Might & Magic: Clash of Heroes – Anteprima DS

Strategia o rompicapo? Forse il meglio di entrambi i generi.

La prima cosa che balza all’occhio è il Might & Magic del titolo. O, almeno, dovrebbe balzare se avete alle spalle una passione per la strategia su PC. Meglio ancora: per la strategia a turni con ambientazione fantasy. Sì, perché Might & Magic è stata per anni un’etichetta importante che ha portato sotto i riflettori numerosi titoli e vari spin-off con caratteristiche ben precise, creando un ambiente immaginifico ben preciso. Da quando, però, i diritti per lo sfruttamento della serie sono passati a Ubisoft, il marchio ha preso direzioni inaspettate. La casa francese, in effetti, ha sperimentato con la sua nuova proprietà intellettuale, partorendo cose ben lontane dall’esperienza originale. Ma non per questo meno divertenti, come nel caso di Clash of Heroes, almeno a una prima rapida occhiata. Non siamo ancora in possesso, infatti, della versione finale, ma da quel poco che abbiamo visto, il gioco sembra disporre di numerose qualità interessanti.

Innanzitutto, Clash of Heroes non è il classico strategico, ma un ibrido tra un rompicapo e la strategia a turni. Se avete provato l’eccellente Puzzle Quest avete una buona idea del genere di riferimento. In questo caso, però, l’elemento puzzle è più integrato con l’ambientazione ed è coerente con lo scopo di ogni battaglia. L’obiettivo, infatti, resta sempre quello di sfondare le linee nemiche per attaccare il generale avversario. Solo sconfiggendo questo si vince lo scenario e si può passare alle sfide successive. Ma per riuscirci bisogna padroneggiare un sistema che, a un primo sguardo (e facilmente anche a un secondo) appare folle e geniale allo stesso tempo.

Nello schermo superiore compaiono gli schieramenti nemici, mentre le truppe alleate del giocatore devono essere disposte nello schermo inferiore. E sono proprio le modalità dello schieramento a determinare i tipi d’attacco e l’efficacia della difesa. Il giocatore può disporre le truppe su di un massimo di otto colonne e sono proprio le unità presenti in un colonna a determinare il tipo d’attacco. Durante una mossa, il giocatore prende un’unità e la sposta nello schieramento, ricordando un semplice fatto: le colonne stabiliscono l’attacco, mentre le fila danno vita alla difesa. Inoltre, non tutti gli attacchi vengono eseguiti istantaneamente, ma richiedono di regola una manciata di turni perché si carichino. E lo stesso meccanismo regola le schiere nemiche. S’intuisce facilmente, dunque, che per impedire l’esecuzione di una mossa devastante cui occorrono tre turni per avere effetto, è possibile fare ricorso a mosse più rapide, sperando che abbiano abbastanza successo nonostante un’efficacia più limitata. Per concedere il tempo di caricarsi alle proprie unità, bisogna allestire una difesa abbastanza solida, allineando tre o più truppe dello stesso tipo e creando quindi fortificazioni speciali con proprietà assai diverse, a seconda delle truppe impiegate. Va da sé che si possono generare combo spettacolari, se riuscite ad eseguire attacchi dal tempo di caricamento differente, una in fila all’altra. Insomma, in Clash of Heroes gestione dell’esercito e strategia sono alla base del sistema. Può anche apparire come un rompicapo, ma è lampante che la valenza strategica sia a un livello nettamente superiore rispetto a un Puzzle Quest. Certo, si perde un po’ di immediatezza dovendo conoscere a mena dito le abilità di ciascuna unità, ma il risultato è un’esperienza divertente e alquanto esaltante.

Aggiungete alla formula uno stile manga davvero riuscito e una storia che vede la discesa in campo di cinque eserciti dalle caratteristiche uniche. Il giocatore controllerà un esercito alla volta e nel giro di cinque capitoli potrà gustarsi la trama da altrettanti punti di vista differenti. Prima di giungere all’epica conclusione, il mondo di Clash of Heroes verrà esplorato in lungo e in largo, tra mille dialoghi, intermezzi narrativi, l’esplorazione di regni fantastici e innumerevoli battaglie.