Le ultime considerazioni prima del ritorno in patria della truppa di GamesVillage in quel di Los Angeles.
Tutti insieme appassionatamente
di Alias
La prima cosa da dire è che questo E3 segna definitivamente il ritorno ai fasti di un tempo. La fiera è stata ottima, sia dal punto di vista organizzativo che di quantità/qualità dei prodotti presentati. L’impressione è che si stia entrando nella fase matura di questa generazione e che alcuni “esperimenti” possano essere il viatico giusto verso un nuovo modo di intendere il videogioco nei prossimi anni. Per quanto riguarda i giochi, personalmente posso dire che, oltre ai nomi noti, i tre titoli che più mi hanno convinto sono stati Need For Speed Shift (finalmente, oserei dire!), Borderlands e il semisconosciuto Homefront.
In linea più generale, ho notato una certa propensione a spingere verso il multiplayer in senso cooperativo, come se le software house si siano accorte che spesso può essere più piacevole collaborare assieme ad altri giocatori per ottenere un obiettivo comune, piuttosto che porre la condivisione dell’esperienza ludica sotto il solo piano competitivo. Un’ottima sintesi di questi due aspetti è sembrato essere Super Mario Bros Wii, dove coop e versus si alternano secondo dopo secondo, senza soluzione di continuità.
Un’ultima nota di colore. Tante belle figliole, davvero gustose alla vista. Che il Signore o chi per lui le abbia in gloria tutte!
E3 da ricordare
di Paolo Paglianti
Lo confessiamo, eravamo moderatamente preoccupati prima di partire. L’E3 negli ultimi due anni aveva mostrato dei segni di debolezza, era stato collocato in un momento dell’anno – luglio – che non permetteva di vedere i giochi del periodo natalizio con sufficientemente preavviso. Conclusa la manifestazione, possiamo tirare un sospiro di sollievo. Non solo l’industria dei videogiochi sta bene, ma anche il mercato PC, che da sempre segue regole tutte sue in barba a Microsoft, Sony e Nintendo, sembra godere di ottima salute. Il fatto che Konami e Square Enix stiano entrando nel mercato del PC (e con titoli tutt’altro che secondari) testimonia che, nonostante le vendite naturalmente più basse, conviene sviluppare ogni gioco su ogni piattaforma. E la dimostrazione arriva dalle software house stesse, che hanno annunciato dei titoli in esclusiva in ambito console (come Splinter Cell o Alan Wake), ma comunque anche per PC. Guardando la manifestazione nel suo complesso, si nota una tendenza generale a sfruttare la generazione corrente di console, ben lontana dall’essere spremuta fino in fondo sia a livello tecnologico che economico, espandendo le console già esistenti: ne sono una dimostrazione l’annunciato Project Natal per Xbox 360, come pure il Motion Plus per Wii. Invece che reinventare la ruota, si potrebbe dire che si pensa a rendere più comode le strade per tutti. Un E3 da ricordare, e che non ci ha fatto rimpiangere gli ultimi anni: avremo di che giocare, nei prossimi 12 mesi.
di Fabio Bortolotti
P.S. Up è meraviglioso. Appena esce, andate a vederlo!