Bears in Space

Bears in Space Recensione: odissea pelosa nello spazio

Bears In Space si presenta come un avvincente sparatutto in soggettiva, lanciato sul mercato da Ravenscourt in sinergia con Plaion, entrambi riconosciuti per successi come Road 96 e Let’s Sing, e realizzato dalla creatività di Broadside Games. Spesso associamo il genere FPS a colossi come Battlefield e Call of Duty, che hanno segnato un’epoca nel panorama videoludico. Il trailer di gioco di Bears In Space ha fatto il suo debutto nell’ottobre del Realms Deep Event, seguito dalla pubblicazione di una demo in occasione dello Steam Next Fest a febbraio. Questo insolito titolo ci invita in un’avventura stravagante e ricca di risate, conducendoci attraverso una varietà di ambientazioni planetarie, con l’obiettivo di rientrare sul nostro pianeta e salvare i membri di una missione scientifica spaziale, combattendo contro legioni di robot e superando una serie di prove e sfide di ogni tipo.

Bears in Space

Bears in Space: il viaggio che non ti aspetti

Maxwell Atoms, comandante di un’odissea interstellare dedicata all’esplorazione scientifica, si trova alle prese con gli ultimi esemplari studiati: gli abitanti degli Orsini. Al termine di questa avventura, Max spera di ritirarsi in pace. Tuttavia, il meritato riposo dovrà aspettare: una navicella Orsina intercetta la missione e richiede il rilascio dei loro correligionari prigionieri, inclusa l’orsa Beartana, minacciando rappresaglie. Il comandante Atoms si trova davanti a una scelta cruciale: attivare il meccanismo di liberazione degli orsi, un’opzione rischiosa, o optare per il salto iperspaziale, una via di fuga più sicura. La decisione influenzerà il corso del gioco. Un imprevisto fa sì che la coscienza di Atoms si fonda con il corpo di Beartana, costringendoli a sottrarre una capsula di salvataggio per evadere. Il loro scopo è il ritorno sulla Terra, ma per conseguirlo dovranno attraversare la galassia pianeta dopo pianeta.

I giocatori assumono il controllo dell’ibrido uomo-orso, esplorando mondi alieni e affrontando eserciti di automi. Armamenti vari e le abilità marziali di Beartana sono a disposizione per liberare il loro potenziale distruttivo. Le munizioni sono un bene prezioso, ma si possono reperire ricariche durante l’esplorazione. Eliminare i nemici non solo libera il cammino, ma potenzia anche l’arsenale a disposizione, che si evolve con l’uso. Questo permette di scegliere il percorso ottimale verso la navetta successiva e proseguire l’avventura. Ogni livello è un caleidoscopio di sfide: “Risolvi il misterioso delitto”, “Tesoretto” e “Frutta Furiosa”, quest’ultimo uno sfacciato omaggio a Fruit Ninja con un twist robotico, ciascuna con le sue ricompense, e boss epici come il Kraken. Le attività sono variegate: si va dalla pasticceria alla criminologia, dal combattimento divino al cubo-basket, fino alla caccia spettrale. Ogni avventura è popolata da personaggi pittoreschi e bizzarri, ciascuno con una propria narrazione e personalità eccentrica. I giocatori possono contare su Spend-O Vend, il negozio di rifornimento presente in ogni livello, dove i Vic-Point, ottenibili frantumando casse viola lungo il percorso, servono per acquisti essenziali. Al primo incontro, il proprietario dona a Max e Beartana un’arma inedita. I nemici robotici si rivelano avversari degni, guadagnando in astuzia e tecnologia man mano che si procede nel gioco.

Bears in Space

Zampe tra le stelle

L’azione in Bears In Space è caratterizzata da un ritmo incalzante e caotico, con ondate di robot avversari che assalgono senza tregua, lasciando poco margine per la riflessione. Tuttavia, con l’ausilio dei barattoli di miele, Beartana è in grado di assistere il capitano Atoms nell’eliminazione rapida e efficiente di numerosi robot, riducendo al minimo i danni subiti. Il gioco offre quattro livelli di difficoltà, sia per la narrazione che per le sezioni di platform, che influenzano la quantità di danno ricevuto e inflitto. Attraverso la Ruota delle Armi, è possibile selezionare e cambiare l’arsenale a disposizione. I giocatori possono utilizzare l’ambiente dei pianeti esplorati a loro vantaggio, sfruttando nascondigli come cespugli o ripari architettonici per eludere gli attacchi nemici e limitare i danni. Le opzioni di gioco includono una modalità “Ricomparsa” che, in caso di esaurimento dell’energia, permette al personaggio di subire danni e riemergere in un punto vicino all’ultima posizione di gioco, anziché morire. Il sistema di salvataggio automatico consente di riprendere il gioco dall’ultimo punto di controllo, con la possibilità di salvataggi manuali interagendo con il robot incaricato in determinate aree. Per gli appassionati di collezionismo, fumetti e figurine sono disseminati nel gioco da raccogliere.

Su una macchina equipaggiata con Windows 11, Bears In Space si esibisce a 120 fps, offrendo la possibilità di personalizzare i comandi per mouse e tastiera, oltre alla compatibilità con la configurazione standard dei controller PlayStation e Xbox. La difficoltà può essere regolata tramite cursori separati per i danni ricevuti e inflitti, e vi è una modalità platformer semplificata per facilitare il raggiungimento delle piattaforme. La grafica in stile 2.5D è intenzionalmente minimalista, riflettendo la visione degli sviluppatori di creare uno sparatutto in prima persona dal sapore retrò. L’interfaccia utente è essenziale e pratica, mostrando solo le informazioni necessarie per avanzare nell’epopea spaziale. Gli elementi grafici sono ben realizzati sia che rappresentino oggetti, nemici o ambientazioni, nonostante una certa ripetitività in alcuni livelli. Sebbene siano stati notati sporadici errori grafici, questi non compromettono il dinamismo del gioco, che rimane estremamente spassoso e coinvolgente.

Piattaforme: PC

Sviluppatore: Broadside Games

Publisher: Ravenscourt, Plaion

Nel panorama dei FPS, Bears in Space si propone come un candidato illustre, distinguendosi per la sua eccentricità. Nonostante non brilli certo per una narrazione o meccaniche di gioco rivoluzionarie, l’esperienza lascia il giocatore esterrefatto. L’idea di un ibrido uomo-orso preannuncia un’avventura fuori dal comune fin da subito! Unendo un ritmo di gioco impetuoso a una grafica talvolta caotica e colorata, il gioco si rivela un passatempo ideale durante l’attesa di nuove e ben più spettacolari uscite o per colmare l’intervallo prima dell’uscita di un gioco atteso. “Bears in Space” si adatta perfettamente sia ai novizi del genere FPS che agli appassionati in cerca di un’esperienza ludica meno impegnativa e più spontanea, lontana dalle narrazioni intricate e dalle strategie di gioco complesse.