Il mondo dei videogiochi sta diventando sempre più globale… Dopo i tie-in hollywoodiani, cominciano a comparire le prime conversioni dalle pellicole di Bollywood. Gahjini, della FX Labs, è il primo
La storia racconta le vicende di Sanjay, uomo d’affari che a seguito di una rissa con dei criminali che hanno ucciso la sua ragazza, si ritrova con la perdita della memoria a breve termine, sulla falsariga di quanto accadeva al protagonista di Memento di Christopher Nolan. Sanjay inizierà così, nonostante la sua deficienza mnemonica, la vendetta per trovare e uccidere i cattivi di turno. Protagonista del film, che in India è stato ovviamente un successo di botteghino, è Aamir Khan, attore famoso da quelle parti e che si è naturalmente prestato a doppiare il suo alter ego digitale. Khan, che ha dimostrato un forte interesse per il progetto, ha anche collaborato con gli sviluppatori per la realizzazione di alcune sue “mosse” di combattimento, che si ritroveranno nel gioco.
La conversione dalla celluloide ai pixel è di quelle “standard”: la storia riprende senza mezzi termini quella del film, e i livelli sono la ricostruzione delle scene più importanti del set, con qualche inevitabile libertà artistica. Per quanto riguarda il gameplay, gli sviluppatori sono andati sul “sicuro”, puntanto su combattimenti, azione, alcune sezioni stealth e qualche enigma qua e là. Il lavoro più grosso, come immagino capirete, per una realtà “nuova” come quella indiana, è stato principalmente capire i desideri del pubblico locale, capire su quali configurazioni hardware puntare e valutare se avesse senso o no puntare sul mercato PC, in una zona del mondo dove i livelli di pirateria sono tra i più elevati. Nonostante questo, il gioco ha venduto molto bene: nelle prime due settimane dalla sua uscita ha piazzato diecimila copie, che per il mercato indiano costituiscono una sorta di record, soprattutto considerando che non si tratta di un titolo AAA dei “soliti sospetti”, vedi i vari EA, Sony, ecc..
Il motore grafico supporta l’animazione scheletale, che viene applicata a tutti i modelli, con particolare attenzione a quello del protagonista, che naturalmente dispone di molte più mosse e animazioni.
Per quanto riguarda il gioco vero e proprio, la campagna è suddivisa in cinque capitoli, uno per ciascuno dei quartieri della città presenti anche nel film. All’inizio di ogni livello c’è una cutscene in stile fumetto che introduce la trama e spiega come giocare. Le mappe sono piuttosto lineari per consentire di seguire meglio la storia del gioco (certo, dicono tutti così, ndCT), supportata dai dialoghi tra i personaggi e i pensieri di Sanjay “raccontati” in prima persona da Aamir Khan. L’impressione, a giudicare dalle immagini e dai filmati, è che il titolo – almeno per gli standard a cui siamo abituati – non sia di quelli da ricordare per l’eternità. Siamo pronti a ricrederci, naturalmente e non mancheremo di farvi sapere le nostre impressioni non appena metteremo le mani sul codice review del gioco.
FX Labs, che spera di aver spianato la strada a una serie di tie-in tratti dai principali successi di Bollywood, sta – tra le altre cose – anche lavorando a Inferno, un (altro) titolo basato sulla prima cantica della Divina Commedia, e che non ha nulla a che spartire con l’omonimo gioco di Electronic Arts di cui vi abbiamo parlato nei giorni scorsi.
Gahjini arriverà negli Stati Uniti e in Europa, distribuito da Eros International PLC.