“A te sospiriamo, gementi e piangenti, in questa valle di lacrime…” (Salve Regina). Sciolti dalle contingenti necessità legate alla sopravvivenza, sembra che le persone sprofondino sempre più nell’i
Cast: Valerio Mastandrea, Valeria Golino, Sonia Bergamasco
Distribuzione: 01 Distribution
Voto: 80
“A te sospiriamo, gementi e piangenti, in questa valle di lacrime…” (Salve Regina).
Sciolti dalle contingenti necessità legate alla sopravvivenza, sembra che le persone sprofondino sempre più nell’incomunicabilità, nell’incapacità di esprimere i propri sentimenti e di connettersi con chi le circonda. Guido è uno scrittore di discreto successo, in lizza per un prestigioso premio, ma in crisi esistenziale e creativa già da tempo, incapace di far vivere i propri personaggi sulla pagina, così come non riesce più a stabilire soddisfacenti rapporti con il prossimo, a cominciare purtroppo dalla moglie e dalla figlia adolescente.
Mentre è coinvolto di malavoglia in una serie di impegni cultural-mondani per promuovere la sua candidatura, oltre che da un freudiano trasloco in una nuova abitazione, viene attirato dall’insegnante di nuoto della figlia, una donna bella ma dall’aria molto riservata, quasi scostante. Ovvio che questo atteggiamento intrighi lo scrittore, che dopo molti tentativi, riuscirà a penetrare nel guscio nel quale la donna si è rinchiusa, dopo aver commesso nella sua vita errori irrimediabili, di cui sta scontando il prezzo senza però riuscire a trovare pace con se stessa. Lo scrittore ormai afasico per mancanza di vitalità e la donna che lo è diventata per aver troppo vissuto, per un breve momento troveranno il coraggio di esporsi e misurarsi. Entrambi oseranno compiere un’azione contraria alla loro natura, al comportamento tenuto fino a quel momento, sperando nella clemenza del destino. Quasi tutta la loro relazione si consumerà nella piscina, una specie di bolla di tiepido liquido amniotico nel quale galleggeranno insieme, rivelandosi all’altro, liberi per quei momenti dai loro condizionamenti. Fuori il mondo reale preme, con le sue possibilità di felicità ma anche di disperazione.
Giuseppe Piccioni dopo Fuori dal mondo, Luce dei miei occhi e La vita che vorrei, firma un’altra storia intimista, delicata e ricca di piani di lettura, di spunti di riflessione (fra cui anche il ruolo dell’intellettuale nella società), un film come sempre realizzato con molto cura formale, con la fotografia di Luca Bigazzi e la bella colonna sonora originale dei Baustelle oltre ad una serie di originali brani d’accompagnamento che spazia fra Sergio Endrigo (la significativa Mani bucate), ad alcuni classici francesi, come Mon menage a moi di Edith Piaf e Richard Anthony (Il mio mondo, J’entends siffler le train).