Ennesima espansione per il capolavoro di Bethesda.
La guerra non cambia mai si dice al termine di Fallout 3: non potremmo essere più d’accordo visto che con questa nuova espansione Bethesda ci ripropone quelli i cliché tipici della struttura di gioco del suo FPS/RPG che tanto è piaciuto al pubblico PC e console durante la scorsa stagione natalizia.
POTOMAC PER COMITIVE
Dopo il mediocre Operation Anchorage, e il decisamente più tonico The Pitt, la casa americana ci aveva piacevolmente colpito con Broken Steel: difficoltà a palla e dieci livelli da macinare in più rispetto a quelli del gioco originale con un sacco di nuove armi, perk e mutanti da sconfiggere. L’unico difetto di BS era rappresentato dal fatto che per affrontarlo era necessario portare a termine la quest principale, limitandone l’utilizzo agli utenti esperti. Con Point Lookout si torna all’antico visto che l’espansione è giocabile in ogni momento, anche appena usciti dal Vault 101. L’ambientazione ci è piaciuta molto fin da subito: un’isola alla foce del Potomac che ospita un faro, un parco giochi e una colonia penale su cui spuntano piante di una specie sconosciuta, oltre a una magione misteriosa tutta da esplorare. I presupposti per divertirsi anche in questo quarto add-on ci sono tutti, e i motivi sono numerosi.
RICCHI PREMI E COTILLONS
Il primo aspetto ad averci colpito in sede di recensione è stata la maggior cura riposta nella realizzazione di questo prodotto rispetto alla qualità media delle espansioni precedenti: non si sono verificati bug di particolare importanza e soprattutto il gioco è stato molto stabile senza le uscite al desktop e i crash di sistema che avevano caratterizzato tutti gli add-on precedenti. Anche la parte grafica mette in mostra una cura maggiore per quanto riguarda la complessità dello scenario, con edifici molto curati nei dettagli sia degli esterni, ma soprattutto degli interni. La Calvert Mansion in particolare è molto ricca e decisamente ben progettata nella sua struttura di base al punto che la sua esplorazione diventa un piacevole passatempo, anche considerando i tesori che nasconde. Tutta l’isola comunque è stata ben concepita per quanto riguarda la distribuzione dei punti d’interesse: su tutti spiccano anche il faro, il parco giochi e altre strutture piene di tesori e nemici intenzionati a proteggerli più o meno consapevolmente.
CULTO DEL FRUTTO
Se la forma è più apprezzabile del solito, anche la sostanza ci ha soddisfatto non poco a partire dalla quest principale che vede il giocatore preso tra due fazioni che si disputano il controllo dell’isolotto. Il perfido Ghoul Desmond e la “mente” che controlla i fanatici intenzionati a demolirgli la casa cercheranno entrambi di assicurarsi i nostri servigi mentre si giocheranno i tiri più sporchi cui il giocatore potrà partecipare in modo più o meno attivo. La main quest è veramente divertente e ben congegnata, mettendoci, come spesso è accaduto in passato, in condizione di scegliere da quale parte stare. Ad arricchirla, troviamo una serie di situazioni assolutamente spassose, e dialoghi che meritano di essere esplorati a fondo: nessuna novità invece da segnalare per quanto riguarda il gameplay: giocato a livello normale Point Lookout si rivela godibile ma non particolarmente impegnativo: è impostando la difficoltà hard che viene fuori di prepotenza la necessità di amministrare con attenzione, munizioni e rifornimenti medici.
GHOUL DI QUELLI TOSTI
In questo senso, un appunto è da fare a un aspetto che non si può considerare un difetto a tutti gli effetti, ma che va tenuto in considerazione se siete appassionati del titolo Bethesda e volete goderne appieno. Noi lo abbiamo affrontato dopo aver portato a termine Broken Steel, arrivando quindi sull’isola con un livello molto elevato (venticinquesimo) e dotati di un equipaggiamento di classe superiore. Poiché il gioco adatta automaticamente il livello di difficoltà al potenziale offensivo e difensivo del giocatore, ci siamo trovati spesso nella strana situazione di combattere contro ghoul e mutanti capaci di resistere ad armi potentissime e in grado di farci malissimo anche con un semplice attacco corpo a corpo. Visto l’apparente livello tecnologico superiore dei mob incontrati in precedenza, la sensazione di dover sudare contro un raider in maglietta e pantaloni di pelle, qualche dubbio lo fa venire. Per questo motivo, vi consigliamo, se avete intenzione di acquistare Point Lookout e Broken Steel di giocarli in sequenza onde evitare situazioni come quella sopra spiegata.