Command & Conquer Red Alert 3: Uprising

Red Alert 3 perde l’online, ma anche il resto…

Basteranno tredici nuove missioni, quattro nuove mini campagne, nuove unità e la faccia da sbruffone del “Nature Boy” Ric Flair per lanciare nell’olimpo delle espansioni l’ultima produzione firmata da EA Los Angeles? La risposta è un bel “nì”: Command & Conquer Red Alert 3: Uprising convince per alcuni aspetti mentre delude per altri.

Innanzitutto, per giocare a Uprising non sarà necessario possedere il DVD di Red Alert 3 mentre è fondamentale avere una connessione a Internet: l’espansione è – per ora – acquistabile tramite digital delivery al prezzo di 19,90 euro (la trovate sul negozio online di EA all’indirizzo http://eastore.ea.com). Per l’occasione il brillante team di EALA ha sviluppate quattro distinte trame, potenziato gli eserciti delle tre fazioni in lotta (Alleati, Sovietici e Impero del Sol Levante per chi non avesse giocato a Red Alert 3) e aggiunto l’interessante modalità “Sfida il Comandante”, probabilmente il punto di forza di questa produzione. Si tratta di una modalità composta da una cinquantina di “Schermaglie” da affrontare a un livello di difficoltà piuttosto elevato (le più facili sono tarate sul medio e così via…). Per completare le tredici missioni ci vorranno meno di una trentina di ore di gioco, ma probabilmente vi stancherete molto prima. Infatti, l’Intelligenza Artificiale è misteriosamente peggiorata in questa espansione o semplicemente si sente la mancanza della possibilità di affrontare le missione in cooperativa, che era il vero punto di forza di Red Alert 3. Le nuove unità aggiunte per ogni fazione non appaiono perfettamente bilanciate e in alcune situazioni la frustrazione del giocatore crescerà in modo esponenziale.

Il vero problema di Uprising sembra essere la sua stessa “vocazione” per il single player: Red Alert 3 funzionava bene in multiplayer, mentre in questa espansione ogni riferimento al comparto multi giocatore è stato eliminato e questa scelta di game design ne ha penalizzato – a nostro avviso – eccessivamente la fruizione. Per quanto riguardo la veste grafica i ragazzi di EALA hanno riproposto con successo l’esplosione di colori che aveva ben caratterizzato il titolo originale. Il tutto è suggellato da una buona localizzazione (compreso il doppiaggio) e da una trentina di minuti di nuovi filmati in Alta Definizione con il solito cast hollywoodiano: vi basteranno per buttarvi nuovamente nel mondo di Red Alert 3?