Tempi duri, per i videogiochi violenti. Non che siano mai stati facili, sia chiaro, ma ultimamente se ne leggono di tutti i colori. Credo fosse impossibile sperare che la strage in Germania dei giorni scorsi passasse indenne dalla polemica sui giochi violenti. Il fatto che Tim Kretschmer si ritrovasse per casa una quindicina di armi, tutte chiuse..
Nel dubbio, il cancelliere tedesco Angela Merkel per il momento si è limitata a dire che valuterà cosa si può fare per limitare l’accesso ai giochi violenti. Che può voler dire tutto e niente, in questa fase. In compenso, il ministro degli Interni è stato adamantico: non serve cambiare la legge sulle armi in Germania, che a suo dire è già una delle più severe di tutto il mondo. Perfettamente d’accordo: del resto, se il ragazzo ha preso la pistola di suo padre, che si è dimenticato di metterla via, non c’è legge che tenga.
Forse nel tentativo (piuttosto maldestro) di creare un caso, il Times Online dedica non uno, ma due paragrafi al fatto che il ragazzo, tra le altre cose, stesse giocando a Far Cry 2 prima di compiere il folle gesto. Leggiamo infatti che “sono emersi significativi parallelismi tra il videogame e la furia omicida del diciassettenne. Nel gioco è fondamentale rubare auto per spostarsi. Kretschmer ha rubato un’auto, ha tenuto la pistola puntata alla testa del guidatore e ha chiesto ‘dovrei divertirmi ancora un po’ e prendere altri guidatori?’. I personaggi del gioco, realizzato dalla francese Ubisoft, e che ha venduto 2.9 milioni di copie (quasi tre milioni di potenziali serial killer! ndCT)indossano tute mimetiche scure, dello stesso tipo indossato da Kretschmer mercoledì scorso.
Più inquietante di tutto, il killer (sic)di Far Cry 2 usa una Beretta 92, la stessa arma che Kretschmer ha usato per esplodere i 112 colpi. Il gioco, che in Inghilterra è vietato ai minori di 18 anni, comprende sequenze in cui puntare, sparare e ricaricare una Beretta sono descritte con dettagli precisi. E premia il giocatore quando colpisce le sue vittime alla testa, lo stile scelto da Kretschmer“.
Serve aggiungere altro? Non credo, ahimé. Non credo proprio.
