, poiché le sfide certamente non saranno troppo difficili da portare a termine, ma è un qualcosa che sinceramente potrebbe far storcere il naso a molti giocatori.

Call of Duty Modern Warfare 3: mappe e level design

Parlando delle mappe di Call of Duty Modern Warfare 3, sapete che quest’ultime sono presenti sin dall’originale Call of Duty Modern Warfare 2 del lontano 2009. Il fattore nostalgia è sicuramente uno dei lati da non sottovalutare se si vuole accontentare una community, proprio com’è successo in questi ultimi giorni con Fortnite, che grazie a Fortnite OG è stato in grado di attrarre tantissimi giocatori proprio perché sancisce un ritorno alle origini del battle royale. Diciamo che il concetto è lo stesso, ma ci sono state evidenti problematiche dal punto di vista del level design. La problematica principale è relativa ai punti di spawn dei player, i quali erano palesemente glitchati poiché tantissimi di questi rientravano in un punto specifico e per gli avversari era decisamente molto facile eseguire un numero considerevole di uccisioni e far partire le serie di uccisioni. Quest’ultimo è stato elemento di discussione nei primi giorni del lancio, tanto da costringere a Sledgehammer Games a fare un post su X e annunciare la rimozione temporanea delle seguenti mappe: Quarry, Rundown, Karachi e Scrapyard. Questo è anche dovuto ad una scarsa qualità nel level design delle mappe, poiché se una volta poteva andare bene in Call of Duty Modern Warfare 2, in MW3 quest’ultimo rappresenta un ostacolo per il gameplay dato che è stato reso tutto più frenetico e veloce, e di conseguenza qualche cambiamento radicale nelle mappe sarebbe stato saggio da fare in modo tale da rispondere correttamente alle esigenze che richiede il gameplay attuale.

Inoltre, come avevo precedentemente accennato al discorso dei glitch, quello relativo agli spawn non è l’unica problematica visto che se ne sono presentate diverse e non era mai accaduto in un lancio per quanto riguarda il brand dello sparatutto in prima persona. Tra le segnalazioni  della community troviamo la rimozione della torretta telecomandata a causa di un exploit, oppure la situazione legata al ping nella modalità multiplayer Cerca e Distruggi, la quale veniva abusata dai giocatori per colpa di un exploit presente in essa. Insomma, questo Call of Duty Modern Warfare 3 ha portato con sé tutta una serie di problematiche al lancio che sicuramente verranno risolte in questi giorni, ma questa situazione non si è mai verificata nella storia di Call of Duty, ossia ritrovarci con un capitolo al lancio così stracolmo di problemi. Call of Duty Modern Warfare III

Ma è DMZ o Zombie?

Ora, dopo avervi parlato della modalità Multiplayer del titolo, è arrivato il momento di parlare della modalità Zombie. Quest’ultima si presenta in maniera piuttosto interessante e suddivisa in più atti: sarà compito del giocatore proseguire nella modalità! Per poter portarsi avanti gli sviluppatori hanno pensato di piazzare delle sfide ben specifiche, le quali garantiranno con il progredire anche delle ricompense. Dopo aver configurato qualche opzione, mi son ritrovato catapultato in un menù molto simile alla modalità DMZ, in cui sarà possibile scegliere le armi contrabbando. Detto questo, si parte subito con l’azione e veniamo informati dell’operazione in corso dal nostro beniamino Soap MacTavish. Ci vengono dati alcuni dettagli della missione, dopodiché possiamo procedere senza alcun problema insieme ad altri due giocatori trovati grazie al sistema di matchmaking, oppure tramite invito. Tale modalità si svolge all’interno di quella che sarà poi la mappa del nuovo Warzone nella prima stagione a dicembre e, se devo dirla tutta, mi ha ricordato molto Verdansk, la prima mappa del battle royale di Activision e Infinity Ward. Detto ciò, dopo aver esplorato l’area di gioco e fatto fuori qualche zombie, i quali non sono particolarmente ostici, veniamo a conoscenza che ci sono tre aree, suddivise per difficoltà e ovviamente anche per il loot.

