Il nuovo barebone di Shuttle della sua serie XPC si rivolge a coloro che cercano un buon “punto di partenza” con cui costruire un PC di fascia medio-alta, e che al tempo stesso non hanno molto spazio a disposizione (o preferiscono una soluzione dagli ingombri ridotti), magari perché il computer deve trovare spazio in salotto, dove un case tradizionale solitamente non fa una gran bella figura.
DENTRO LA SCATOLA
Nella confezione si trovano, oltre al case, la scheda madre (già montata), l’alimentatore da 300W, il sistema di raffreddamento a heatpipe per il processore, e un po’ di accessori: il cavo di alimentazione, un CD con manualistica e driver, viti varie per montaggio di lettore ottico e hard disk, due cavi Serial ATA e un tubetto di pasta termica per il montaggio della CPU. Come sempre in questo genere di prodotti, a carico dell’utente c’è poi l’acquisto di processore, RAM, hard disk ed eventualmente un lettore ottico e una scheda video.
A tal proposito, vi segnaliamo la pagina ufficiale del sito di Shuttle a cui trovare l’elenco di processori, memoria e schede video supportate per il SH97R6, e quella per i download di BIOS, driver, manuali e utility varie.
BELLO E SOLIDO
Il design del case è molto pulito ed essenziale, di colore nero, senza distaccarsi troppo da quelli della serie XPC, in alluminio anodizzato (molto leggero e dalle ottime capacità di dissipazione termica) e finiture cromate, con pannelli a scomparsa per l’eventuale lettore ottico e le connessioni frontali, che lo rendono perfetto per una collocazione in bella vista. I pannelli di alluminio del case sono piuttosto sottili, e occorre quindi prestare un goccio di attenzione quando si utilizzano, onde evitare di piegarli accidentalmente. L’accesso all’interno del case avviene tramite comode viti da montare e smontare con le dita. Le dimensioni del barebone di Shuttle sono davvero contenute (21,6 x 33,2 x 19,8 cm, per un totale di poco più di 14 litri di capienza utile). All’interno si trova una scheda madre di formato proprietario basata su chipset Intel H97, in grado di alloggiare processori Haswell Intel i3, i5 e i7 con slot LGA1150, con l’unico requisito che l’assorbimento termico non superi i 95 W. Il sistema di raffreddamento della CPU si basa su una struttura a heatpipe sviluppata dalla stessa Shuttle. Il raffreddamento dei componenti interni del case è un aspetto su cui la casa taiwanese ha lavorato molto bene: oltre al già citato heatpipe per il processore, tutti i chip sulla scheda madre sono raffreddati da altri sistemi passivi saldati; la ventola che si occupa di far circolare aria all’interno del case ha poi dimensioni generose, da 92 mm, con il BIOS che si occupa di variarne dinamicamente la velocità in base alle necessità. Il risultato è che il livello di silenziosità è sempre molto buono, una caratteristica che prodotti di questo genere solitamente non possono vantare.
SOTTO IL COFANO
La scheda madre possiede quattro slot per RAM DDR3 a 1600 MHz per un massimo di 32GB, quattro porte SATA 3.0 (6Gb/s), una eSATA e una mSATA, in grado di soddisfare tutte le esigenze di storage in ambito casalingo e ludico. Il case permette di ospitare un lettore ottico nello slot da 5.25″. La scheda video integrata di Intel, oltre al supporto per tre display (due DisplayPort e un HDMI), offre un discreto livello di performance, almeno per l’utilizzo non spinto (film in Full HD, browsing, desktop). Poi, chiaramente, se il videogame è il vostro hobby preferito, la presenza di una scheda video dedicata non è neanche da mettere in discussione; da questo punto di vista, la motherboard è pronta a ospitare una GPU di fascia alta grazie allo slot PCI-Express 3.0 x16. Sempre a tal proposito, è utile ricordare che il SH97R6 monta di serie un alimentatore da 300W più che adeguato per la maggior parte delle soluzioni, ma una scheda video di fascia alta richiede con ogni probabilità l’acquisto a parte dell’alimentatore da 500W, il PC63J, dotato di un secondo cavo PCI-E 6-2pin per l’alimentazione delle schede video più potenti, e che costa 132 €. Sempre tra gli accessori, potrebbe tornare utile il bracket PHD3 per l’installazione di SSD nel case da una decina di euro, e il modulo Wi-Fi WLN-C, che invece costa 29 €. Sul fronte audio, la scheda madre monta un ottimo chipset Realtek ALC892 con supporto audio ad alta definizione su otto canali, con uscite S/PDIF a 16/20/24 bit.
Particolarmente ricca di connessioni e uscite la scheda madre: sei porte USB (4 2.0 e 2 3.0), a cui si sommano le 4 frontali (2 2.0, 1 3.0 e una 2.0 per il caricamento rapido di dispositivi), un eSATA, presa di rete, un HDMI e due DisplayPort per la scheda video integrata, e i connettori audio (posteriori peril 7.1 e quelli frontali per microfono e cuffie). L’accesso “operativo” al case non è dei più agevoli, visto che tutto è incentrato al massimo dell’efficienza in termini di spazio: assemblare il PC richiede un minimo di dimestichezza e un po’ di esperienza in questo ambito; niente che possa impensierire qualcuno che in passato si è già costruito il suo computer da zero, ma che una persona alle prime armi potrebbe trovare più difficile rispetto allo spazio offerto da un case tradizionale.
CONCLUSIONI
Uno dei limiti delle strutture “barebone” è sempre stato quello di limitare verso il basso le possibilità dei componenti montati al suo interno. Il SH97R6 di Shuttle rovescia invece questo paradigma, proponendosi come una vera alternativa – per quanto non economica – ai tradizionali case per PC. In primis, per l’ottima qualità costruttiva del prodotto in sé, e per l’eccellente lavoro di ingegnerizzazione svolto all’interno per ridurre al minimo l’occupazione di spazio e la rumorosità, nonché per massimizzare l’efficienza delle componenti che si occupano della dissipazione del calore; ancora, tra i suoi punti di forza non possiamo non segnalare l’ottima qualità della scheda madre, che supporta gli ultimi chip di Intel, dotata di un gran numero di connessioni sia on board che verso l’esterno, in grado di soddisfare le esigenze di tutti (o quasi, dai). Non abbiamo nessun vero “contro” da segnalare, quanto alcuni caveat di cui è bene tener conto qualora si decidesse di optare per una soluzione di questo tipo: la compattezza e la struttura “custom” di alcuni componenti (alimentatore e scheda madre) potrebbero rappresentare una grana in caso di guasti, che sono una seccatura già di loro, perché costringono a sostituire i pezzi con altri identici dello stesso produttore; ancora, l’alimentatore “base” potrebbe non bastare a chi intende montare una scheda video di fascia alta, rendendo quindi necessario l’acquisto della versione da 500W (con relativo aumento del costo finale). Sempre a questo riguardo, il prezzo del SH97R6 non è dei più abbordabili: è totalmente giustificato a fronte della qualità che offre sotto ogni punto di vista, ma va comunque tenuto in considerazione.