Dopo una lunga attesa, l’ultima fatica di NCsoft nell’ambito dell’intrattenimento massivo è finalmente disponibile sugli scaffali dei negozi di tutta Europa.
Dopo una lunga attesa, l’ultima fatica di NCsoft nell’ambito dell’intrattenimento massivo è finalmente disponibile sugli scaffali dei negozi di tutta Europa. Dopo una fase di rodaggio che perdurava da luglio e ha visto molti giocatori occidentali impegnati prima con la Closed e poi con l’Open Beta, Aion è dunque pronto ad accogliere le svariate migliaia di giocatori che da questo MMORPG si aspettano molto. Noi siamo tra quelli, e abbiamo potuto giocarlo a fondo durante questi giorni di accesso riservato a coloro che hanno preordinato il gioco. Una cosa possiamo subito dirla: quello di Aion è stato uno dei lanci più puliti della storia dei MMORPG: una volta aperti i server, non abbiamo riscontrato problemi, se non un po’ di saltuario lag. Per essere onesti bisogna però aggiungere che il principale problema è entrarci, nei server. In questi giorni si sono infatti presentate le famigerate e chilometriche code per accedervi. Una dimostrazione certo del successo di vendite ottenuto dal titolo (che solo nella fase di pre-oder ha venduto ben quattrocentomila copie) ma anche del fatto che forse tale exploit era inaspettato anche dalla stessa NCsoft, visto che si è fatta trovare un po’ impreparata per via di un numero di reami davvero risicato rispetto all’eccezionale traffico di questi giorni. Il contraltare è che di sicuro, nel prossimo futuro, non si troverà costretta a chiuderne.
Dopo il doveroso preambolo, passiamo dunque alle caratteristiche del titolo: cominciamo col dire che Aion non è un prodotto realmente “nuovo”, per due motivi, uno ottimo e un altro un po’ meno, almeno dal punto di vista del sottoscritto. Il primo è che Aion è stato lanciato in Corea e Cina più di un anno fa e quindi il gioco che trovate ora in vendita, al contrario di molti suoi concorrenti, è già stato tarato e collaudato sulla “pelle” dei netgamer orientali. Questa è indubbiamente una buona notizia, dato che spesso i MMORPG vengono pubblicati con parecchi problemi di gioventù che ne minano la giocabilità. L’altro motivo è che Aion è si totalmente inedito in ogni sua parte, ma non offre molto di più rispetto a quello che già non facciano i suoi principali concorrenti, se non la componente del “volo”, data dal fatto che i personaggi dei giocatori, raggiunto il decimo livello, mettono letteralmente le ali. Intendiamoci, non che sia cosa da poco: questa feature introduce indubbiamente un elemento innovativo al gameplay. Il problema, se così vogliamo chiamarlo, è che questa è l’unica peculiarità che differenzia Aion dalla pletora di titoli fantasy già presenti sul mercato dei GdR di massa.
Questo, paradossalmente, è però anche uno dei maggiori punti di forza del prodotto perché, evitando di andarsi a perdere in chissà quali mirabolanti e magari strampalate innovazioni, NCsoft ha realizzato un capolavoro nel suo genere, anche solo per il fatto che qui da noi esce finalmente un MMORPG fatto e finito, senza bug che lo rendano frustrante o un processo di ottimizzazione che sia solo a metà del suo corso. Ovviamente, non c’è solo questo che fa di Aion un tripla A, ma il fatto che siano assenti lacune di programmazione fa guadagnare parecchi punti al divertimento derivante dalle ore passate davanti al monitor.
Ci troveremo dunque a scegliere una delle due fazioni presenti nel mondo di Atreia, sconvolto da un cataclisma che ne ha separato i due emisferi, gli Elyos, che ne abitano la parte esposta alle radiazioni solari, e gli Asmodian che invece popolano quella in ombra: fatto questo, i giocatori si troveranno a dover percorrere un cammino lungo cinquanta livelli che li porterà ad esplorare tutte le zone del pianeta. Le due razze non si incontrano mai, se non nell’Abyss, la regione dedicata al PvP e accessibile ai giocatori a partire dal venticinquesimo livello. Elyos ed Asmodian si differenziano non solo per le caratteristiche del loro aspetto fisico (le opzioni di personalizzazione sono quelle standard, ma c’è da sottolineare tutta la serie di slider che consente di creare personaggi realmente unici) bensì anche per la storyline epica che si troveranno ad affrontare, caratterizzata da quest differenti che si incroceranno in vari punti, mettendo i player gli uni contro gli altri nel già citatoAbyss.
Per quanto riguarda il discorso relativo alle classi, queste sono invece comuni a entrambe, e sono strutturate secondo quattro archetipi che si diversificano ognuno in due specializzazioni. Se i Warrior si dividono negli offensivi Gladiator e nei Templar, più classici tank, i Mage possono diventare Sorcerer, ossia DPS puri, o Spiritmaster, summoner decisamente versatili. Poi vi sono gli Scout, le cui due classi sono l’Assassin (cioè il Rogue) e il Ranger, esperto nel combattimento a distanza. L’ultimo archetipo è il Priest, per cui vi sono il Chanter, classe specializzata in buff e debuff, e il Cleric, l’healer per eccellenza. Configurazioni decisamente tradizionali, che faranno felici tutti coloro che sono abituati all’abituale suddivisione dei ruoli nei party. Vi sono naturalmente ulteriori elementi atti a differenziare le abilità dei personaggi: quello più importante è lo Stigma System, che consente di ottenere skill esclusive collezionando le omonime pietre a partire dal ventesimo livello. Queste vi consentiranno di utilizzare tipi di armi altrimenti riservate ad altre classi, lanciare incantesimi più efficaci del normale oppure ottenere particolari bonus. Saranno inoltre presenti titoli in stile Warhammer, che conferiscono agli avatar ulteriori vantaggi. Grande rilievo viene naturalmente conferito alla qualità dell’equipaggimento, al solito differenziata a seconda del colore dell’oggetto. Li item sono upgradabili con pietre magiche e possono essere inoltre incantati con particolari frammenti atti a potenziarne le caratteristiche per breve tempo.
Non manca nemmeno il crafting, come d’abitudine diviso in abilità di raccolta e abilità di costruzione. Mentre le prime sono innate e per farle salire occorre semplicemente esercitarle, le seconde si dividono in sei tipi differenti: alchimia, tessitura, cucina, costruzione di armi, armature e gioielli. Si possono imparare tutte, senza alcun limite se non il tempo che il giocatore intende dedicargli, ed è invero curiosa la modalità shop, che vedrà il nostro PG diventare un provetto piazzista.