Senza apparente motivo

E’ forse davvero impossibile elaborare il lutto per le persone amate, specie se sono decedute improvvisamente e in modo violento, e specie se hanno lasciato nei sopravvissuti un devastante senso di…

Regia: Sharon Maguire
Cast: Michelle Williams, Ewan mcGregor, Matthew Mcfadyen
Distribuzione: Moviemax
Voto: 60

E’ forse davvero impossibile elaborare il lutto per le persone amate, specie se sono decedute improvvisamente e in modo violento, e specie se hanno lasciato nei sopravvissuti un devastante senso di colpa. Questo è quanto accade a Jane, giovane moglie scontenta di un poliziotto dell’antiterrorismo a Londra, nei nostri tempi sempre gravati dalla minaccia. Si consola di un matrimonio non perfetto col suo adorato bimbetto di 4 anni ma ciò non le impedisce di prendersi una “distrazione” con Jasper, il ricco dirimpettaio, vita disimpegnata, giornalista di frivolezze, tutto il contrario della sua vita di sacrifici. Ma proprio mentre sta consumando con inaspettata passione il suo tradimento, un attentato terroristico le uccide marito e figlio, polverizzati fra le rovine dello stadio durante una partita di calcio. Inizia così per lei un periodo tragico, in cui ondeggia fra follia e sanità, controllata a distanza da Jasper, preoccupato per lei e in preda ad un inaspettato sentimento, e a sorpresa anche da Terrence, l’enigmatico capo del marito. Jasper si ricorda di essere un giornalista e si mette ad indagare per conto suo, poco convinto da alcune contraddizioni nella versione ufficiale.

Non importa tanto ciò che scoprirà, quanto l’effetto ulteriore che ciò avrà su Jane. Incendiary, questo il titolo originale, è un film di nobile intento, una storia di small people schiacciata dal fato (pensiamo a quante intime micro-storie devono essere seguite all’11 settembre), che però non riesce ad evitare le trappole dell’eccessivo sentimentalismo, pur non premendo mai il pedale del melodrammatico. E anche l’intreccio fra i personaggi è tratteggiato con leggerezza. Ma il messaggio finale è troppo edulcorato e letterario, mancando così il bersaglio. Superflua e melensa sarà così la lettera che Jane scrive a Osama Bin Laden, perché la matrice degli attentati è islamica, cercando di rapportarsi con un linguaggio “umano” a logiche disumane come sono quelle del terrorismo, e che sarà letta dalla sua voce fuori campo, appesantendo inutilmente un messaggio che già veniva evidenziato dagli sviluppi della storia. Qualunque sventura si subisca, qualunque azione si intraprenda, se si è sopravvissuti bisogna andare avanti e non ci saranno vendetta o ritorsione a migliorare la situazione.

Tutti e tre i protagonisti avranno qualche motivo per dolersi di essere ancora in vita, gravati a diverso livello da diversi sensi di colpa. E il senso di questa suprema ingiustizia peserà come un macigno sulle vite di tutti, irrimediabilmente. A pagare il prezzo più caro sono sempre gli innocenti, vivi o morti e le colpe dei padri ricadono sui figli. E’ però sempre il destino che si diverte a mettere le persone dove vuole, per farle morire o per farle vivere, per creare o distruggere, per mettere insieme o dividere: le cose accadono quando è deciso, quando tutti gli attori sono ben disposti sullo scacchiere della vita. Senza nessun motivo, certo, almeno ai nostri occhi, almeno al momento. Forse però tutto era previsto, in qualche sovrannaturale e incomprensibile disegno, in funzione di altre evoluzioni, di altre vite.

Buon cast, che fornisce delle sobrie prestazioni: la protagonista è Michelle Williams, vedova di Heath Ledger, che aveva conosciuto sul set di Brokeback Mountain, Ewan McGregor interpreta il frivolo giornalista al quale l’evento cambierà la vita, mentre Matthew Macfayden (Orgoglio e pregiudizio, Frost-Nixon) è il burocrate in crisi. Bella colonna sonora di Shigeru Umebayashi. Il film, tratto dal libro Incendiary di Chris Cleave, è diretto da Sharon Maguire, regista de Il Diario di Bridget Jones.