Anno: Crea un Nuovo Mondo

Un po’ Sim City, un po’ Civilization, ma con un carisma tutto suo… e con tanto di pennino.

Come ben sanno gli appassionati di strategia, quella di Anno è una serie che ha riscosso molto successo su PC, grazie a una formula di gioco “ibrida”, a metà strada tra un gestionale “urbano” à la Sim City e uno strategico incentrato sull’evoluzione, proprio come Civilization di Sid Meier. Per i meno avvezzi alla materia, ciò significa che la maggior parte del tempo, in Anno, viene trascorsa a far quadrare i bilanci, a estrarre materie prime da rilavorare e a costruire edifici per soddisfare le necessità dei cittadini, che pian piano progrediscono attraverso varie tappe evolutivo (dai pionieri agli aristocratici, passando per i colonizzatori, i cittadini e i benestanti).

Nelle prime fasi di gioco, Anno somiglia di più al gestionale di Will Wright, con le strade da edificare per collegare gli spazi commerciali e industriali alle aree residenziali, e gli edifici da costruire nel tentativo di attirare nuovi abitanti disposti a pagare le tasse. Lo scopo del gioco, infatti, è quello di trovare nuovi insediamenti e fondi per i sudditi di Re George, il cui regno è caduto vittima di una devastante siccità che rischia di metterlo in ginocchio. In realtà, non si tratta soltanto di trovare una terra adeguata, coltivarla a dovere e piazzare gli edifici chiave (la segheria, la fattoria, le miniera ecc.) nei punti strategici, così da creare un ecosistema equilibrato, ma occorre anche prestare attenzione alle tasse (regolandole di volta in volta) e mantenere dei buoni rapporti diplomatici. Spesso e volentieri, infatti, collaborando con le popolazioni limitrofe e prestando qualche favore a destra e a manca si può ricevere qualche bella sorpresa. Per fare un esempio, aiutando le terre d’Oriente a sbarazzarsi dei corsari che infestano le acque circostanti si ottiene un pozzo per bonificare i terreni aridi e rendere le colture più produttive. I pirati, però, rimangono una minaccia costante per quasi tutto il gioco, e servono per rendere più elettrizzanti gli spostamenti e le cacce al tesoro che si svolgono in mezzo al mare (sommersi nelle acque dell’Oceano ci sono un sacco di forzieri che aspettano solo di essere ritrovati: prima però serve una mappa!).

Anno era già sorprendente in versione Wii, con il telecomando utilizzato come puntatore e una graziosa veste grafica dai toni cartoon, ma su DS fa ancora più impressione, perché il gioco è praticamente lo stesso, e questa volta gode di tutte le comodità di una console da passeggio.