La roba giapponese di Atlus sbarca su DS.
Se avete della familiarità con la serie Shin Megami Tensei, l’inedito capitolo su DS (per ora ancora non presente in Europa) non dovrebbe sembrarvi così Strano, come Viaggio… un’avventura nell’ignoto in compagnia di misteri, demoni, angeli, divinità e il destino della razza umana da decidere alla fine di tutto. D’altro canto, poniamo che siate del tutto ignoranti sulla materia; allora, qualche spiegazione è assolutamente dovuta.
Tutti i giochi della serie Shin Megami (che abbreviamo da ora in SMT, sennò lo spazio non basterà mai) ripropongono certe tematiche, certe situazioni e storie però inedite con personaggi sempre nuovi. Sono storie misteriose, affascinanti, in perenne equilibrio tra sogno e incubo. In Strange Journey il mondo dei giorni nostri è in pericolo: al Polo Sud una cupa perturbazione si espande, inghiottendo e consumando tutto sul suo cammino. In poco tempo, la circonferenza del fenomeno ha un diametro di parecchi chilometri e non sembra volersi arrestare. Viene costituito così un corpo speciale, equipaggiato con gli ultimi gadget tecnologici e spedito in fretta e furia nella perturbazione per risolverne il mistero e sventare la minaccia.
Non appena i quattro mezzi blindati affondano nella nube, la situazione precipita e gli uomini dell’impresa si ritrovano in un luogo sospeso tra le dimensioni, abitato da demoni terrificanti. Da qui il gioco inizia e vede il giocatore nei panni di un soldato della spedizione, un sopravvissuto che viene investito di una responsabilità enorme: decidere il destino di tutta la razza umana, un destino ormai compromesso dalle azioni scellerate degli uomini che hanno consumato le risorse del mondo e dall’imminente invasione dei demoni.
Strange Journey è a tutti gli effetti un dungeon crawler, un esponente di un genere difficile che non perdona alcun errore. Bisogna esplorare un ambiente labirintico con mezzi limitati e risorse scarse, pieno di trappole, insidie e mostri. Un passo falso e siete morti. Prendete il corridoio sbagliato e siete morti. Vi assale il demone che non vi aspettavate e siete morti.
Ma il gioco non è impossibile, né punitivo; occorre solo sfruttare al meglio ogni risorsa e vincere la sfida. Meglio se, a sostenere un impianto duro come il ferro, ci sono una storia intrigante, personaggi credibili e un sistema che concede tante possibilità. Questo SMT per DS ha tutto questo e molto di più, in particolare ambientazioni cariche di fascino e continue svolte narrative.
Dopo pochi minuti nella perturbazione demoniaca, il nostro eroe capisce che non può uscirne se non interagisce con gli abitanti mostruosi che la popolano. Diventa quindi vitale arruolare i demoni e ancora di più fonderli tra loro per dare vita a creature pazzesche dai disparati poteri. Come negli SMT del passato, anche in questo Strange Journey si incontreranno centinaia di demoni unici, in gran parte da arruolare e fondere, allestendo il gruppo migliore per ogni possibile situazione.
Strange Journey è un grande viaggio nell’ignoto nel quale estese fasi esplorative si mescolano a insidiose battaglie a turni contro schiere di demoni, angeli e creature elementali. Gli scontri hanno uno stile vecchia scuola ma il quoziente strategico rimane elevato. Ed è ormai inutile che ve lo dica, ma se sbagliate strategia… sì, siete morti e non si parla dei temibili boss, ma pure dei soli mostri erranti che potete incontrare a ogni angolo. E il fine ultimo non è la sopravvivenza del piccolo eroico gruppetto, ma il fato del mondo, da decidere compiendo scelte precise e scegliendo per conto vostro ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
Ancora una volta, in questo SMT la morale, l’etica, la religione, la fede, il misticismo e molte altre tematiche si fondono per dare vita a un’esperienza trascinante. Resta solo da farsi trascinare, sempre che il genere cui appartiene il gioco di Atlus non vi sia particolarmente indigesto. Del resto è sempre stato così: SMT non è una serie adatta a tutti i palati.