Una nuova avventura sottozero prova a imitare l’effetto da incubo di Bioshock, sarà vero successo? Alla scoperta della demo di Cryostasis.
Il mondo dei videogiochi dedicati ai personal computer, più di quello delle console, ha saputo aprirsi a mercati nuovi. Nonostante il classico e storico dominio di Europa e Stati Uniti, il nuovo secolo ha testimoniato l’arrivo (in alcuni casi anche eclatante, esplosivo) di etichette dell’est europa o asiatiche. E’ il caso di Cryostasis, sviluppato da un team russo e disponibile per il mercato “cirillico” già da qualche mese, ma previsto solo per la prossima primavera nel nostro paese (come nel resto dei paesi occidentali). Da qualche tempo, però, ci si può sbizzarrire con una versione dimostrativa. Correzione: il termine “sbizzarrire” non è quanto di più adatto al contesto si potesse trovare. Il demo di Cryostasis non è un granché, il che ci fa supporre (magari sbagliando) che anche il gioco potrebbe soffrire di qualche problema di troppo. Ma partiamo dalle basi, ovvero dallo stile di gioco: Cryostasis è un’avventura in prima persona, che non vuole certo replicare i ritmi e i toni di un Oblivion, figurarsi, quanto più camminare seguendo le orme lasciate recentemente da Bioshock o da Condemned.
Ce ne sarebbero altri, ma con Bioshock e Condemned il gioco russo condivide una certa cura per l’atmosfera e il brivido (dal primo), nonché la voglia di esplorare un sistema di combattimento a mani nude in prima persona (dal secondo). La storia parla di uno studioso delle condizioni meteo e geologiche, lanciato a esplorare la carcassa di una gigantesca nave abbracciata mortalmente dai ghiacci. E come la nave, anche l’equipaggio pare aver fatto una brutta fine a base di candela al naso e sangue congelato. Ma sarà tutto così semplice? No, ovviamente no, perché altrimenti mica ci facciamo sopra un gioco. La versione dimostrativa comincia fin da subito, e con un qualche problema di chiarezza, a introdurre elementi sovrannaturali: il protagonista di Cryostasis, insomma, può avvicinarsi ai cadaveri dell’equipaggio ed entrare nella loro testa, andando a raccogliere la testimonianza degli ultimi istanti di vita e quindi ripercorrendoli a sua volta. Un modo come un altro per permettere al giocatore di intervenire sullo sviluppo della vicenda: quel che ha significato morte certa per il corpo che si sta andando a “possedere”, può essere un pericolo scampato all’ultimo in questa seconda possibilità.
E allora anche il presente (perché poi si torna subito al presente, la seconda chance dura pochi secondi, solitamente) cambia, permettendo magari alla nostra testa d’uovo di procedere con l’esplorazione della nave.
Non passerà troppo tempo, però, prima che ci si accorga di non essere soli: qualche creatura davvero mal messa in quanto a estetica e cura della pelle provvederà ad attaccare l’eroe del caso. Che dovrà difendersi, magari sfruttando nel migliore dei modi il sistema di combattimento corpo a corpo. Peccato, quindi, che già da questa versione preliminare sia possibile intuire tutte le falle del suddetto sistema, deciso ad appoggiarsi al classico poker “W-A-S-D” della tastiera non solo per i movimenti, ma anche per la gestione dei colpi. Insomma, premendo “D” ci si dirige a destra e contemporaneamente si scatena un pugno destro. Il problema è che succedono entrambe le cose… andando a creare una sorta di balletto epilettico davvero poco efficace e piuttosto confuso.
Dove Cryostasis non ha problemi è nel comparto grafico, già capace di regalare belle sensazioni, soprattutto quando si parla di cura per le texture che sono chiamate a ricreare ambienti congelati, scintillanti di un gelo mortale. In questo senso il gioco se la cava piuttosto bene ed è anche capace di mettere in risalto con successo le fonti di calore, fondamentali per mantenere in vita il protagonista. Invece che cercare pilloloni o medikit, il nostro dovrà, difatti, preoccuparsi di non diventare un baccalà congelato, cercando con puntualità sorgenti presso cui scaldarsi.
Qualche ombra, qualche luce, molta neve: solo il sole primaverile saprà dirci se Cyrostasis ce la farà o non ce la farà.