Wheelman

Vin Diesel si mette in testa di fare la guerra a GTA4. E, a momenti, ci riesce pure!

Wheelman narra le gesta di un poliziotto infiltrato e che si fa chiamare Milo Burik. E che fa di bello Milo Burik quando sta sotto copertura? Un sacco di cose, ma principalmente fa da autista alle tre bande che gestiscono la criminalità a Barcellona, ridente e godereccia città della Spagna. Wheelman è un palese clone di GTA. La possibilità di esplorare ogni più piccola via della città, quella di prendere in “prestito” tutti i veicoli che ci passano sott’occhio e l’uso massiccio di armi di varia natura e genere rendono Wheelman un prodotto che sicuramente non sarebbe mai nato se i programmatori non avessero visto GTA. Detto questo, il gioco di Tigon Studios riesce a trovare degli elementi che lo contraddistinguono e che, in alcuni casi, sarebbe stato davvero bello vedere nel gioco di Rockstar.

Rubare e guidare vetture è alla base del gioco. Ci sono due modi di entrarne in possesso: salirci a bordo alla classica maniera (cioè facendo scendere il guidatore o prelevare una macchina parcheggiata), o eseguire un’azione chiamata Airjack, che consiste nell’agganciare una vettura che ci precede e, tramite la pressione di un tasto, fare un balzo felino e intrufolarsi dentro di essa. Questa è una pratica estremamente utile, sia perché non dobbiamo scendere dall’auto per cambiarla (e quindi non perdiamo secondi preziosi), sia perché in questo modo non corriamo il rischio che il nostro veicolo finisca in fiamme… quando è malridotto -tac!- basta fare l’airjack e salire su un altro. È divertente da giocare Wheelman? Beh, direi proprio di sì. Del resto come può non essere divertente sparare alla gente, far saltare in aria macchine e camion e guidare come pazzi tra le vie di Barcellona? Dopotutto i videogiochi servono anche a questo: a non finire in galera quando si commettono le peggio nefandezze, no?

Le missioni proposte sono davvero tantissime e generalmente ben strutturate: la storia è lunghetta e ben raccontata (anche grazie ai numerosi filmati presenti). Man mano che si portano a termine le missioni legate alla trama principale se ne sbloccano un moltitudine di altre, le quali hanno principalmente la funzione di potenziare il nostro veicolo, la sua manovrabilità e le nostre capacità di far danni.

Non c’è ombra di dubbio che in Wheelman di difetti ve ne siano, alcuni dei quali piuttosto grossolani. Per prima cosa il comparto grafico è piuttosto anacronistico: la città è fatta anche benino e i monumenti più rappresentativi di Barcellona ci sono tutti, solo che non è possibile entrare negli edifici e i quartieri, come nella città originale, alle fine si somigliano un po’ tutti. Pessima la varietà di veicoli proposta. Ci sono un paio di veicoli realmente esistenti (una su tutte le Opel Corsa), ma la maggior parte sono brutte imitazioni di macchine nemmeno belle a vedersi. Sono presenti anche un sacco di utilitarie, dei macchinoni, qualche furgoncino e bon: niente supersportive, niente muscle car, nulla che insomma dia la soddisfazione di essere guidato per davvero. Fortunatamente, in alcune missioni ci viene concesso di pilotare veicoli “speciali” come grossi camion, ma è davvero poca roba rispetto ad altri titoli similari. Buono invece il comparto audio, tutto in italiano e ben interpretato da attori professionisti (la voce di Milo Burik è la stessa di Vin Diesel nei suoi film).

In buona sostanza, Wheelman è un prodotto gradevole, caratterizzato da alcune buone idee, da una vastissima area da esplorare ma anche da difetti che ne minano pesantemente la valutazione, sia sul piano della giocabilità (per esempio manca una modalità multiplayer), sia su quello della tecnica visiva.