Come si cucina un mostro gigante? Usando il telecomando a mo’ di spiedo?
Inizialmente previsto per PS3 e poi dirottato su Wii, per una ragione di costi di sviluppo (almeno secondo Capcom), Monster Hunter Tri è tornato a far capolino allo scorso TGS, questa volta in veste quasi definitiva. E da quanto si è potuto vedere, non sembra affatto che Capcom abbia giocato al risparmio: il motore di gioco appare fluido e ricco di dettagli e le animazioni dei mostri sono quanto di più convincente si sia visto finora nel corso della serie.
Quella di Monster Hunter è una saga che in Giappone ha avuto un successo stratosferico, come testimoniato dai cinque milioni di copie vendute sommando i tre titoli pubblicati su PS2 e PSP. Il segreto di questo trionfo assoluto? Probabilmente è da ricercarsi in una meccanica di gioco che fa della profondità il suo punto di forza. Pur essendo fondamentalmente un gioco d’azione, infatti, Monster Hunter richiede tanto allenamento, una lunga preparazione prima delle battaglie e una buona dose di strategia per abbattere i mostri. Le battute di caccia vanno difatti studiate nei minimi particolari, soprattutto quando la preda è rappresentata da qualche imponente creatura leggendaria: in primis occorre dedicare un po’ di tempo alla fase di osservazione, in cui si cerca di memorizzare i movimenti dell’avversario e di individuarne i punti deboli; poi si passa alla scelta di armi e armature adatte per quella tipologia di preda; infine si parte per la caccia, da soli o in compagnia di qualche avventuriero incontrato in giro per la rete.
Ed è forse questo il più grande vantaggio offerto da Monster Hunter, ovvero la possibilità di affrontare i mostri in compagnia di altri giocatori, approntando delle strategie di gruppo dove ogni combattente ha il suo ruolo ben preciso. Sebbene le premesse alla base di questo nuovo capitolo per Wii siano perlopiù le stesse, Monster Hunter Tri sembra portare con sé tante di quelle novità da rendere felici anche i giocatori più esigenti. La prima di queste riguarda uno degli scenari di gioco, ovvero un’isola circondata dal mare e interamente esplorabile. Detta così potrebbe sembrare una cosa di poco conto, ma si tratta di un aspetto molto importante, perché presuppone la possibilità di nuotare e di inabissarsi nei fondali marini a caccia di creature acquatiche o anfibie.
E se temete che gli scontri sott’acqua possano rivelarsi in qualche modo scomodi o macchinosi, sappiate che sarà possibile non solo nuotare lateralmente, ma anche spostarsi verso l’alto e il basso (semplicemente muovendo la telecamera), che la barra di riserva dell’ossigeno sarà molto generosa e che gli attacchi saranno praticamente identici a quelli eseguibili sulla terraferma.
Un’altra novità di rilievo ha a che fare con l’I.A. delle creature che, stando alla parole degli sviluppatori, si comporterà in maniera molto diversa rispetto al passato. Se prima i mostri agivano esclusivamente in funzione del giocatore (pur seguendo dei “pattern abitudinali” propri), in Monster Hunter Tri questi ultimi saranno consapevoli della presenza delle altre creature, e arriveranno spesso a sfidarsi a vicenda o addirittura a darsi sostegno in combattimento, andando a creare una sorta di “ecosistema” che reagisce alle azioni dell’avversario umano come se si trattasse di un’entità unica. E il giocatore può sfruttare questa situazione a proprio vantaggio, magari cercando di mettere i mostri l’uno contro l’altro, in modo che si abbattano tra loro, senza bisogno di interventi esterni.
Quanto al sistema di controllo, Capcom non ha voluto esagerare con il “motion sensing”, per evitare che menare fendenti potesse risultare una pratica stancante, e anche perché, tutto sommato, agitare forsennatamente il telecomando non si addice al sistema di combattimento di Monster Hunter, che prevede colpi lenti, poderosi e mirati, combo fulminee, e che fonda buona parte del proprio carattere sulla fisicità degli affondi. Per i giocatori più tradizionalisti, infine, è previsto anche il supporto al Classic Controller e, in aggiunta, gli sviluppatori hanno pensato di includere una modalità in split screen per due giocatori, così che anche chi non disponga di un collegamento Internet possa godere delle gioia che solo le battaglie in multiplayer sanno regalare.
Prima di mettere mano alla versione definitiva di Monster Hunter Tri ci vorrà ancora un po’ di pazienza, visto che la stagione di caccia apre a 2009 inoltrato!