Call Of Duty: Modern Warfare 2 – Recensione PC/PS3/Xbox 360

GamesVillage si arruola nei ranghi dell’FPS dell’anno. Sangue, sudore, e pixel di classe, cortesemente offerti da Infinity Ward.

Infinity Ward l’ha fatto di nuovo. Dopo aver rivoluzionato il mondo degli sparatutto in soggettiva con Call of Duty 4: Modern Warfare ha sfornato un altro capolavoro, che pur non introducendo cambiamenti rivoluzionari ha tutte le carte in regola per tenere ben saldo lo scettro degli FPS, in single player ma, soprattutto, online. Questo Modern Warfare 2, infatti, è un gioco a prova di bomba, pulito e rifinito sotto tutti i punti di vista. Sin dal primo istante è evidente come i programmatori abbiano avuto tutti i lussi del mondo, in fase di sviluppo: il tempo, il budget, e soprattutto il talento. Il franchise in questione è uno dei più importanti dell’intero panorama videoludico e Activision si è giustamente accertata che i suoi pupilli potessero lavorare nel migliore dei modi. Inutile dirlo, il risultato è entusiasmante, e causerà uno smodato uso degli aggettivi superlativi in questa recensione.

Cominciamo con la campagna in singolo, che con buona probabilità sarà per molti il primo impatto con Modern Warfare 2: riprende esattamente dove è finita quella del primo episodio e regala circa sette ore di divertimento sparacchione, senza incertezze e senza cali di ritmo. Vestiremo i panni di vari soldati, tra cui alcune vecchie conoscenze, e gireremo il mondo in una serie di disperate missioni per sventare i piani di Makarov, un nuovo cattivone russo spuntato dall’entourage di Zakhaev. Le ambientazioni sono decisamente varie e passano dai ghiacci della Siberia alle polveri dell’Afghanistan, con una visitina in Sud America e una lunga digressione in un posticino noto come Washington D.C.. Alla base c’è sempre un gameplay semplice ed essenziale, che prevede la gestione di due soli elementi, senza troppi fronzoli: muoversi e sparare. Partendo da queste solidissime basi, i programmatori e i level designer sono riusciti a dare a Modern Warfare 2 una varietà invidiabile, declinando in modi sempre diversi le due semplici azioni di cui sopra. Ci sono incursioni su piattaforme petrolifere, folli corse in motoslitta o sezioni nelle quali lo sparo secondario dà ordini ai mezzi corazzati. L’introduzione di nuove armi e le tante situazioni diverse fanno in modo che non si abbia mai la sensazione di aver già giocato un livello, mentre un’Intelligenza Artificiale degna di tal nome rende la sfida appagante ed equilibrata, dall’inizio alla fine. Si potrebbe obiettare che sette ore sono pochine (seee… ti ci voglio vedere a finirlo a difficoltà Veterano in così poco. n.d.Alias), ma sinceramente abbiamo apprezzato una campagna in cui tutto è eccellente, niente è superfluo o mediocre. Volendo, Infinity Ward avrebbe potuto allungare il brodo, ma dopo aver finito il gioco siamo sicuri che sarete d’accordo con noi. Anche perché, finito il singolo, ci si può tuffare senza remore nel multiplayer.

La modalità multiplayer è la degna erede di quella di Call of Duty 4, quella che, per intenderci, ha monopolizzato per mesi e mesi il panorama online e che ancora oggi è una delle più attive e apprezzate. Il tutto è stato sviluppato in parallelo alla modalità in singolo, ed è estremamente curato, rifinito e calibrato. Oltre alle nuove mappe, tutte interessanti e diverse tra loro, ci sono due novità degne di nota. La prima riguarda la visuale in terza persona, attivabile in determinate playlist: dobbiamo ammettere che preferiamo la soggettiva, ma la possibilità di vedere il tutto da fuori dà un ritmo diverso alle partite, che alcuni potrebbero apprezzare. La seconda, invece, è l’introduzione dello scudo antisommossa, che permette di adottare uno stile difensivo e di supporto, che oltre a lasciare spazio a decine di nuove tattiche di squadra. Non ci sono novità eclatanti o rivoluzioni come quelle di COD 4, ma il risultato è comunque eccellente.

E la modalità cooperativa? C’è, ma si chiama Special Ops, ed è separata dalla campagna principale (giocabile solo da soli). Si tratta di una selezione di missioni, alcune mutuate dal single player, altre create ad hoc, pensate espressamente per due giocatori, online o in locale, anche in split-screen. Sbloccarle tutte è un’impresa piuttosto impegnativa e permette di esplorare tante situazioni espressamente concepite per il gioco in cooperativa, diverse da quelle viste in giochi come Halo 3 o Resistance 2. È innegabile che qualche missione per 4 giocatori non avrebbe fatto schifo, ma è davvero difficile lamentarsi, anche considerando la qualità di quelle esistenti. Come previsto, dunque, Call of Duty: Modern Warfare 2 spacca, e lo consigliamo di cuore a chiunque apprezzi gli sparatutto in soggettiva. Unica avvertenza ai giocatori PC: il gioco NON supporta i server dedicati, e quindi il multiplayer funziona esattamente come nelle versioni console. Se reputate che sia una caratteristica inaccettabile, agite di conseguenza, ma sappiate che vi state perdendo uno degli sparatutto dell’anno.