Essendo questa la modalità Zombie, ovviamente ci sono alcuni elementi ben noti ai veterani della serie, come i perk Juggernog o l’uccisione degli zombie che porta in dote doppi punti ogni volta che uccideremo dei morti viventi, o ancora l’uccisione istantanea. Ritornano pure i Puck-a-Punch, oggetti che offriranno ai giocatori la possibilità di potenziare le bocche da fuoco e incrementare la potenza delle armi. Sembra tutto rose e fiori, e in parte lo è poiché la modalità proposta, così come il multiplayer, è molto divertente da giocare. Ma ecco che subentra un problema grosso quanto una casa: ma questo è DMZ o Zombie? Perché se da un lato ci sono tante cose che rimandano alla modalità zombie, dall’altra c’è troppa (veramente troppa) somiglianza con DMZ. Infatti questa è la problematica principale della modalità, perché potrei parlarvi del fatto che anche qui ci sono i vari contratti e oggetti da saccheggiare così come accade in DMZ, oppure del fatto che per concludere l’attività dovremmo andare ad estrarre e attendere che tutti i giocatori siano saliti sull’elicottero per porre fine alla sessione. Insomma, c’è troppo DMZ in questo zombie, ma questo è uno dei tanti problemi che affligge tale modalità poiché quest’ultima non presenta minimamente il fattore novità, esattamente come succede nel multiplayer. Non basta solamente avere uno” zombie” open-world per accontentare i giocatori, ma dovrebbero esserci altri presupposti affinché la modalità possa ritenersi un qualcosa di mai visto prima nella serie e, come ho già detto, c’è troppo DMZ in questa modalità. Fortunatamente, il tutto riesce ad essere divertente nonostante l’assenza di novità rilevanti!

Insomma, anche la modalità zombie pecca fortemente di originalità, e in più saranno presenti anche dei mercenari sempre guidati dall’IA, con alcuni di essi saranno pesantemente corazzati e sarà estremamente difficile farli fuori senza alcun potenziamento. In conclusione, non ci sono novità in questo Call of Duty Zombie ed è quello che più mi dispiace poiché la modalità è certamente piacevole da giocare e sarebbe stato molto congeniale se ci fosse stata qualche aggiunta inedita atta ad innovare l’intera componente.

Sviluppatore: Infinity Ward, Sledgehammer Games e Treyarch

Publisher: Activision

Piattaforme: PC, PS4, PS5, Xbox One e Xbox Series X/S

In poche parole, Call of Duty Modern Warfare 3 non è un brutto gioco, anzi, tutt’altro. La modalità Multiplayer, insieme a quella Zombie, sono molto divertenti da giocare e sono sicuro che daranno al giocatore diverse ore di divertimento e intrattenimento grazie anche ad un arsenale molto vasto e vario e la condivisione dell’equipaggiamento di Call of Duty Modern Warfare 2, non è certamente una brutta pensata. Peccato che non ci sia quel pizzico di novità che ci saremo aspettati e questo fa percepire che in realtà questo progetto sia effettivamente partito come una sorta di espansione o DLC di Call of Duty Modern Warfare 2. Non dimenticiamo i numerosi bug e glitch che sono presenti nel multiplayer, forse fino troppi al lancio di questo nuovo capitolo (e sicuramente neanche la modalità Zombie ne sarà esente). Quindi, Call of Duty Modern Warfare 3 rieace a “salvarsi” grazie ad un gameplay molto più veloce e frenetico rispetto al passato presentando alcuni miglioramenti che però non sono sufficienti a far raggiungere al titolo gli standard a cui eravamo abituati.

Appassionato di videogiochi all'eta di 4 anni. Mattia entra nel fantastico mondo del gaming durante l'anno 2001 quando per la prima volta provò il suo primo gioco di strategia Empire Earth, da quel momento in poi non abbandonò più i videogiochi. Sempre in cerca di generi come Fps, Tps, RPG e platform, ma non si fa scrupoli per provare ogni tipo di videogioco.